Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

27 luglio 2007

Capri

Capri. Una stupenda isola nel Golfo di Napoli. Al di là del lato mondano di questo posto, che sinceramente non mi interessa poi più di tanto, è bello scoprire i posti più nascosti di quest’isola, meno turistici ma altrettanto e forse più belli (è in genere ciò che faccio anche nelle altre isole).
Sul fronte gastronomico, anche qui c’è molto da esplorare. Oltre alla “caprese”, intesa sia come insalata che come torta (anche se lì viene chiamata torta alle mandorle), ci sono un sacco di altre ricette sfiziose che potete trovare qui. Di queste in particolare mi piace molto per la sua semplicità e mediterraneità quella della “Chiummenzana”, pasta con pomodoro, aglio, peperoncino, basilico ed origano (l’aggiunta di quest’ultimo dà un tocco veramente di qualità).
Riguardo a quanto è stato scritto sulla cucina caprese, un libro che consiglio, tra l’altro dal titolo bellissimo, è “Giallaranci mitili impazziti di luce” di Claudio Novelli, editore La Conchiglia. Le ricette sono a completamento di storie capresi. Un libro quindi che non parla solo di cucina, ma anche di racconti, incontri e di personaggi importanti che hanno frequentato l'isola.

23 luglio 2007

La paella è una danza...che si balla nella città di Valenza....

Da poco ho compiuto gli anni (troppi) e ho organizzato con gli amici una bella festa.
Uno dei piatti che ho offerto e che devo dire ha riscosso un gran successo è stato quello della paella.
L'ho fatta con ingredienti di gran qualità e il risultato è stato strepitoso.
E' un piatto un pò complicato, ma farlo mette allegria con tutti quei colori e sapori; inoltre per me è il piatto conviviale per eccellenza, da gustare insieme a buoni amici e davanti ad un buon bicchiere di vino...

19 luglio 2007

Farinata…


Liguria, Toscana, Costa Azzurra. Sono alcune delle aree dove impazza una ricetta molto semplice ma davvero buona che è quella della Farinata. Già. In Liguria, viene chiamata così, in Toscana Cecina, in Costa azzurra Socca.
Fondamentalmente è fatta di farina di ceci, olio, acqua, sale e pepe. Tutto nel forno a legna e si ottiene uno street food buonissimo che io adoro.
Poi ci sono le varianti, alla cipolla, alle olive, in alcune zone della Liguria.
Tra le “farinaterie”, io ne conosco una, sperimentata recentemente di persona, che merita:
“La Pia” a Sarzana, Tel. 0187.620521

Vive le Tour de France!

Lo so. Non interesserà a molti. Ma luglio è il mese del Tour de France e, almeno per me, è una festa.
In tv si vedono dei paesaggi bellissimi, oltre ad apprezzare le gesta tecniche dei ciclisti e le strategie di squadra. Qualcuno dirà che i ciclisti sono tutti dopati, ed è vero, ma non importa, io amo il ciclismo a prescindere…
Tra l’altro sto leggendo un libro giallo di Gianni Mura (un bravissimo giornalista sportivo, esperto di enogastronomia) che è ambientato proprio al Tour. Il libro è bello non solo per il genere e per l’ambientazione ciclistica, ma anche perché descrive luoghi, ristoranti, bistrot e piatti francesi che fanno venire la voglia di essere in Francia (come farò io quest’estate).
Poi descrive la vita dei giornalisti al seguito del Tour, che deve essere stancante ma veramente intrigante, e la figura di un commissario alla Maigret.
Insomma, vive le Tour!

9 luglio 2007

Weekend in Liguria: Camogli

Come accennavo in precedenti post, sono stato recentemente nella bellissima Camogli.
E’ un paesino della Liguria vicino Genova (per chi non lo conoscesse) davvero incantevole come si può vedere nella foto, del resto.
In questo posto si svolge una sagra del pesce del tutto particolare, in quanto in una mega padella (larga quanto una piazzetta) si frigge del pesce azzurro freschissimo.
Il porticciolo dei pescatori con le reti e le barchette, poi, è veramente gradevole.
Tipico di questa cittadina è un primo piatto, ovviamente a base di pesce, che vi propongo:

SPAGHETTI AL PESCE DI SCOGLIO

500 gr. di pesce misto di scoglio, pulito e sfilettato
400 gr.di spaghetti
50 gr di burro
prezzemolo
vino bianco secco
scorza di limone

In una padella mettere il burro, un po’ di prezzemolo e qualche scorzetta di limone. Aggiungere il pesce e ricoprirlo col vino. Coprire con un coperchio e far cuocere per meno di mezz'ora, rigirando il pesce una volta e aggiungendo se necessario altro vino. Per addensare un po’ la salsina, se si vuole si può aggiungere un cucchiaino di farina, facendola ben incorporare.
Cuocere la pasta, scolarla al dente, fatela insaporire nella padella e servirla.
Buon appetito!

4 luglio 2007

La bassa pavese, il San Colombano e il Grande Brera

In provincia di Milano si produce un vino Doc davvero buono, prodotto a sud del capoluogo lombardo, tra la pianura lodigiana e la bassa pavese, in una piccola zona vitivinicola collinare: il “San Colombano”, che è l’unico vino Doc della provincia di Milano.
Questo vino (nella tipologia rosso) dal colore rosso rubino, dall’odore caratteristico e dal sapore: sapido e secco era molto apprezzato da Gianni Brera, indimenticato giornalista, scrittore ed esperto di enogastronomia.
Per chi non lo conoscesse o per chi vuole saperne di più su di lui, di Gianni Brera si parla in un sito molto interessante a lui dedicato che trovate qui.
Insieme al buon vino delle sue parti, da lui molto apprezzato, egli amava anche ovviamente mangiare bene e perché allora non abbinare al San Colombano un piatto che il buon Gianni amava tanto?
Eccovelo, tratto dalla ricetta proveniente dal “Ristorante alpino”:

RISOTTO AI "CUNFANON" - IL RISOTTO DI GIANNI BRERA

Per 4 persone:

300 gr. di riso Carnaroli
60 gr. di Parmigiano Reggiano
2 piante di "Cunfanon"
50 gr. di burro
pepe nero
brodo q.b.

Mettere il riso a secco nel tegame da risotto già caldo, bagnare con il brodo caldo poco alla volta.
A metà cottura (8 minuti) aggiungere i "Cunfanon" finemente tagliati e portare a cottura.
Togliere dal fuoco e mantecare con burro e parmigiano. Impiattare, spolverizzando con del pepe nero fresco.

Nota: I "Cunfanon" (detti anche landar) sono erbe spontanee che crescono in primavera nei prati sabbiosi e assomigliano (come foglie) ai denti di cane. Il nome scientifico è "Rapmanus Landra".

PS: chi sa dove acquistare il San Colombano a Roma, me lo fa sapere? Grazie!