Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

26 giugno 2022

Catalogna, dove mangiare è cultura


 Di recente, nella piacevole frescura dell'Orto Botanico di Roma
, si sono svolte una serie di attività di promozione della cultura e dell'enogastronomia catalana, riservate a istituzioni, stampa e Horeca ed organizzate e promosse dalla Delegazione del Governo della Catalogna in Italia, in collaborazione con l'Institut Ramon Llull e Prodeca.


 L’obiettivo di questo evento unico, il primo di così grande livello dedicato a questa realtà, era quello di presentare l'identità di questa importante regione della penisola iberica con l’intento di creare una buona risonanza ed attirare l’attenzione di un pubblico di appassionati ed operatori di settore.
Del resto la cultura enogastronomica catalana, considerata nella propria identità specifica, ben distinta da quella spagnola, non era mai stata presentata a Roma con un evento del genere. 


 Inoltre i prodotti enogastronomici della Catalogna non sono abbastanza conosciuti e valorizzati in Italia ma, al contempo, destano molta curiosità ed attrazione, vista l'alta qualità degli stessi e la garanzia di un ottimo rapporto qualità/prezzo.


 Un evento di grande interesse, quindi. Anche per me, che conoscevo poco di questa regione ed è stato davvero molto formativo scoprire storie, luoghi, profumi e sapori di questa zona della Spagna.


 Ho partecipato in particolare ad uno specifico workshop in cui sono stati raccontati e degustati sei vini catalani, prodotti in purezza da vitigni autoctoni del territorio, in abbinamento ad alcuni prodotti tipici di questa regione.
La degustazione dei sei vini catalani proposti è stata condotta dall’esperto Marco Cum, titolare dell’agenzia Riserva Grande e della sede romana della Scuola di Sommellerie Europea. Il racconto della gastronomia tipica catalana, insieme a tanti interessanti aneddoti di tipo culturale, religioso, territoriale e turistico, è stato invece condotto dalla bravissima docente di cucina e chef Giovanna Peracchia, che vive e lavora a Barcellona.


 Tra i vini in degustazione ho molto apprezzato in particolare il bianco BERNAT 2020 di Oller del Mas (vitigno Picapoll) della Denominazione di Origine Pla de Bages e
il rosso VD'O 1.15 di Vinyes d'Olivardots (vitigno Carinyena) della Denominazione di Origine Empordà.


 Il primo, biologico e vegano, presenta un colore giallo verdolino spento, opaco, con sentori netti di fruit passion e con note fruttate di pera, limone e crema inglese sul finale. Un vino di grande piacevolezza, fragrante, che si abbina in modo perfetto con l’arroz caldos, un riso servito brodoso con pesce, crostacei, gamberi e frutti di mare.
Il rosso di cui sopra, il più strutturato di quelli assaggiati, del 2015, dalla gradazione di 14 gradi, proveniente da uva Carinyena (simile alla nostra Carignano) presenta un affinamento importante, con note di cacao, pomodoro secco, cuoio. E’ un vino che è stato definito anche carnoso e terragno, ma che si apre molto ossigenando il calice e si dota di una freschezza quasi inaspettata, che lo rende estremamente piacevole. Si abbina bene al tipico piatto catalano denominato fricandò, una pietanza a base di carne, composta da fettine infarinate e cotte a lungo in un soffritto insieme alle spugnole, dei funghi molto utilizzati nella cucina catalana.


 Tra i prodotti tipici della Catalogna ho inoltre particolarmente gradito alcuni formaggi, tra cui il compatto
Serrat (di pecora), il morbido Garrotxa (di capra) e il Tupí uno strepitoso prodotto dal gusto forte che è frutto di un riciclo, in quanto viene posto in botti insieme ad altro latte, siero e liquore, per poi subire una seconda fermentazione.



 Ottimi anche i s
alumi, le acciughe sotto sale (Anxoves de L'Escala, servite tipicamente con pane olio e pomodoro), le meravigliose marmellate del Museu de la confitura (piccola fabbrica artigianale) e le nocciole Igp L'Avellanera.



 Sono già pronto a fare ulteriori approfondimenti sui prodotti che più ho gradito e possibilmente trovare il modo più agevole per acquistarli.


 Ultima nota finale: l’organizzazione, visto anche il luogo di bellezza e ricchezza naturale che la ospita, ha voluto proporre una manifestazione nel
massimo rispetto dell’ambiente in cui si trova: gli arredi, banchi d’assaggio compresi, e le stoviglie usati per la degustazione sono stati per la maggior parte ecologici, compostabili e a zero impatto ambientale.
Il rispetto dell’ambiente ha fatto quindi da cornice alla realizzazione di un vero incontro di culture: quella catalana, che si è presentata in grande stile, e quella italiana, che l’ha accolta. Siano sempre le benvenute iniziative come queste!
 
Per ulteriori informazioni:
Saula Giusto
Romawinexperience
Ufficio Stampa, Comunicazioni e Relazioni Pubbliche
email:info@romawinexperience.com; saulagiusto@gmail.com

7 giugno 2022

Explore France 2022, un turismo all’insegna della sostenibilità e dell’acqua


Come ogni anno il magazine Explore France
 di Atout France ci regala interessanti e non banali articoli sulla nostra Francia.
Il magazine nella sua edizione 2022 (stampato anche in forma cartacea in 50.000 copie) è stato presentato a Roma il mese scorso presso l’Ambasciata di Francia, alla presenza dell’Ambasciatore Christian Masset.
Un’edizione interamente dedicata al turismo sostenibile, con un filo conduttore rappresentato dall’acqua, bene prezioso indispensabile alla vita. Quindi l’acqua del mare e quella di fiumi e canali, ma anche l’acqua del benessere, delle terme, delle spa e delle tante sorgenti minerali benefiche.
Anche perché la Francia punta oggi più che mai ad essere sostenibile, ed ambiente ed acqua sono in questo senso due settori chiave.
Nel magazine, tutto da leggere, potrete constatare che l’acqua è anche occasione di cultura, con i musei sottomarini, isole e città “blu”, itinerari lungo i grandi fiumi come la Loira, la Senna, il Rodano.
Scenari per un turismo sostenibile orientati anche alla gastronomia, con i ristoranti di pesce premiati con la stella verde Michelin per il loro impegno a difesa dell’ambiente e il ristorante del prestigioso Hotel George V di Parigi (chef Simone Zanoni), che punta alla sostenibilità e serve a tavola acqua microfiltrata.
Il turismo sostenibile è anche l’obiettivo di tutte le regioni di Francia presenti nel magazine, dalla Valle della Loira a Paris Région, dalla Normandia di Le Havre-Étretat alla Costa Azzurra, da Mentone a Nizza, dall’Alsazia, dal Var e dalla Corsica, fino alla Nouvelle-Aquitaine che ha intenzione di diventare la regione più sostenibile di Francia.
A tale ultimo proposito, il grande assortimento dell’offerta turistica è la caratteristica della Nouvelle-Aquitaine, con proposte davvero per tutti i tipi di vacanza.
Qualche esempio? Bordeaux con la sua Cité du Vin, Lascaux, la grotta rupestre più famosa del mondo, la città-gioiello di Sarlat, Biarritz e i Paesi Baschi… E ancora: Poitiers e Futuroscope, Cognac, Pau e gli splendidi Pirenei, Limoges e il savoir-faire delle porcellane.
E naturalmente le spiagge, con 750 km di costa sabbiosa, i porti da Bayonne a La Rochelle, i tanti luoghi dove praticare surf, la Duna del Pilat che con i suoi 110 metri domina il bacino di Arcachon e le isole appena al largo dell’Atlantico (Ré, Oléron, Aix).
Tante sono anche le aree immerse nella natura con un parco nazionale e ben cinque parchi regionali, che certificano una ricchissima biodiversità, oltre alla Valle della Dordogne, riserva mondiale della biosfera dell’Unesco.
Territori ideali per un turismo slow, con tanti itinerari in bicicletta e crociere fluviali, per non parlare dei sempre affascinanti fari, che anche lì sono da non perdere.
 
Per ulteriori informazioni: www.france.fr
 
Ps: Explore France è in edicola come supplemento del mensile “Dove Viaggi” di giugno e del Quotidiano Corriere della Sera (per gli abbonati del servizio Orsette).