Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

25 dicembre 2017

Ora è (la vigilia di) Natale!


Oggi è Natale. Quindi innanzitutto mi preme di fare gli auguri di una serena giornata e di buone feste a tutti i miei lettori.
Sono reduce da un cenone di Vigilia come al solito abbondante, gustoso e di qualità, con tanti piatti a base di pesce degni della migliore tradizione marinara e partenopea. Ma non sono mancati anche altri “classici”, come la pizza di scarole e la cosiddetta insalata di rinforzo.
Adoro l’insalata di rinforzo che apre, almeno a casa mia, la cena del 24 dicembre. Nella mia famiglia si prepara in maniera forse un po’ diversa da quella classica, ma sicuramente altrettanto gustosa.
Come potete vedere dalla foto sono presenti in questa insalata, la nostra insalata, i seguenti ingredienti:

salame
ricotta salata
olive dolci verdi
olive nere
acciughe sott’olio
cavolfiore bollito
giardiniera di sott’aceti

Un altro componente che non può mancare sono le papaccelledei piccoli peperoni schiacciati che quest’anno non erano presenti in questo antipasto perché quando sono a Roma non è facile reperirle.
L’insalata di rinforzo è un piatto grandioso, che va preparato un po’ di tempo prima e che si conserva bene anche per giorni.
Quando la preparo è davvero Natale e il mio ricordo va a quando da bambini a casa dei nonni mangiavamo di nascosto qualche ingrediente dell’insalata, in attesa della cena che a volte iniziava in gran ritardo…
Buon Natale ancora a tutti!

18 dicembre 2017

Un viaggio nello Stile…Libero di Max Mariola


Lo scorso 5 dicembre ha aperto a Roma Stilelibero, un locale con musica dal vivo, attento anche all'arte e alla moda e che presenta una proposta gastronomica davvero interessante.
Stilelibero nasce da una scommessa dei suoi soci, che hanno voluto racchiudere nel progetto le loro passioni di sempre, incluso il cibo di qualità e il buon bere.
Questo locale si declina in tre spazi differenti: una prima sala, con circa trenta coperti e una grande finestra con vista sulla cucina, dallo stile eclettico dove sono i contrasti a dominare. 


Spiccano in particolare le grandi lampade in ottone, moderne ed eleganti, i tavoli e le panche di rovere.



La seconda sala, più intima, è caratterizzata da pareti e soffitto blu petrolio, tavoli di noce antico e lampade in stile art decò.

Il locale poi dispone di un piano inferiore, a cui si giunge attraverso una scala in ferro e legno. E’ la zona dove si colloca un piacevole cocktail bar, che si articola lungo un bancone classico, con una cantina a vista dotata di ottime etichette e birre artigianali. L’ambiente è originale, con pareti a mattoni, carta da parati con toni orientali e arredi eleganti.
Da Stile Libero compare anche un'articolata proposta artistica permanente, con fotografie, collezioni di gioielli, borse ed altre opere.
In tale raffinato contesto, la cucina di qualità non può mancare. E la “mano” del noto chef Massimiliano Mariola si avverte sin dai primi assaggi.


“La cucina di Stilelibero non è né una cucina moderna, né tradizionale, ma dietro c’è la valorizzazione della materia prima”, spiega lo chef Max Mariola. “Si parte dunque dalla spesa, con ingredienti di qualità e ricercati per esprimere una cucina libera in cui non predomina uno stile in particolare”, aggiunge lo chef.
Scorrendo lo sfizioso menu, tra gli antipasti sono da non perdere la battuta di carne di razza piemontese con ovetti di quaglia al tegamino, capperi e pesto al prezzemolo o le polpette di agnello con salsa cacio e pepe e limone.


Tra i primi, gustosi e golosi sono i ravioli ripieni di zucca con burro e tartufo nero, le fettuccine con ragù bianco e verdurine profumate al ginepro o ancora l’uovo su crema di parmigiano, tartufo nero e cialde di pane.


Ottimi anche i secondi, con piatti succulenti come l’hamburger di agnello alla mentuccia, cicoria di campo e pecorino o il “segreto” di suino iberico, spadellata di verza rossa, mele saltate e cumino.
Si chiude in dolcezza ed alla grande con il Montblanc con sfoglie di meringa, castagne e violette, la tarte tatin alle pere e cannella, il cheesecake con salsa di arancia o i magnifici bigné croccanti con crema chantilly e cioccolato fondente.
Il locale è aperto dal pomeriggio ed è possibile mangiare fino a tarda notte (cosa questa non trascurabile a Roma) con proposte più semplici e veloci.
Soltanto la domenica, in armonia con l’autentico spirito della cucina tradizionale, Stilelibero propone il “pranzo di famiglia”, tipico dei giorni di festa.
Se invece cercate qualcosa di meno impegnativo e fuori orario, sono qui innanzitutto da provare i club sandwich (in particolare quello al salmone scozzese scottato) e i piatti a base di salumi e formaggi, tra cui segnalo il Jamon Iberico Bellota, con pane strofinato e pomodori del piennolo o il pane tostato con mortadella, finocchi saltati burro e parmigiano.

Stilelibero

Via Fabio Massimo, 68
Roma
aperto tutti i giorni
dalle 16 alle 2 di notte
Tel. 06.3219657

8 dicembre 2017

Una grande idea per Natale? Il Torrone di Bagnara


Nella mia recente visita presso FICO penso quasi di non esagerare dicendo che la cosa che più mi ha colpito, nell'immensità di quella splendida cittadella enogastronomica, è stato un solo prodotto.
Si tratta di un prodotto del Sud appartenente ad una categoria merceologica che solitamente ignoro anche nei periodi delle feste.
Mi riferisco ai torroni e il prodotto in questione è il Torrone di Bagnara, una località di mare in provincia di Reggio Calabria.
La degustazione di questo prodotto appena fatto, caldo me ne ha fatto letteralmente innamorare. Il suo sapore piacevolmente tostato, la sua consistenza croccante e il suo straordinario profumo agrumato sono infatti davvero inimitabili. Inoltre la cosa interessante è che la dolcezza dell’impasto è bilanciata dal sapore delle mandorle tostate e da una piacevole sensazione di brulé, come si legge giustamente nel disciplinare di produzione.
Il Torrone di Bagnara, riconosciuto Igp nel 2014, si ottiene dalla cottura e lavorazione di miele, zucchero, mandorle tostate (non pelate), cannella e chiodi di garofano in polvere, con la copertura di zucchero in grani (o cacao amaro in un'altra sua versione).
E' un prodotto unico, grazie alla giusta tostatura delle mandorle, al sistema di cottura a fuoco vivo e all’alta temperatura alla quale viene sottoposta la massa zuccherina che lo differenzia nettamente dagli altri torroni.
Sul fronte storico è interessante rilevare che il Torrone di Bagnara ha origine nei traffici dell’omonimo centro marinaro, che nel ‘700 consentirono, attraverso la nascita di spezierie, di legare la tradizionale produzione locale di mandorle e miele con lo zucchero e le droghe di provenienza esterna.
Il Torrone di Bagnara è tradizionalmente presente tra i dolci tipici delle feste di Natale, ma con il passare del tempo il suo consumo si è esteso anche agli altri mesi dell’anno. Ogni anno, inoltre, si tiene alla fine di novembre la tradizionale "Festa del Torrone", che contribuisce a rafforzare la notorietà del prodotto.
Ora naturalmente sono alla ricerca anche nella mia città di questo straordinario torrone e spero di trovarlo, per mangiarne uno degno di questo nome durante le feste natalizie. Fatelo anche voi, ne vale davvero la pena!