Questo Natale, tra le altre ricette, mi sono cimentato in quella
degli struffoli. Per la prima volta. Una ricetta abbastanza facile, ma che
nasconde piccole insidie che bisogna superare.
Io adoro gli struffoli. Una volta di più quest’anno mi sono convinto che non amo più di tanto panettone e pandoro e che un dolce di Natale come si deve (uno dei pochi che amo tra quelli della tradizione napoletana!) è rappresentato proprio dagli struffoli.
E’ stata inoltre una bella esperienza fare gli struffoli tanto più che, come sapete, non preparo spesso (anzi, quasi mai) i dolci.
Non vi racconto poi le difficoltà a trovare qui a Roma sotto Natale i “diavolilli”(minuscoli confettini di tutti i colori) da mettere a guarnizione degli struffoli… Anche a Roma tutti fanno gli struffoli? Bah…
Per la ricetta ho utilizzato quella, che è una sicurezza, di Jeanne Caròla Francesconi (da “La cucina napoletana in 300 ricette tradizionali”) con qualche variante che ho voluto inserire.
Ad esempio ho utilizzato un miele millefiori di qualità proveniente da un produttore artigianale algerino (di Birtouta-Alger) che ho acquistato quando sono andato per lavoro in questo bel paese; ho poi evitato di mettere i canditi, che non amo molto.
Ma bando alle chiacchiere ed ecco la ricetta.
Ingredienti:
Per la pasta:
400 g. di farina
4 uova
1 piccola noce di burro
1 cucchiaino da tè di alcool (io ho usato del rum cubano)
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di mezzo limone
la scorza grattugiata di metà arancia
olio di oliva abbondante
un pizzico di sale
Per il condimento:
300 gr. miele
50 gr. di zucchero
acqua
50 gr. di “diavolilli” (compresi quelli argentati)
Impastare gli ingredienti lavorandoli bene fino ad ottenere un composto di media consistenza. Farlo riposare coperto per almeno un'ora. Trasferire l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata e ricavarne dei pezzi. Allungarli sul piano prendendo un pezzo di pasta alla volta e rotolandola sotto le dita formando dei bastoncini sottili, che andranno tagliati a pezzettini (piccoli) di mezzo centimetro di lunghezza. Disporli poi sul del marmo infarinato per non farli attaccare.
Friggere le palline, poche alla volta, in una padella in abbondante olio ben caldo, finché risulteranno dorate. Trasferirle man mano su carta assorbente, scolandole ben bene dall’olio in eccesso.
Riscaldare poi in una casseruola il miele, lo zucchero e due dita di bicchiere d’acqua e lasciar bollire finché la schiuma non scompaia e il composto non cominci a diventare giallo (mi raccomando di non farlo cuocere troppo!). Diminuite allora il fuoco fino al minimo, versate gli struffoli, mescolare delicatamente in modo che il miele li avvolga per bene e unire parte dei diavolilli. Togliere subito dal fuoco e versarli presto su un piatto da portata bagnato di acqua, cercando di dare al dolce una forma piramidale o, con le mani bagnate, di altro tipo (ad esempio a corona). Spolverare con i rimanenti diavolilli.
Io adoro gli struffoli. Una volta di più quest’anno mi sono convinto che non amo più di tanto panettone e pandoro e che un dolce di Natale come si deve (uno dei pochi che amo tra quelli della tradizione napoletana!) è rappresentato proprio dagli struffoli.
E’ stata inoltre una bella esperienza fare gli struffoli tanto più che, come sapete, non preparo spesso (anzi, quasi mai) i dolci.
Non vi racconto poi le difficoltà a trovare qui a Roma sotto Natale i “diavolilli”(minuscoli confettini di tutti i colori) da mettere a guarnizione degli struffoli… Anche a Roma tutti fanno gli struffoli? Bah…
Per la ricetta ho utilizzato quella, che è una sicurezza, di Jeanne Caròla Francesconi (da “La cucina napoletana in 300 ricette tradizionali”) con qualche variante che ho voluto inserire.
Ad esempio ho utilizzato un miele millefiori di qualità proveniente da un produttore artigianale algerino (di Birtouta-Alger) che ho acquistato quando sono andato per lavoro in questo bel paese; ho poi evitato di mettere i canditi, che non amo molto.
Ma bando alle chiacchiere ed ecco la ricetta.
Ingredienti:
Per la pasta:
400 g. di farina
4 uova
1 piccola noce di burro
1 cucchiaino da tè di alcool (io ho usato del rum cubano)
1 cucchiaio di zucchero
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di mezzo limone
la scorza grattugiata di metà arancia
olio di oliva abbondante
un pizzico di sale
Per il condimento:
300 gr. miele
50 gr. di zucchero
acqua
50 gr. di “diavolilli” (compresi quelli argentati)
Impastare gli ingredienti lavorandoli bene fino ad ottenere un composto di media consistenza. Farlo riposare coperto per almeno un'ora. Trasferire l'impasto su una spianatoia leggermente infarinata e ricavarne dei pezzi. Allungarli sul piano prendendo un pezzo di pasta alla volta e rotolandola sotto le dita formando dei bastoncini sottili, che andranno tagliati a pezzettini (piccoli) di mezzo centimetro di lunghezza. Disporli poi sul del marmo infarinato per non farli attaccare.
Friggere le palline, poche alla volta, in una padella in abbondante olio ben caldo, finché risulteranno dorate. Trasferirle man mano su carta assorbente, scolandole ben bene dall’olio in eccesso.
Riscaldare poi in una casseruola il miele, lo zucchero e due dita di bicchiere d’acqua e lasciar bollire finché la schiuma non scompaia e il composto non cominci a diventare giallo (mi raccomando di non farlo cuocere troppo!). Diminuite allora il fuoco fino al minimo, versate gli struffoli, mescolare delicatamente in modo che il miele li avvolga per bene e unire parte dei diavolilli. Togliere subito dal fuoco e versarli presto su un piatto da portata bagnato di acqua, cercando di dare al dolce una forma piramidale o, con le mani bagnate, di altro tipo (ad esempio a corona). Spolverare con i rimanenti diavolilli.
Jeanne Caròla Francesconi dice che “gli struffoli si conservano benissimo per una settimana ed anche di
più, ed è preferibile farli con qualche giorno di anticipo perché nell’attesa
miglioreranno” e devo dire che sono pienamente d’accordo con lei!
Con questo dolce vi auguro una buona fine d’anno (gli auguri per l’anno nuovo ve li farò nel prossimo post) invitandovi a festeggiare con le migliori bollicine l’imminente arrivo del 2014. A bientôt!
Con questo dolce vi auguro una buona fine d’anno (gli auguri per l’anno nuovo ve li farò nel prossimo post) invitandovi a festeggiare con le migliori bollicine l’imminente arrivo del 2014. A bientôt!