Foto gentilmente concessa da Narni Sotterranea https://www.narnisotterranea.it |
In
seguito al mio recente viaggio a Volterra ho avuto modo di transitare per Narni, incantevole
cittadina medievale della Valnerina, raggiungibile anche in circa un’ora da
Roma.
Con
poco tempo a disposizione non ho potuto visitare tutto il visitabile, ma non mi
sono perso una chicca incredibile che vale la pena assolutamente di visitare.
Sto parlando della Narni sotterranea, scoperta tutto sommato di recente (nel 1979), che nasconde “tesori” e misteri davvero affascinanti.
Alla fine degli anni settanta un gruppo di giovani speleologi, spinti da forte curiosità, entrò sotto i resti di un vecchio convento domenicano distrutto dalla guerra. E quello che scoprirono ha dell’incredibile.
Scoprirono innanzitutto l’ingresso in una chiesa del XII secolo, che conserva affreschi tra i più antichi della città (oggi, grazie ad una intrigante ricostruzione virtuale, si possono conoscere le varie fasi storiche che hanno interessato questa chiesa sotterranea). Attraverso un varco nella muratura incontrarono poi un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus (in questa sala, grazie a degli effetti speciali, il visitatore può entrare in maniera virtuale negli stretti passaggi dell’acquedotto romano della Formina).
Ciò che è stato ulteriormente scoperto è inoltre una grande sala, dove si tenevano gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Siamo nella cosiddetta Stanza dei Tormenti come si evince dai documenti situati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino, il cui processo di ritrovamento fu rocambolesco e tutt’altro che semplice.
Sto parlando della Narni sotterranea, scoperta tutto sommato di recente (nel 1979), che nasconde “tesori” e misteri davvero affascinanti.
Alla fine degli anni settanta un gruppo di giovani speleologi, spinti da forte curiosità, entrò sotto i resti di un vecchio convento domenicano distrutto dalla guerra. E quello che scoprirono ha dell’incredibile.
Scoprirono innanzitutto l’ingresso in una chiesa del XII secolo, che conserva affreschi tra i più antichi della città (oggi, grazie ad una intrigante ricostruzione virtuale, si possono conoscere le varie fasi storiche che hanno interessato questa chiesa sotterranea). Attraverso un varco nella muratura incontrarono poi un locale con una cisterna romana, probabilmente resto di una domus (in questa sala, grazie a degli effetti speciali, il visitatore può entrare in maniera virtuale negli stretti passaggi dell’acquedotto romano della Formina).
Ciò che è stato ulteriormente scoperto è inoltre una grande sala, dove si tenevano gli interrogatori del Tribunale dell’Inquisizione. Siamo nella cosiddetta Stanza dei Tormenti come si evince dai documenti situati negli Archivi Vaticani e al Trinity College di Dublino, il cui processo di ritrovamento fu rocambolesco e tutt’altro che semplice.
Foto gentilmente concessa da Narni Sotterranea https://www.narnisotterranea.it |
Foto gentilmente concessa da Narni Sotterranea https://www.narnisotterranea.it |
Purtroppo non ho potuto visitare molto altro e rimanderò ad una prossima occasione, ad esempio, la visita alla rocca di questa cittadina ed una passeggiata nel verde della Valnerina.
Prima di ripartire non mi sono però lasciato sfuggire un buon pranzo in una piccola bottega/salumeria del centro, dove oltre a ottimi formaggi (buonissimo il pecorino affinato nelle bucce di Ciliegiolo) e salumi, rigorosamente da portare a casa come souvenir, ho potuto gustare sfiziosi antipasti come le bruschette al tartufo nero o della buonissima porchetta.
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