Foto credits Office de Tourisme de Toulouse P1050140fleur@GrainedepastelToulouse |
Sono
ormai passati diversi giorni dal mio viaggio a Tolosa e, ripensando al
soggiorno in questa bella cittadina della Francia Sud-Occidentale, devo dire
che quello che più mi è rimasto negli occhi sono i suoi colori, anche grazie ad
un tempo molto bello (e caldo) che li ha esaltati.
Ho già parlato negli scorsi post dei tanti colori di Tolosa provenienti dai suoi prodotti enogastronomici, dai suoi bei piatti e dai suoi variopinti mercati.
Ma Tolosa è una città “colorata” anche e soprattutto a causa di tre colori ben definiti: il rosa, il viola e il blu pastello.
Per quanto riguarda il rosa, Toulouse è denominata non a caso “la Ville Rose”, poiché molte delle sue abitazioni e palazzi del centro sono costruiti con mattoni dalle mille sfumature del rosa.
Ho già parlato negli scorsi post dei tanti colori di Tolosa provenienti dai suoi prodotti enogastronomici, dai suoi bei piatti e dai suoi variopinti mercati.
Ma Tolosa è una città “colorata” anche e soprattutto a causa di tre colori ben definiti: il rosa, il viola e il blu pastello.
Per quanto riguarda il rosa, Toulouse è denominata non a caso “la Ville Rose”, poiché molte delle sue abitazioni e palazzi del centro sono costruiti con mattoni dalle mille sfumature del rosa.
Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @Boigontier |
Foto credits Office de Tourisme de Toulouse ©JourdeNuit-MatthieuKrieger |
Nel 1831 si è compiuto poi un passo importante nella storia “rosa” di Tolosa: i fratelli Virebent depositano un brevetto che rivoluzionerà la fabbricazione dei mattoni. Fu infatti creato un sistema di presse per produrli che permetteva di ottenere forme e dimensioni diverse e soprattutto un formato identico, oltre ad una "texture" più facile da tagliare. Si è diffusa inoltre in quel periodo la creazione di cornici e belle cariatidi per ornare le facciate dei palazzi. A volte realizzate anche in trompe-l’oeil, che dà l’illusione della pietra. In seguito, circa vent’anni dopo, Jean-Baptiste Giscard, anziano caposquadra dell'azienda Virebent, si mise in proprio e, per mostrare a tutti il suo savoir-faire di scultore, decorò anche la sua casa. E così oggi chi passa per il centro di Tolosa può ammirare le bellezze della Maison Giscard al numero 25 dell’avenue de la Colonne, ma anche le belle facciate di rue des Marchands o di Place de la Trinité. Fuori Tolosa, poi, è da vedere anche lo Château de Launaguet.
L’altro colore simbolo di Tolosa è il viola, in omaggio alla sua famosa "violette", dal sapore dolce e dall’odore delicato. Questo piccolo fiore è coltivato a Tolosa sin dal 1854 ed è “parente” della violetta di Parma, ma ha la particolarità che fiorisce soltanto in inverno.
Foto credits Office de Tourisme de Toulouse 037@MaisondelaViolette |
Oggi resistono circa una dozzina di produttori e sono state messe a punto nuove piante ibride in vitro dalla Camera dell’agricoltura, con l’appoggio del comune di Tolosa.
Attualmente si contano 130 varietà di violetta a marchio nazionale che sono conservate nelle serre municipali di Tolosa. E’ possibile ammirarle ad inizio febbraio a Place du Capitole in occasione della “Fête de la Violette” o nelle giornate delle “serre aperte”, in primavera.
Foto credits Office de Tourisme de Toulouse 1@MaisondelaVIolette |
Ma esistono anche altri dolci alla violetta, come ho potuto constatare nei miei tour enogastronomici. Ad esempio le ganache di cioccolato alla violetta o gli choux alla crema aromatizzata alla violetta.
Foto credits Office de Tourisme de Toulouse TOT-18 |
Per gli appassionati di sport, poi, non dimentichiamo che anche la squadra di calcio del Tolosa ha una tenuta di gioco di colore viola…
In relazione al "pastello Isatis tinctoria", definito l’oro blu di Tolosa, bisogna innanzitutto sottolineare che deriva da una pianta caratterizzata da un piccolo fiore giallo e a cui sono riconducibili diverse proprietà.
Questa pianta veniva e viene utilizzata innanzitutto per tingere i tessuti. Le sue foglie secche, infatti, macinate in appositi mulini, producono un pigmento blu adatto proprio a questo scopo. Le balle di pastello secche, inoltre, denominate “coques”, sarebbero all’origine del mitico “pays de Cocagne”. La pianta è anche un ingrediente per la realizzazione di prodotti di bellezza ed era usata un tempo a scopi medicinali.
Il pastello ha fatto la fortuna dei commercianti del luogo durante il Rinascimento, quando era prodotto a livello semi-industriale nel triangolo d’oro Tolosa - Albi - Carcassonne ed esportato in tutta Europa. Questo fiorente commercio sarà in seguito messo a dura prova dalla concorrenza dell’indigo, il “pastello cinese” coltivato in India.
La coltura del pastello è comunque timidamente rinata nella regione e le sue virtù coinvolgono ormai l’industria cosmetica: l’azienda Graine de Pastel, pluripremiata, è la più rappresentativa ed offre una linea di cure nutritive, bio e anti-âge come in una farmacia d’antan.
Per quanto riguarda l’offerta di capi d’abbigliamento tinti col blu di pastello, vi è invece l’azienda AHPY Création Annette Hardouin che propone anche degli ateliers per far (ri)scoprire questo tipo di artigianato locale.
Insomma Tolosa è una città dai tanti colori e vale davvero la pena di immergersi in questo splendido (e profumato) arcobaleno.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio del Turismo di Tolosa
Atout France Italia
Grand Hotel de l’Opéra
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