Quando vi capiterà, come a me recentemente, di fare un “toccata e fuga” a Verona, vi consiglio una piccola sosta davanti alla biblioteca civica situata nei pressi di Via Mazzini, non distante da Piazza Bra e dall’Arena.
Qui troverete la statua in bronzo di un grande scrittore di romanzi di avventura, Emilio Salgari, che nacque proprio in questa città.
Salgari è noto a tutti per i suoi affascinanti ed esotici racconti che hanno appassionato intere generazioni e che sono poi stati trasposti in parte anche in noti film (Sandokan su tutti) e lungometraggi televisivi.
Nella statua, opera dello scultore veronese Sergio Pasetto, il noto scrittore è raffigurato sorridente, con una bombetta in testa, un libro sotto il braccio e con indosso un impermeabile. Salgari porta inoltre in questa statua la mano al cappello, come per alzarlo in segno di saluto ai passanti e ai frequentatori della biblioteca. Un’immagine che lo ritrae in modo analogo a come era rappresentato nelle poche caricature disponibili all’epoca della sua attività giornalistica, svolta a partire dagli anni della sua gioventù.
A Verona, anche con poco tempo a disposizione, vale certamente la pena di ritagliarsi un po' di spazio per assaggiare l'ottima cucina locale.
Avevo intenzione, per andare sul sicuro, di apprezzare e gustare la cucina di uno dei ristoranti della "galassia" Perbellini, il più noto chef veronese.
Non sono stato tuttavia fortunato perché a fine gennaio, quando sono stato nella città scaligera, molti di essi erano chiusi per ferie(!?): ho comunque fortunatamente trovato aperta la pasticceria la Dolce Locanda, dove ho assaggiato delle magnifiche castagnole allo zabaione e alla crema, visto il periodo carnevalesco.
Sempre a proposito di Carnevale, detto a Verona anche Bacanal del Gnoco, vale qui la pena di viverlo intensamente, essendo uno dei più antichi d'Italia.
L’evento più importante, ma non il solo, ha luogo il venerdi grasso con la sfilata del "venardì gnocolar", che si tiene quest'anno nella giornata di oggi, il 21 febbraio. Passerelle di maschere e carri e poi sin dalla mattina gnocchi (qui la ricetta tipica e le salse con cui si possono condire) per tutti in piazza Bra, con la maschera del "Papà del gnoco" protagonista assoluta.
Dalla città degli innamorati è tutto :)
ps nella mia recente sortita a Verona ho mangiato comunque bene in una bella osteria (le osterie sono sempre una garanzia da questi parti),dove ho gustato tra l'altro dei sontuosi bigoli con radicchio, sopressa vicentina e vino rosso locale.