Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

28 ottobre 2008

Un “blogger-raduno” a Torino


Come mi aspettavo, il weekend a Torino è stato molto piacevole.
Sono arrivato il venerdì sera dopo un viaggio in treno da Roma piuttosto stancante.
Il sabato mattina, rigenerato da una buona dormita, mi sono incontrato davanti al mio albergo con la simpaticissima e gentilissima Grazia e suo marito. Ci siamo quindi recati con la loro macchina al Salone del Gusto, parcheggiando al parcheggio di Eataly, altro punto di riferimento per gli appassionati di buon cibo (questa volta non sono riuscito ad andarci, ma capiterà un’altra occasione).
Alla biglietteria abbiamo poi incontrato Carla e una sua amica e più tardi all’interno del Salone Paola e il marito; nel pomeriggio poi anche Luca e Sabrina.
Il Salone al suo interno era purtroppo affollatissimo di gente. Questa è stata l’unica pecca di un’interessantissima Fiera a cui gli appassionati di buon cibo non possono proprio mancare!

Abbiamo visitato stand di prodotti tipici italiani e stranieri, con assaggi di formaggi e salumi veramente molto buoni. In particolare abbiamo degustato tra gli altri degli ottimi formaggi svizzeri, dei deliziosi formaggi toscani alle erbe, allo zafferano e stagionati nella cenere e poi (in ordine anche non sparso) una ‘nduja deliziosa, ostriche e un Castelmagno molto stagionato…
In pratica dalle 11 circa ad almeno le 16 non si è fatto altro che assaggiare i prodotti più vari, con accostamenti e avvicendamenti di cibi non proprio ortodossi…
Tutto ciò ha “innescato” in noi una notevole sete, che non si è riuscita a “placare” così facilmente, viste le file mostruose agli stand che vendevano l’acqua…
Interessante era anche la parte riservata ai presidi Slow Food, con una innumerevole serie di stand dedicati ai prodotti tipici di nicchia (anche stranieri).
Letteralmente presa d’assalto è stata l’area dedicata allo street-food, in cui si vendevano dei prodotti devo dire molto interessanti e a cui voglio religiosamente e con calma dedicare dei post separati. I prodotti presenti erano: panino con la milza e altri prodotti siciliani (arancini, cannoli), focaccia di Recco, calamaretti fritti della riviera del Brenta (i più gettonati a giudicare dalla coda),

le piadine romagnole, i lampredotti fiorentini e degli involtini di carne pugliese (di Alberobello), chiamati pericolosamente… “bombe”.
Siamo poi andati via verso metà pomeriggio, dopo esser stati quasi sempre a camminare per circa 5 ore (!).
La sera (in clima di derby Juve-Toro) ci siamo poi rivisti con il gruppo dei blogger in una trattoria tipica piemontese; devo dire che tutte le persone presenti erano veramente molto simpatiche! E’ bello conoscersi di persona dopo aver con molti per tanto tempo scambiato chiacchiere soltanto via blog o e-mail.
La serata è stata molto carina e piacevole, con la scelta da parte di tutti di ottimi piatti come gli gnocchi al Castelmagno, i tajerin ai funghi porcini e gli agnolotti al ragù, preceduti da un ottimo antipasto piemontese. Risentendo anche dei numerosi assaggi della mattina, abbiamo concluso la cena “soltanto” (?!) con un buon dolce al cacao e amaretti.
Insomma un piacevolissimo incontro, che speriamo si possa ripetere più spesso!
Il giorno dopo, prima di ripartire per Roma, ho visitato il centro di Torino con inclusa una visita ai mitici caffè storici a cui voglio presto dedicare dei post specifici, perché meritano tutto lo spazio possibile per essere ben lodati!

Ps: Altri resoconti del Salone li trovate qui, qui, qui chez Sigrid e da Grazia

23 ottobre 2008

Torino…

Sto per partire per Torino. Inutile dire che vado al Salone del Gusto. Un golosone dove può andare se non a Torino, questo weekend?
Incontrerò molti blogger che finora ho avuto modo di conoscere solo via web o al massimo al telefono e questa sarà una bellissima occasione di incontro.
Spero di essere presente anche al mega raduno di Sigrid, ma non ne sono sicuro. Sicuramente incontrerò invece Grazia, Paola, Carla e tanti altri/e blogger con cui sarà piacevole trascorrere del tempo insieme.
Ma non mi dilungo e mi riservo di raccontarvi tutto dettagliatamente al mio ritorno.
Ciao e buon weekend!

19 ottobre 2008

I voti al Gambero Channel



Normalmente il Gambero Rosso dà giudizi sugli altri. Ora invece sono io che dò i voti al Gambero. Ovviamente si tratta di un gioco…Che è quello di dare delle votazioni alle trasmissioni del canale satellitare Gambero Rosso Channel, che in generale è molto interessante da seguire.
Ecco le trasmissioni più importanti e i voti (in ordine sparso):


In cucina con lo chef
E’ tra le mie trasmissioni preferite. Uno chef famoso al mese prepara i suoi piatti e poi li degusta. Qui ho scoperto dei bravissimi chef come Esposito e Petza. Voto: 8

Questo l’ho fatto io
Cucinano persone comuni e uno chef dietro le quinte corregge gli eventuali errori fatti dai vari protagonisti. Trasmissione ben condotta dalla simpaticissima Francesca Barberini, ma preferivo la conduzione di Flavia Cercato. Voto: 7,5

Panino amore mio
Marco Bolasco invita famosi chef a ideare degli innovativi panini da abbinare a birre particolari e a vini di qualità: carina l’idea e quindi dò alla trasmissione un bell’8,5

New work
Laura Ravaioli cucina etnico e non solo. Lei è molto brava e ci sono piatti davvero sfiziosi. Preferisco però le trasmissioni viste sopra. Voto: 7

Le cucine d’Italia
Bravi chef di ottimi ristoranti cucinano piatti dolci e salati, coadiuvati e aiutati da Max Mariola. Trasmissione interessante e piacevole. Voto: 7,5

Trasmissioni con Simone Rugliati:
Ragazzo simpaticissimo, Simone è anche molto bravo per questo merita un 7

Mi interessano di meno le trasmissioni sul vino e quelle provenienti da canali stranieri quindi, ma solo per questo, attribuisco una sufficienza politica. Voto: 6

Sono invece molto interessanti le trasmissioni sui cocktail condotte da Marco Sabellico. Voto: 9

Inoltre suggerirei anche per questo canale di poter far vedere le trasmissioni abituali del Gambero a qualsiasi orario, utilizzando il tasto verde del telecomando come si fa anche per le notizie di Sky TG 24, il meteo o lo sport. E' un suggerimento che viene da una mia esigenza di mancanza di tempo :-)

12 ottobre 2008

In..cavolato…nero


No, non sono arrabbiato….è solo un modo scherzoso di dire che ho comprato, alla sempre interessante Biofiera che ogni anno la Regione Lazio organizza qui a Roma, una certa quantità di cavolo nero, che devo dire non si trova così facilmente nella mia città.
E’ un prodotto molto interessante, che è simile come sapore al broccolo ma è più saporito ed amarognolo. La mia scarsa familiarità con questo ortaggio mi ha portato a chiedere un sacco di informazioni al venditore-produttore sul suo utilizzo in cucina.
Poi ne ho tratto una ricetta personalizzata, ma in effetti quasi classica.

Eccola:

Lavare bene i cavoli dopo averli mondati. Porli in acqua bollente per 15 minuti. Scolarli e farli “riposare” per qualche minuto in un piatto. Tenere da parte l’acqua di cottura. In una padella far soffriggere uno spicchio di aglio tagliato a pezzettini in un pò di olio extravergine di oliva.
Quando l’aglio si è imbiondito, aggiungere in padella i cavoli lessati e girare di tanto in tanto. Salare. Quando la verdura sarà insaporita, spegnere il fuoco. A fuoco spento aggiungere un paio di cucchiai di colatura di alici.
Far bollire degli gnocchetti di patate nell’acqua di cottura della verdura. Toglierli un po’ prima del tempo di cottura e immergerli nella padella con la verdura. Insieme a qualche cucchiaio di acqua di cottura riaccendere il fuoco sotto la padella e far amalgamare/legare e completare la cottura. Molto gustosi!

5 ottobre 2008

Maigret e la sua cucina

immagine tratta dal sito www.toutmaigret.com

Leggo sempre con passione i romanzi di Simenon sul Commissario Maigret. Finora ne ho letti sei, ma vorrei leggerli alla lunga veramente tutti.
Non che ami particolarmente i gialli, ma quello che più ammiro di Simenon è la capacità di descrivere in modo magistrale i luoghi di Parigi e della Francia, i personaggi e la passione del protagonista per la gastronomia. E’ anche per questo che parlo qui di Maigret.
In fin dei conti quindi non apprezzo tanto la storia in sé (pur comunque sempre ben magistralmente organizzata, descritta e sviluppata) quanto tutti questi altri aspetti che secondo me rendono Simenon davvero impareggiabile.
Dal punto di vista della cucina, tutti i racconti di Maigret sono abbastanza pervasi da citazioni riguardanti luoghi e piatti tradizionali della buona cucina francese. Vi sono poi dei classici ristoranti/locali parigini, aperitivi e bevande che il Commissario era solito frequentare e consumare. Senza dimenticare l’ottima cucina tradizionale della moglie di Maigret che faceva trovare al marito quando rientrava a casa, magari di fretta e furia nel pieno di un’intrigata inchiesta.
Uno dei piatti che io amo tanto e che figura abbastanza spesso nei romanzi di Simenon è la “Soupe à l’oignon gratinée” (non voglio tradurre il nome di questo piatto perché l’effettiva traduzione italiana non mi soddisfa, non so perché), anticamente sorbita dai lavoratori dell’allora mercato parigino di Les Halles quando faceva freddo all’alba.

Ecco la ricetta:

Pelate e affettate sottilmente quattro cipolle. In una pentola scaldate dell’abbondante burro, aggiungete le cipolle e cuocete a fuoco basso mescolando spesso finché non diventano dorate. Unire del brodo di pollo, abbassando successivamente la fiamma e lasciando sobbollire per circa un'ora.
Trasferire il tutto in una ciotola capiente sulla quale si saranno poste delle fette di baguette abbrustolite e dell’abbondante groviera grattugiata. Mettete in forno caldo a 250° per una decina di minuti circa, o comunque finché non si forma una crosticina dorata.