Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

31 luglio 2019

Di mercati e luoghi gourmet foggiani


Mi capita ogni tanto di andare a Foggia. E sto cominciando a conoscere questa città che non è certo la più bella località della Puglia, ma che è molto accogliente e a tratti vivace, soprattutto in estate.
L’ultima volta che ci sono stato, al mattino presto, ho avuto modo di fare due passi in un mercato all’aperto situato in una lunga e stretta via a ridosso del centro.


Devo dire che è sempre piacevole curiosare per mercati e mercatini nelle città che si visitano in quanto si scoprono, oltre a prodotti diffusi un pò ovunque, anche tante tipicità locali dagli attraenti colori e profumi, come ho già avuto modo di dire più volte.
In questo mercato, nello specifico, figurano tanti ortaggi, poiché la bella Puglia spicca e si contraddistingue per la sua copiosa e varia produzione orticola. Di conseguenza tutti i banchi hanno in bella evidenza aglio, cipolle, comprese quelle tipiche più piccoline che prendono il nome di lampascioni, ma anche pomodori, peperoni, melanzane, fave, piselli (ho visitato questo mercato nel periodo di loro massimo picco produttivo).



Ottima anche la frutta, con in prima linea delle colorite albicocche, delle polpose ciliegie ferrovia e dei bei limoni del Gargano, dal colore del sole. Non manca inoltre la frutta secca, già sgusciata e raccolta in pratici sacchetti.


In un mercato pugliese che rispetti non può mancare inoltre del buon pesce, in primis le cozze, raccolte in grossi sacchi neri. Tante varietà di pesce fresco presentano poi prezzi di gran lunga inferiori a quelli che si praticano, ad esempio, nelle pescherie di Roma.


Punto di forza di questo mercato è anche l’offerta di gustosi e freschissimi formaggi e latticini, altro campo in cui la Puglia eccelle. Caciocavalli, ovoline, mozzarelline fanno bella mostra nei banchi ma anche nei negozi appena alle spalle dei banchi stessi.


E con l’occasione ho comprato un buonissimo caciocavallo della zona del Gargano, poi assaggiato al mio ritorno a Roma.


In questo mercato potrete trovare inoltre tante erbe aromatiche, tra cui un fantastico e profumatissimo basilico greco, che non è così facilmente reperibile nella mia città.


Passando ai ristoranti che ho avuto modo di visitare, nel tempo, in questo capoluogo vi consiglio, oltre alla già segnalata Ambasciata Orsarese, il locale situato proprio di fronte, Salustri, un elegante e delizioso ristorante-pizzeria.
Qui, in un contesto carino e curato, è un trionfo di tipicissimi antipasti pugliesi a base di verdure e ortaggi (melanzane, zucchine e peperoni ripieni, parmigiane, ecc.) ma anche di ovoline, mozzarelle e frittatine. Tra i primi piatti, si possono mangiare degli ottimi troccoli (pasta fresca tipica del foggiano) conditi in tanti modi tra cui, meravigliosamente, con vongole e crema di fave.
In ultimo vi segnalo anche un posto da non perdere per una buona pausa pranzo, se vi trovate in zona università. Si tratta di un ristorante-tavola calda, anche con consegne a domicilio, che pratica una cucina “come fatta in casa”. Il locale quindi, denominato L’esperto in tavola, prepara tanti ottimi primi della tradizione e non (pasta al forno, al gratin, ecc.), secondi gustosi e contorni a base di ortaggi (in primis la parmigiana), tra l’altro a prezzi davvero onesti.
Da Foggia per oggi è tutto. Appena potrò, vi fornirò nuovi consigli e aggiornamenti.

26 luglio 2019

Tolosa, un mix di art de vivre, patrimonio e conoscenza


“Paris pour voir, Lyon pour avoir, Bordeaux pour dispendre et Toulouse pour apprendre"
Proverbio del sedicesimo secolo

Negli scorsi post vi ho parlato molto di Tolosa dal punto di vista della sua ricca offerta enogastronomica e di alcune sue specificità e peculiarità. Ma occorre che vi dia ampio conto, più in generale, anche e soprattutto delle tante cose da vedere e da fare nel capoluogo occitano.
Innanzitutto è importante sottolineare che Tolosa con i suoi 471 mila abitanti, che arrivano a 1,3 milioni nell’area urbana, è la quarta città di Francia e presenta un dinamismo economico e demografico che dura ormai da diversi anni (+12,7% la crescita della popolazione in un decennio). E’ anche la terza città universitaria nel territorio transalpino (i suoi studenti rappresentano un quarto della popolazione), la prima città al mondo per l’industria aereonautica e la più importante metropoli in Europa per quella spaziale.
Sul territorio tolosano figurano infatti centri di ricerca di fama mondiale, prestigiose università, una rete di start-up tra le più dinamiche in Francia e una concentrazione di competenze di altissimo livello, che ne fanno un rilevante polo scientifico e di innovazione.
Questo dinamismo è accompagnato da una qualità della vita che la città ha saputo conservare, abbinata alla ricchezza del suo patrimonio urbano e architettonico, alla sua effervescenza culturale, alla sua gastronomia ed alla sua atmosfera meridionale, nel cuore di una magnifica regione.


La sua collocazione strategica nel cuore del Sud-Ovest tra i Pirenei e il Mediterraneo, inoltre, è perfetta anche per itinerari variegati e articolati come quello che ad esempio la collega agevolmente alle città di Barcellona, Montpellier, Carcassonne o Albi.
Tolosa è una città accogliente, conviviale, piena di art de vivre. Forte del suo temperamento latino non dissimile da quello della vicina Spagna, Tolosa è una città vivace, sinonimo di "Fiesta" in qualsiasi stagione, con più di mille eventi programmati in media all’anno.


La città dispone anche di un ricco patrimonio architettonico, accumulato in più di duemila anni di storia, con numerosi monumenti assolutamente da visitare.

La chiesa di Saint Etienne
Il salotto principale della città è la grandissima Place du Capitole, sulla cui pavimentazione al centro della piazza spicca la croce d’Occitania, simbolo della città e della regione, composta da quattro punte principali che rappresentano le quattro stagioni e nello stesso tempo da dodici punte che rappresentano i dodici mesi dell'anno, le dodici ore del giorno o ancora i dodici segni zodiacali. In questa bella piazza figura anche il palazzo del Comune, costruito più di otto secoli fa dai Capitouls, i rappresentanti del popolo eletti dai diversi quartieri della città. E’ possibile talvolta visitare le sue sontuose sale, per ammirare i bellissimi quadri che raccontano la storia di Tolosa. Di fronte al Palazzo del Comune vi è poi un porticato sul cui soffitto l’artista Moretti ha realizzato 29 dipinti che raffigurano personaggi che hanno reso famosa la città.


Nel centro di Tolosa, contornato da tanti bellissimi edifici dalle fascinose facciate rosate, meritano una visita alcune chiese. Tra queste bisogna citare quella di Saint Sernin, in stile romanico e iscritta nel Patrimonio UNESCO. Il suo campanile, alto 67 metri, si nota sin da lontano e al suo interno vale la pena di vedere, tra le altre cose, le reliquie che ricordano il martirio di San Saturnino.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @JMHerrador
Merita una sosta anche il medievale convento dei Giacobini, all’esterno piuttosto austero, ma all’interno sorprendentemente luminoso con alti muri e vetrate colorate. Il coro a volta presenta la forma di una palma e un’altezza di ben 28 metri. Sotto l’altare sono poi conservate le reliquie di San Tommaso d’Aquino. Bellissimi anche il chiostro e il suo giardino, il refettorio e la sala capitolare, luoghi di tranquillità e pace, ben distanti dalla vivacità della città.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @PatriceNIN
E' da visitare anche l’Hotel Assézat, una dimora rinascimentale fatta costruire da un ricco mercante di Tolosa nel 1555. Nel suo cortile sono presenti facciate decorate da maschere raffiguranti figure vegetali e animali con una torre che svetta sulla città. All’interno, la fondazione Bemberg espone numerose opere d’arte.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse ©VilledeToulouseP.Nin
La visita ai principali monumenti e chiese è senza dubbio una cosa da fare a Tolosa, ma quello che ho più apprezzato durante il mio soggiorno in questa città è stato l'inoltrarmi a piedi nelle tante sue stradine e piazzette, molto graziose e piene di tanti locali, sempre molto affollati e frequentati in prevalenza da giovani.


La città, non essendo grandissima, si gira d’altronde agevolmente a piedi, ma se ci si vuole muovere con i trasporti pubblici è molto conveniente il “Pass Tourisme Toulouse” che garantisce spostamenti gratuiti (navetta per l’aereoporto inclusa), diversi ingressi liberi e altri vantaggi.
E’ naturalmente molto piacevole anche spingersi sul lungofiume (la Garonne), dove vi è sempre una splendida vista.

Opera dello street artist James Colomina su un ponte della Garonne
In particolare vale la pena di fare una passeggiata all'altezza del vivace quartiere della Daurade, magari facendo una sosta anche in qualche bella terrazza, con davanti bei tramonti o una spettacolare vista serale sui monumenti e i ponti illuminati.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse ©RobinAlves
Quello a questa altezza prende il nome di Pont Neuf e dal corrispondente lungofiume si può ammirare, sulla riva opposta, il Dôme de la Grave costruito nel medioevo e l’hôtel-Dieu Saint-Jacques, un antico ospedale che ora ospita soltanto i suoi uffici amministrativi.


Un altro posto da non perdere è il Canal du Midi, classificato come patrimonio UNESCO ed ideale per il turismo fluviale, ma anche per fare ai suoi lati belle passeggiate in bicicletta o a piedi. Ed anche nelle giornate molto calde i viali che lo lambiscono, ombreggiati e freschi, danno un piacevole senso di refrigerio.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @P.Nin3


Il caldo può essere combattuto anche recandosi nei 160 parchi e giardini della città che invitano a rilassarsi e camminare. Ad essi si aggiunge il Jardin des Plantes nel cuore di un nuovo distretto scientifico, in una zona caratterizzata da bei viali alberati.


Qui vi è anche l’interessante Museo di Storia Naturale, inaugurato addirittura nel 1796, che presenta una collezione di oltre 2 milioni di pezzi, dopo il suo ammodernamento. E nel ristorante dello stesso museo si mangia davvero bene…
Tolosa è evidentemente il luogo ideale per gli amanti dell’aereonautica e dell’esplorazione spaziale. Dalle collezioni di aerei da leggenda del museo Aeroscopia (uno su tutti, il Concorde) alle esperienze affascinanti della Cité de l’Espace, dalle visite delle catene di assemblaggio dell’A380 o dell’A350 all’osservazione delle stelle e ai simulatori è tutto un fiorire di scoperte scientifiche ed esperienze emozionanti.
In particolare nei cinque ettari della Cité de l’Espace ci si trova nell’unico sito europeo dedicato alla conquista spaziale e astronomica. Grandi e piccini possono scoprire le repliche a grandezza naturale del razzo Ariane, del veicolo spaziale Soyouz o della stazione Mir e si ha modo di conoscere approfonditamente il tipo di vita e le esercitazioni effettuate dagli astronauti.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @L.Garcia
A partire dallo scorso 20 luglio, inoltre, è presente nei giardini di questo museo un modulo lunare a grandezza reale, uguale a quello utilizzato 50 anni fa per il famoso primo allunaggio.
Per quanto concerne l’industria aereonautica, a Tolosa già dal 1890 furono progettati i primi prototipi di aereo. Durante la prima guerra mondiale, inoltre, Pierre-Georges Latécoère, un industriale specializzato nel trasporto ferroviario, decise di dedicarsi alla costruzione di aerei militari per soddisfare gli ordini dello Stato. La grande epopea aeronautica inizia poi nel distretto di Montaudran, poco fuori dal centro di Tolosa. Dopo la guerra, la compagnia si riconvertì nell'aviazione postale commerciale con la creazione della Latécoère Air Lines. Tolosa diventerà così gradualmente la base principale della più lunga linea aerea transatlantica francese che collegava Francia, Africa occidentale e Sud America.


Nel 1927 queste linee divennero "Aeropostale" e segnarono per sempre la storia della città, grazie a piloti come Jean Mermoz o Antoine de Saint-Exupéry (lo stesso autore del “Piccolo Principe”, le cui “tracce” sono presenti in più parti della città, anche in un hotel che allora era la sua casa).


Gli stretti legami col Sud America hanno avuto come conseguenza “l’importazione” del tango argentino a Tolosa, con illustri esponenti come Carlos Gardel, "enfant du pays" tolosano. Non è un caso che ogni anno nel periodo estivo si tiene a Tolosa un importante Festival sul tango.


Sempre nel quartiere Montaudran, merita una visita anche la Halle de La Machine, uno spazio di 6.000 m² in cui i visitatori possono scoprire storie e leggende legate a delle creature immaginarie presenti in questo museo e soprattutto possono fare un giro inedito “a cavallo” di una monumentale (47 tonnellate, 14 metri di altezza) nuova creatura creata per Tolosa: il Minotauro.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @MamourBlogue.fr
Qualche piccola curiosità in chiusura di questo mio reportage tolosano:
- In città resiste ancora l’Occitano, l’antica langue d’Oc. I nomi delle vie e delle strade sono tutti bilingue, molte scuole continuano ad insegnare questa lingua, mentre varie associazioni o festival fanno rivivere le tradizioni di un tempo attraverso canzoni, balli, musica o letteratura.
- Lo sport più seguito è decisamente il rugby e non il calcio. La squadra locale, lo Stade Toulousain, è un club di alto livello nazionale e internazionale. I colori della sua casacca sono il rosso e il nero, gli stessi dei Capitouls. E dovete vedere quanta gente che c'era a Place du Capitole quando questa squadra ha vinto recentemente il campionato nazionale…

L'official store dello Stade Touousain in centro
PS: dimenticavo di segnalarvi una chicca poco conosciuta dai turisti che vi consiglio vivamente di visitare: la Chapelle des Carmelites. Si tratta in pratica di una piccola Cappella Sistina, a cui si sono tra l'altro ispirati gli artisti che l'hanno dipinta (Jean-Pierre Rivals prima e Jean-Baptiste Despax poi), considerata giustamente un capolavoro della pittura tolosana.

Per ulteriori informazioni:

Ufficio del Turismo di Tolosa
Atout France Italia
Grand Hotel de l’Opéra

19 luglio 2019

Un affascinante viaggio nella tavolozza dei colori di Tolosa

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse P1050140fleur@GrainedepastelToulouse
Sono ormai passati diversi giorni dal mio viaggio a Tolosa e, ripensando al soggiorno in questa bella cittadina della Francia Sud-Occidentale, devo dire che quello che più mi è rimasto negli occhi sono i suoi colori, anche grazie ad un tempo molto bello (e caldo) che li ha esaltati.
Ho già parlato negli scorsi post dei tanti colori di Tolosa provenienti dai suoi prodotti enogastronomici, dai suoi bei piatti e dai suoi variopinti mercati.
Ma Tolosa è una città “colorata” anche e soprattutto a causa di tre colori ben definiti: il rosa, il viola e il blu pastello.
Per quanto riguarda il rosa, Toulouse è denominata non a caso “la Ville Rose”, poiché molte delle sue abitazioni e palazzi del centro sono costruiti con mattoni dalle mille sfumature del rosa.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @Boigontier
Questi mattoni furono introdotti come materiali di costruzione dai romani e nel momento in cui vengono cotti assumono dei riflessi che vanno dal rosa all’arancio, dal rosso al porpora a seconda del tipo di luce presente durante la giornata. Colori che si combinano e si mescolano e che conferiscono a questa città un’atmosfera davvero seducente e calorosa.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse ©JourdeNuit-MatthieuKrieger


Nel 1831 si è compiuto poi un passo importante nella storia “rosa” di Tolosa: i fratelli Virebent depositano un brevetto che rivoluzionerà la fabbricazione dei mattoni. Fu infatti creato un sistema di presse per produrli che permetteva di ottenere forme e dimensioni diverse e soprattutto un formato identico, oltre ad una "texture" più facile da tagliare. Si è diffusa inoltre in quel periodo la creazione di cornici e belle cariatidi per ornare le facciate dei palazzi. A volte realizzate anche in trompe-l’oeil, che dà l’illusione della pietra. In seguito, circa vent’anni dopo, Jean-Baptiste Giscard, anziano caposquadra dell'azienda Virebent, si mise in proprio e, per mostrare a tutti il suo savoir-faire di scultore, decorò anche la sua casa. E così oggi chi passa per il centro di Tolosa può ammirare le bellezze della Maison Giscard al numero 25 dell’avenue de la Colonne, ma anche le belle facciate di rue des Marchands o di Place de la Trinité. Fuori Tolosa, poi, è da vedere anche lo Château de Launaguet.
L’altro colore simbolo di Tolosa è il viola, in omaggio alla sua famosa "violette", dal sapore dolce e dall’odore delicato. Questo piccolo fiore è coltivato a Tolosa sin dal 1854 ed è “parente” della violetta di Parma, ma ha la particolarità che fiorisce soltanto in inverno.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse 037@MaisondelaViolette
La violetta, divenuta un’autentica specialità di Tolosa nei primi anni del ‘900, forniva una buona integrazione di reddito a circa 600 produttori orticoli che spedivano via treno fino a 600 mila bouquet all’anno in tutta Europa. Prima del verificarsi di avverse condizioni climatiche che ne azzerarono la produzione.
Oggi resistono circa una dozzina di produttori e sono state messe a punto nuove piante ibride in vitro dalla Camera dell’agricoltura, con l’appoggio del comune di Tolosa.
Attualmente si contano 130 varietà di violetta a marchio nazionale che sono conservate nelle serre municipali di Tolosa. E’ possibile ammirarle ad inizio febbraio a Place du Capitole in occasione della “Fête de la Violette” o nelle giornate delle “serre aperte”, in primavera.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse 1@MaisondelaVIolette
Quanto alle aziende che producono prodotti a base di violetta, è da citare il gruppo Berdoues che dal 1936 realizza un profumo a base di violetta a Cugnaux e l'impresa Benoît Serres che produce da due generazioni un liquore alla violetta a Villefranche-de-Lauragais. Molto diffusi sono anche i fiori cristallizzati (prodotti a Tolosa in particolare da Candiflor), venduti nelle “sucreries” sin dal XIX secolo. E’ possibile degustarli ad esempio sulla chiatta della Maison de la Violette (che è sia luogo di vendita ed esposizione che sala da tè) ormeggiata sullo splendido Canal du Midi.


Ma esistono anche altri dolci alla violetta, come ho potuto constatare nei miei tour enogastronomici. Ad esempio le ganache di cioccolato alla violetta o gli choux alla crema aromatizzata alla violetta.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse TOT-18
Da rilevare che il simbolo della violetta fa parte della storia della città dall’epoca medievale, quando veniva premiato con una violetta d’oro il vincitore dei Jeux Floraux, concorso di poesia organizzato per la prima volta nel 1323 e tuttora esistente.
Per gli appassionati di sport, poi, non dimentichiamo che anche la squadra di calcio del Tolosa ha una tenuta di gioco di colore viola…
In relazione al "pastello Isatis tinctoria", definito l’oro blu di Tolosa, bisogna innanzitutto sottolineare che deriva da una pianta caratterizzata da un piccolo fiore giallo e a cui sono riconducibili diverse proprietà.


Questa pianta veniva e viene utilizzata innanzitutto per tingere i tessuti. Le sue foglie secche, infatti, macinate in appositi mulini, producono un pigmento blu adatto proprio a questo scopo. Le balle di pastello secche, inoltre, denominate “coques”, sarebbero all’origine del mitico “pays de Cocagne”. La pianta è anche un ingrediente per la realizzazione di prodotti di bellezza ed era usata un tempo a scopi medicinali.
Il pastello ha fatto la fortuna dei commercianti del luogo durante il Rinascimento, quando era prodotto a livello semi-industriale nel triangolo d’oro Tolosa - Albi - Carcassonne ed esportato in tutta Europa. Questo fiorente commercio sarà in seguito messo a dura prova dalla concorrenza dell’indigo, il “pastello cinese” coltivato in India.
La coltura del pastello è comunque timidamente rinata nella regione e le sue virtù coinvolgono ormai l’industria cosmetica: l’azienda Graine de Pastel, pluripremiata, è la più rappresentativa ed offre una linea di cure nutritive, bio e anti-âge come in una farmacia d’antan.


Per quanto riguarda l’offerta di capi d’abbigliamento tinti col blu di pastello, vi è invece l’azienda AHPY Création Annette Hardouin che propone anche degli ateliers per far (ri)scoprire questo tipo di artigianato locale.
Insomma Tolosa è una città dai tanti colori e vale davvero la pena di immergersi in questo splendido (e profumato) arcobaleno.

Per ulteriori informazioni:

Ufficio del Turismo di Tolosa
Atout France Italia
Grand Hotel de l’Opéra

13 luglio 2019

Curiosando tra i mercati di Tolosa

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse DSC_5449@PGO
La volta scorsa ho fornito una carrellata sufficientemente esaustiva sull’enogastronomia di Tolosa e vi avevo accennato che avrei parlato in un successivo post di una delle sue componenti più sfiziose e variopinte: i mercati cittadini. Ed è quello che mi appresto a fare oggi con questo articolo.
D’altronde l’ampio ventaglio di prodotti agroalimentari di qualità che si possono reperire a Tolosa è sempre ampiamente disponibile nei tanti mercati che caratterizzano il capoluogo dell’Occitania. E vale quindi la pena di effettuare un giro presso di essi, non solo per la bellissima atmosfera che regna in questi luoghi ma anche per fare uno shopping completo e a prezzi onesti.
Si tratta sempre di mercati caratterizzati da un ambiente conviviale e caloroso, ricchi di colori e di odori e dei quali è interessante anche scoprire la storia. Anch’essi si sono infatti evoluti insieme alla città dall’inizio del XIX secolo e narrano 200 anni di storia urbana.



A Tolosa vi sono più di 35 mercati di prodotti agroalimentari, sia all’aperto che coperti.
Tra questi ultimi, oltre a quello di Saint-Cyprien (all’interno di una bella struttura in metallo) e dei Carmes, il più interessante che ho potuto visitare è senz’altro lo storico marché Victor Hugo, uno dei più importanti della città.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse DSC_5294@PGO
Situato nell’omonima piazza e aperto tutte le mattine dal martedì alla domenica, è così denominato in quanto nel 1896 fu conferito a questo scrittore un riconoscimento da parte dell’Académie des Jeux Floraux di Tolosa. E’ ritenuto uno dei più prestigiosi mercati di Francia e vale la pena di visitarlo fermandosi ai banchi più importanti, storici, che rappresentano delle vere e proprie istituzioni in città.


In questo marché, che verrà ristrutturato a fine 2019, il tour che ho effettuato con il mio gruppo è cominciato con la visita alla Maison Beauhaire, che ha ricevuto il riconoscimento come meilleur ouvrier de France nel comparto della panetteria.


Qui abbiamo avuto modo di assaggiare un chocolatine (non chiamatelo pain au chococolat!) e ben compreso le caratteristiche che deve avere una buona “baguette tradition”.
Al banco Les Choux d'Eléonore abbiamo poi assaggiato gli imperdibili choux alla crema aromatizzata alla violette de Toulouse, ma qui l’offerta di pasticceria è molto ampia, con preparazioni e gusti anche molto originali e inediti.


Molto interessante è stata poi la visita da Papaix et Fils, un’azienda agricola che alleva anatre e produce foie gras che poi vende al consumatore proprio in questo mercato. Favolosi i loro prodotti come il foie gras mi-cuit à l’ancienne (cioè a dire cotto nel suo grasso, secondo l’antico metodo di produzione), la pelle d’anatra fritta, il petto d’anatra e, per i più “coraggiosi”, il boudin de canard cioè una salsiccia prodotta con il sangue dell’anatra stessa.


Altra tappa imperdibile in questo mercato è quella presso la Maison Garcia, dove tra l’altro si possono comprare, oltre che dei fantastici prosciutti spagnoli, anche le famose salsicce di Tolosa e le rillettes d'oie, cioè degli “sfilacci” di carne d’oca che diventano tali dopo una lunga cottura.


Per quanto riguarda i formaggi, appena fuori del mercato c’è un negozio che vale davvero la pena di visitare, Xavier, con il proprietario François Bourgon, produttore ed affinatore, che è stato premiato come Meilleur Ouvrier de France. 


La sua “boutique” è un vero paradiso per gli amanti dei formaggi e tra i suoi prodotti di punta vi è il Pavé Toulousain, un formaggio a latte crudo vaccino a forma di grosso cubo. Può essere stagionato 3, 6 o 12 mesi e presenta sentori abbastanza forti di terra, di sottobosco che ricordano i profumi delle zone dei Pirenei o del Cantal. 


Altri ottimi formaggi che ho avuto modo di degustare sono il Gensac (a base di latte caprino proveniente dai Midi-Pyrénées, vicino Tolosa), il Perail (a base di latte ovino proveniente dall’Aveyron e di creazione molto personalizzata) e il Bleu d'Hougarou (un formaggio erborinato di latte ovino proveniente dagli Alti Pirenei, a sud di Tolosa).
Questi formaggi si abbinano molto bene con i vini di un altro banco presente nel mercato: Chai Vincent.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse TOT-47
Abbiamo in particolare potuto assaggiare le rinfrescanti bollicine dello Château l'Enclos des Roses Gaillac AOC, un vino secco 100% Mauzac, proveniente da una brava produttrice. Nella gamma di questo negozio al marché Victor Hugo vi è anche un interessante vino rosso locale, lo Château Joliet Haute Expression 2015, che fa parte della Doc Fronton ed è un blend di uve Negrette, Cabernet Sauvignon e Syrah.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse TOT-49
Un’ultima visita, appena fuori al mercato, ha riguardato la cioccolateria Criollo Chocolatier, che offre varie ganache e praline di cioccolata fondente, tra cui è buonissima quella con mandorle caramellate.
Da segnalare che in questo mercato al primo piano sono presenti, negli orari di apertura dello stesso, anche una serie di ristorantini che preparano un’autentica, schietta e golosa cucina del territorio.
Tornando ad elencare i vari mercati di Tolosa, tra quelli all’aperto si può citare il popolare marché Cristal situato sui grands boulevards e quello più intimo dell’Esparcette, dedicato ai prodotti bio da più di 30 anni.
Se avete una mezza giornata libera la domenica mattina vale la pena di visitare anche il popolare marché di Saint-Aubin, distante circa un quarto d’ora a piedi dal centro. Davanti all’imponente chiesa appunto di Saint-Aubin questo bel mercatino dallo spirito “bourgeois-bohème” si dirama in tante stradine all’aperto.



Si può trovare un pò di tutto, dai prodotti ortofrutticoli allo street food anche etnico, dai libri usati a prodotti di artigianato, dalle piante aromatiche e peperoncini ai musicisti, dai venditori di fiori a quelli di pollame vivo.



Tra l’altro in questo quartiere poco conosciuto dai turisti vi è una via, la rue de la Colombette, considerata la Montmartre tolosana. Ed in serata qui vi sono delle piacevoli micro-brasseries da visitare…
Un altro mercato all’aperto, che non potevo non notare in quanto situato proprio di fronte al mio albergo (Grand Hotel de l’Opéra), è quello che si è tenuto un sabato mattina di fine giugno nella centralissima Place du Capitole. Si tratta in questo caso di un mercato che si tiene eccezionalmente una volta all’anno in quel periodo e si chiama “marché fermier d’Occitanie”, organizzato con l’intento di valorizzare le produzioni agricole di questa regione.


Sono quindi presenti tanti produttori locali, con un’ampia offerta anche bio. Tantissime e di nicchia le varietà di formaggi, con la presenza in altri banchi anche di un altro prodotto tipico della zona, la castagna. Quest’ultima è offerta in diverse declinazioni, come quella dei patè dolci-salati per aperitivo, delle marmellate, delle farine e molto altro ancora.


Vi riepilogo qui di seguito ed anche al seguente link, qualora dovesse servirvi, l’elenco dei principali mercati di Tolosa, con la localizzazione cittadina e i giorni di apertura.
Prima di salutarvi il mio consiglio è di visitarne almeno due o tre, perché rappresentano il cuore pulsante della città e con i loro colori e profumi e la loro gradevole animazione e vivacità “invadono” piacevolmente piazze, piazzette e boulevards. Che senza di essi assumono davvero tutt’altra connotazione.

MARCHÉ VICTOR-HUGO
Place Victor-Hugo, tutte le mattine dal martedì alla domenica

MARCHÉ DES CARMES
Place des Carmes, tutte le mattine dal martedì alla domenica

MARCHÉ DE SAINT-CYPRIEN
Place Saint-Cyprien, tutte le mattine dal martedì alla domenica

MARCHÉ CRISTAL
Boulevard de Strasbourg, tutte le mattine dal martedì alla domenica

MARCHÉ BIO DE L’ESPARCETTE
Square Charles-de-Gaulle, martedì e sabato mattina

MARCHÉ SAINT-AUBIN, FORAIN ET PETITS PRODUCTEURS
Place Saint-Aubin, la domenica mattina

MARCHÉ PETITS PRODUCTEURS
Place Arnaud-Bernard, sabato mattina

MARCHÉ DE L’ÉTOILE
Place Belfort, giovedì dalle 16 alle 21

MARCHÉ PETITS PRODUCTEURS
Place Belfort, mercoledì mattina

MARCHÉ ALIMENTAIRE ET FLEURS
Place Saint-Georges, martedì, mercoledì, venerdì
e sabato mattina; giovedì dalle 15 alle 20

MARCHÉ DE PETITS PRODUCTEURS
Place Dupuy, giovedì mattina

MARCHÉ DE PETITS PRODUCTEURS
Place du Salin, martedì e sabato mattina

MARCHÉ PLACE DU RAVELIN
Place du Ravelin, venerdì mattina

Per ulteriori informazioni:

Ufficio del Turismo di Tolosa
Atout France Italia
Grand Hotel de l’Opéra