Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

23 giugno 2019

12 anni di Le Franc Buveur


In questo mese il mio blog ha compiuto ben 12 anni. Un bel traguardo davvero, che ho raggiunto insieme ad una costante ed infinita passione per il buon cibo, l’enogastronomia, i viaggi e la Francia. Passione che non mi stanco di condividere con Voi lettori e che spero riesca a trasmettervi nel migliore dei modi.
Allora tanti auguri a me ed al mio blog e per festeggiare ho voluto postare una foto di un piatto che recentemente ho apprezzato molto. Una “papalina” con fave, pancetta e pecorino, degustata nell’ottima e storica enoteca romana Semidivino di Via Alessandria.
Da notare che ho pubblicato in primo piano una foto costruita attraverso le “stories” di Instagram, che ora vanno di gran moda. Dodici anni fa i tempi erano ben diversi, Instagram e molti social non esistevano (o non erano diffusi come ora) ed i blog erano forse di gran lunga più letti di ora (giudicate voi il modello da preferire, quello di prima o di ora).
Cambiano quindi i tempi e le modalità con cui esprimere i propri hobbies, ma non le passioni.
In un modo o nell’altro, ancora auguri Le Franc Buveur!

14 giugno 2019

Peperoni ripieni di spaghetti, il ritorno


Credo di poter affermare con certezza che in tanti anni di blog non abbia mai ripubblicato una ricetta già postata in precedenza. Sia per un evidente motivo di non ripetizione di una cosa già fatta, sia perché le ricette sfiziose e intriganti (perché solo quelle pubblico) sono sempre innumerevoli e anzi si fa fatica a pubblicarle tutte.
In questo post ho invece fatto un’eccezione, per un piatto che amo tanto e che ho visto “riemergere” recentemente su Facebook, se non sbaglio anche dall’altrettanto amato (da me) chef campano Peppe Guida.
Si tratta dei peperoni ripieni di spaghetti, variante dei peperoni ripieni, tipica ricetta campana.
Il caldo, che ora incombe anche troppo ma che permette di fornire prodotti stagionali di qualità, e la voglia di rimangiarli dopo tanto tempo mi hanno spinto a prepararli nuovamente e, perché no, ripubblicarli.
Per comodità, allora, rimando per la ricetta a quanto scrissi a suo tempo (ben otto anni fa, come passa il tempo…) e vi dico che per il condimento degli spaghetti, entro certi limiti, potete sbizzarrirvi abbastanza.
Non vi resta, per chi non lo conoscesse, che provare questo magnifico piatto che ha i colori dell’estate e mette tanta allegria.
Bon appétit!

6 giugno 2019

Mezza giornata a Narni, tra fascinosi sotterranei e… fagioli con le cotiche

Foto gentilmente concessa da Narni Sotterranea https://www.narnisotterranea.it
In seguito al mio recente viaggio a Volterra ho avuto modo di transitare per Narni, incantevole cittadina medievale della Valnerina, raggiungibile anche in circa un’ora da Roma.



Con poco tempo a disposizione non ho potuto visitare tutto il visitabile, ma non mi sono perso una chicca incredibile che vale la pena assolutamente di visitare.
Sto parlando della Narni sotterranea, scoperta tutto sommato di recente (nel 1979), che nasconde “tesori” e misteri davvero affascinanti.
Alla fine degli anni settanta un gruppo di giovani speleologi, spinti da forte curiosità, entrò sotto i resti di un vecchio convento domenicano distrutto dalla guerra. E quello che scoprirono ha dell’incredibile.
Scoprirono innanzitutto l’ingresso in una chiesa del XII secolo, che conserva affreschi tra i più antichi della città (oggi, grazie ad una intrigante ricostruzione virtuale, si possono conoscere le varie fasi storiche che hanno interessato questa chiesa sotterranea). Attraverso un varco nella muratura incontrarono poi un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus (in questa sala, grazie a degli effetti speciali, il visitatore può entrare in maniera virtuale negli stretti passaggi dell’acquedotto romano della Formina).
Ciò che è stato ulteriormente scoperto è inoltre una grande sala, dove si tenevano gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Siamo nella cosiddetta Stanza dei Tormenti come si evince dai documenti situati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino, il cui processo di ritrovamento fu rocambolesco e tutt’altro che semplice.

Foto gentilmente concessa da Narni Sotterranea https://www.narnisotterranea.it
Accanto a questa stanza ve ne è una molto più piccola, bassa e angusta, che rappresentava una cella carceraria in cui giacevano i condannati dall’Inquisizione. La prigione presenta una serie di incisioni sulle pareti che hanno permesso di identificare, tramite un analitico studio, il più celebre dei prigionieri che qui sono stati rinchiusi, Giuseppe Andrea Lombardini. I suoi messaggi di giustizia e libertà, sono stati espressi tramite un linguaggio simbolico, che prevedeva diversi segni di tipo alchemico, massonico, cabalistico ed anche graffiti.

Foto gentilmente concessa da Narni Sotterranea https://www.narnisotterranea.it
Insomma vi consiglio proprio di visitare questa parte nascosta di Narni. Ma anche quella “alla luce del sole” merita una visita, attraverso le sue belle stradine medievali e incantevoli chiese.


Purtroppo non ho potuto visitare molto altro e rimanderò ad una prossima occasione, ad esempio, la visita alla rocca di questa cittadina ed una passeggiata nel verde della Valnerina.


Prima di ripartire non mi sono però lasciato sfuggire un buon pranzo in una piccola bottega/salumeria del centro, dove oltre a ottimi formaggi (buonissimo il pecorino affinato nelle bucce di Ciliegiolo) e salumi, rigorosamente da portare a casa come souvenir, ho potuto gustare sfiziosi antipasti come le bruschette al tartufo nero o della buonissima porchetta.


E, visto il clima ancora tutt’altro che mite, ho anche ordinato una spettacolare zuppa di fagioli con le cotiche, per congedarmi davvero in bellezza (e bontà).