Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

21 febbraio 2020

Consigli flash di viaggio: la statua di Salgari a Verona e il suo Carnevale


Quando vi capiterà, come a me recentemente, di fare un “toccata e fuga” a Verona, vi consiglio una piccola sosta davanti alla biblioteca civica situata nei pressi di Via Mazzini, non distante da Piazza Bra e dall’Arena.


Qui troverete la statua in bronzo di un grande scrittore di romanzi di avventura, Emilio Salgari, che nacque proprio in questa città.
Salgari è noto a tutti per i suoi affascinanti ed esotici racconti che hanno appassionato intere generazioni e che sono poi stati trasposti in parte anche in noti film (Sandokan su tutti) e lungometraggi televisivi.
Nella statua, opera dello scultore veronese Sergio Pasetto, il noto scrittore è raffigurato sorridente, con una bombetta in testa, un libro sotto il braccio e con indosso un impermeabile. Salgari porta inoltre in questa statua la mano al cappello, come per alzarlo in segno di saluto ai passanti e ai frequentatori della biblioteca. Un’immagine che lo ritrae in modo analogo a come era rappresentato nelle poche caricature disponibili all’epoca della sua attività giornalistica, svolta a partire dagli anni della sua gioventù.
A Verona, anche con poco tempo a disposizione, vale certamente la pena di ritagliarsi un po' di spazio per assaggiare l'ottima cucina locale.
Avevo intenzione, per andare sul sicuro, di apprezzare e gustare la cucina di uno dei ristoranti della "galassia" Perbellini, il più noto chef veronese.
Non sono stato tuttavia fortunato perché a fine gennaio, quando sono stato nella città scaligera, molti di essi erano chiusi per ferie(!?): ho comunque fortunatamente trovato aperta la pasticceria la Dolce Locanda, dove ho assaggiato delle magnifiche castagnole allo zabaione e alla crema, visto il periodo carnevalesco.


Sempre a proposito di Carnevale, detto a Verona anche Bacanal del Gnoco, vale qui la pena di viverlo intensamente, essendo uno dei più antichi d'Italia.
L’evento più importante, ma non il solo, ha luogo il venerdi grasso con la sfilata del "venardì gnocolar", che si tiene quest'anno nella giornata di oggi, il 21 febbraio. Passerelle di maschere e carri e poi sin dalla mattina gnocchi (qui la ricetta tipica e le salse con cui si possono condire) per tutti in piazza Bra, con la maschera del "Papà del gnoco" protagonista assoluta.
Dalla città degli innamorati è tutto :)


ps nella mia recente sortita a Verona ho mangiato comunque bene in una bella osteria (le osterie sono sempre una garanzia da questi parti),dove ho gustato tra l'altro dei sontuosi bigoli con radicchio, sopressa vicentina e vino rosso locale.

14 febbraio 2020

I formati di pasta, quelli che preferisco e quelli che detesto


E’ arrivato finalmente il momento di fare il punto su un argomento di cui non ho mai parlato sul mio blog: i formati di pasta che preferisco.
Avverto subito che in questo post mi riferirò a tipi di pasta da consumo di “tutti i giorni” da abbinare a preparazioni “normali”, che mangiamo nel quotidiano, in assenza di moltissimo tempo a disposizione per preparare manicaretti più ricercati. Quindi mi soffermerò su formati del tutto consueti ed appartenenti a marche commerciali e non di maggior qualità, che pur ogni tanto consumo ovviamente con piacere. Non farò riferimento quindi al criterio importantissimo della qualità della pasta, ma semplicemente, ribadisco, alle mie predilezioni generali in relazione alle tipologie e formati di pasta.
Cominciamo subito col dire che ho una leggera preferenza per la pasta corta rispetto a quella lunga (spaghetti, bucatini e quant’altro), anche se quando sento parlare di pasta corta mi viene da pensare a quella piccola come i vari tipi di pastina e non a quella che definirei in modo del tutto personale “media”, corrispondente a penne, rigatoni, mezzemaniche e formati simili.
Ovviamente, sempre secondo il mio punto di vista ma penso anche di molti, la pasta lunga si presta bene per preparazioni a base di coquillages come vongole e cozze e quindi in questo caso la preferisco a quella più corta. Col pesce non disdegno per niente, comunque, di utilizzare della pasta come le mezzemaniche, ma non di più. Detesto ad esempio l’abbinamento dei paccheri coi piatti di mare, una pasta che in generale non amo per niente, se devo dirla tutta (e invece in giro si trovano tanti ristoranti che utilizzano diffusamente i paccheri con preparazioni a base di pesce). Perché non amo i paccheri? Perché è difficile trovare il giusto punto di cottura e perché non prediligo un formato così grande.
Direi che quello che preferisco in assoluto è rappresentato dai rigatoni, possibilmente rigati, che catturano bene tutte le salse con cui sono conditi. Trovo che quello dei rigatoni sia un formato ottimo anche per mangiare dei classici della cucina romana, come la carbonara e l’amatriciana, che al limite possono essere gustati ottimamente anche con dei bomboloni o “occhi di lupo”. Sono invece meno orientato, in relazione a questi piatti, con l’utilizzo di pasta lunga tipo tonnarelli o bucatini.
Anche le classiche penne, sempre rigate, sono un altro formato che prediligo e che si adatta a moltissime salse, sia a base di pomodoro che bianche (non amo per niente invece le penne lisce, che non riescono a piacermi a prescindere dalla più o meno elevata qualità della pasta).
Nell’ambito delle paste lunghe un formato di cui vado pazzo sono i fusilli bucati lunghi, che spesso uso con un sughetto a base di aglio, polpa di pomodoro, mozzarella vaccina, origano e peperoncino che diventa filante e cremoso e ben si adatta a questo tipo di pasta (questo piatto, tra l’altro, ebbe un successo clamoroso quando lo cucinai anni fa a casa di amici francesi nei pressi di Lione!). Non amo molto invece i normali fusilli, troppo banali, mentre mi piacciono molto anche i fusili bucati corti.
Sempre nel capitolo paste lunghe sto rivalutando molto negli ultimi tempi le mafaldine, con quel risvolto riccio esterno che cattura i sapori e non mi dispiace per niente.
In un post del genere vorrei soffermarmi anche sul tema delle pastine. Adoro utilizzarle quasi risottate in tiepide (non calde!) minestre invernali con passati di zucca, di spinaci, di bieta o insieme ad un minestrone frullato e tanto parmigiano. I formati che preferisco sono i tubettini rigati (quelli piccolini, ma amo anche quelli “normali” che adoro con una buona salsa di pomodoro e parmigiano), quelli che alcune marche definiscono “puntine” o i cosiddetti “risoni”. Non amo per niente invece le farfalline, le conchigliette e le stelline e non so dirvi nemmeno il perché.
Mi piace molto anche una pasta ellittica un pò a forma di gomito che alcuni produttori chiamano “celentani”, che adoro con la salsa ai 4 formaggi, perché essendo anche bucata incamera la relativa crema (analogo discorso vale per i pur diversi sedanini).
Tra i formati speciali e quindi non consueti (e qui faccio eccezione rispetto a quanto detto ad inizio articolo) devo citare le “ruote” Cavalieri, tra l’altro uno dei produttori (se non IL produttore) di pasta che preferisco. Sono un formato calloso, ben al dente che con i tanti “raggi” delle sue spesse ruote porta con sè ogni tipologia di salsa.
Queste sono le tipologie che mi vengono in mente e che senz’altro preferisco (o detesto). Ne avrò sicuramente dimenticato alcune. Nel caso me ne ricordassi in seguito, farò un’integrazione o aggiornamento di questo post.
La cosa in qualche modo incredibile, comunque, quando si parla di formati di pasta è che a parità di condimento un piatto può essere profondamente diverso, se cambia la tipologia usata.
Siete d’accordo? Quali sono in ogni caso e in generale le vostre preferenze sui formati di pasta?

8 febbraio 2020

Le novità della Francia 2020, seguendo il “fil vert” di un turismo sostenibile


Si è svolto di recente a Roma il sempre interessante evento di presentazione delle novità turistiche francesi nel nuovo anno.
Come di consueto, anche il 2020 porterà ai turisti che visiteranno la Francia tante belle novità, che spaziano dall’enogastronomia alla cultura, dall’art de vivre alle bellezze naturali.
Uno degli obiettivi di quest’anno di Atout France e degli enti turistici delle regioni francesi sarà quello di rivolgere una maggiore attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente, in un’ottica “green oriented”, vista la sempre maggiore sensibilità anche del settore del turismo alla riduzione delle emissioni di CO2.
Seguendo una sorta di “fil vert” che accomuna tutte le aree territoriali del paese, sono previste quindi per ciascuna regione una serie di iniziative all’insegna del turismo sostenibile, che si sta affermando progressivamente anche nelle “coscienze” dei visitatori.
Ecco che allora ad esempio in Auvergne viene proposto un itinerario nel Sylvatorium, il primo sentiero silvestre in Francia, che consente di scoprire i benefici forniti dagli alberi, in un percorso che mira al risveglio dei sensi. O si può salire “sull’albero nomade” nel Puy-de-Dome, praticando il cosiddetto “tree climbing” e arrampicandosi su di esso in completa sicurezza, qualunque sia il livello di preparazione fisica.
Sempre sul fronte “verde” sono molto interessanti le escursioni proposte in occasione della Festa del Limone di Mentone, con la scoperta di magnifici sentieri panoramici, in un paesaggio pervaso di colori e profumi.
In Occitania, sui Pirenei e in un ambiente purissimo a quasi 3 mila metri di altezza, si celebrano poi i 20 anni dall’apertura al pubblico del Pic du Midi, con numerose attività in programma e la scienza a portata di tutti (per info: www.picdumidi.com).
Al di là degli eventi green, nel corso della presentazione sono state citate anche altre interessanti manifestazioni che caratterizzeranno le regioni francesi nel corso del 2020.

Eccone elencate alcune:

   Le stelle della gastronomia a Mougins. In questa deliziosa località tra Cannes e Grasse si svolgerà un famoso evento che riunisce grandi chef e appassionati. Appuntamento, da non perdere, il 13 e 14 giugno prossimi.
   Sempre in tema gastronomico è interessante segnalare il lancio in tre grandi regioni, Alvernia-Rodano-Alpi, Borgogna-Franca-Contea e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, della Valle della Gastronomia, con l’obiettivo di proporre una selezione di offerte food per far scoprire l’eccezionale varietà e l’inesauribile ricchezza di questi tre territori. Per maggiori informazioni: www.valleedelagastronomie.com
   Il Festival della Normandia Impressionista. Dal 3 aprile al 6 settembre 2020 si terrà la quarta edizione di questo Festival dedicato all’Impressionismo in tutte le sue declinazioni, con tante iniziative che comprendono grandi mostre, musica, fotografia, cinema. Sono previsti eventi in tutta la regione, comprese colazioni sull’erba, regate, balli e guinguettes.
   Sempre in Normandia a Fécamp da non perdere è il Fecamp Grand’Escale, una manifestazione culturale e una festa popolare che si terrà dal 1 al 5 luglio, con dei bellissimi velieri che navigheranno nel “Paese delle Grandi Falesie”. Per maggiori info: www.fecampgrandescale.com

Inoltre in tutta la Francia in tutto il 2020 ci sono altri eventi che sono degni di essere menzionati:

- l'anno in corso è l’anno della bande dessinée (il fumetto in francese) con tante interessanti iniziative al riguardo.
- come ogni anno, in estate (dal 17 giugno al 19 luglio) si svolge il sempre emozionante Tour de France ciclistico, che quest’anno partirà da Nizza.

Nizza tra l’altro proprio in questo periodo è pronta, insieme ad altre località della Costa Azzurra, a vestirsi a festa per l’ennesimo bellissimo e coloratissimo Carnevale (Carnevale di Nizza “RE DELLA MODA” 5-29 febbraio 2020. Vi segnalo poi anche la battaglia navale dei fiori a Villefranchesur mer il 24 febbraio).

Anche quest’anno la Francia del turismo è quindi pronta ad accogliervi con tante proposte da non perdere, che ne fanno la prima destinazione estera per gli italiani.
Io sono pronto ancora una volta a scoprire posti nuovi che la nostra Francia ci offre, anche grazie a mezzi di trasporto efficienti e a nuovi collegamenti aerei, come il volo diretto Roma-Montpellier. Sono sicuro che lo siete anche voi. Allora, da dove vogliamo (ri)cominciare?

Per ulteriori informazioni:
www.france.fr
Atout France in Italia: Barbara Lovato
Facebook: France.fr
Twitter: @atoutfranceIT
#ExploreFrance