Oltre alla buona cucina, il paesino è davvero incantevole e la cosa interessante è che si tratta di un’isola abitata originariamente da genovesi di Pegli che si erano stabiliti inizialmente a Tabarka in Tunisia. Ebbene, oggi gli abitanti locali usano il dialetto, le tradizioni, la cucina utilizzata dai liguri presenti nel ‘700 sull’isola, con legami quindi storici e culturali con Genova.
Di conseguenza, camminando nei vicoli della cittadina, sembra di stare in Liguria con tutte quelle casettine colorate e una cucina che ne è fortemente influenzata.
Quest’ultima quindi è un misto di cucina ligure (si mangia un ottimo pesto, la farinata, le focacce…) e tabarkina (ad esempio il cous-cous con verdure) oltre che ovviamente di quella sarda.
Poi siccome lì il tonno è il pesce da pescare per eccellenza, la cucina locale ne è inevitabilmente influenzata. In particolare il tonno alla carlofortina è davvero un must. E’ un tonno brasato con salsina a base di pomodori, alloro, aceto: veramente gustoso!
Ho mangiato questo piatto ed altri in numerosi ristoranti molto buoni e dall’aria marinara, a volte ex abitazioni di pescatori (a proposito, le pescherie hanno pesce freschissimo e vendono anche del costosissimo tonno inscatolato artigianalmente).