Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

8 luglio 2019

Toulouse, decisamente una città per foodies

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @CatherineConstant
Sono tornato da un bel weekend a Tolosa, cittadina del Sud-Ovest della Francia davvero attraente per tanti motivi, tra cui senz’altro l’enogastronomia gioca un ruolo di primo piano.
Comincerò quindi a parlarvi di Tolosa proprio da quest’ultimo punto di vista, riservandomi in un secondo momento di descrivere il capoluogo dell’Occitania sotto altri aspetti.
Occorre subito sottolineare che Tolosa offre tantissimo sia dal punto di vista dei prodotti tipici sia da quello dei piatti offerti, serviti in tanti deliziosi ristorantini.
La gastronomia di Tolosa d’altronde è un melting pot di diverse influenze che convergono nella regione dell’Occitanie, collocata tra l’Oceano Atlantico, i Pirenei ed il Mar Mediterraneo. Inoltre la vicina Spagna ha un influsso non poco rilevante sulla gastronomia di questa città.
In relazione alle tipicità locali e dei suoi dintorni, Tolosa ha a disposizione una serie di prodotti di alta qualità, che vantano un savoir-faire che si tramanda da generazioni e che sono spesso dotati anche di marchi Dop e Igp (Roquefort, Agnello dell’Aveyron e tanti altri). Copiosa è anche la disponibilità di prodotti bio, poiché la regione è prima in Francia (dati 2018) per numero di produttori che utilizzano tale metodo.
A Tolosa sono imperdibili il foie gras, i formaggi dei non lontani Pirenei, ma soprattutto la sua tipica salsiccia. Quest’ultima, dotata del marchio di qualità “label rouge”, è strettamente legata a Toulouse sin dal 18° secolo ed è presentata sotto forma di spirale. Gustatela alla griglia o in umido e non ve ne pentirete!



Foto credits Office de Tourisme de Toulouse MG_0138@BeauxArts
Sono da menzionare anche i vini regionali come il Gaillac, il Madiran, il Cahors e il Fronton, col suo buonissimo vitigno La Négrette e i suoi caratteristici aromi di frutti rossi e neri, violetta e liquirizia.
Altre specialità di Tolosa sono anche i dolci, come i bonbons, i cioccolatini e i petali cristallizzati alla tipica violette o il Fénétra, che risale all’epoca romana ed è preparato con meringa, mandorle, confettura di albicocche e limone candito.


Foto credits Office de Tourisme de Toulouse Y.Delpech@Pierre Soissons
Quanto ai piatti simbolo della città, non si può non citare il Cassoulet, una ricca pietanza a base di fagioli (quelli di Tarbes) e carni di vario tipo, tra cui la già citata salsiccia. Si chiama così perché viene cotto in una “cassole” per lungo tempo e a bassa cottura ed è importante rompere la crosticina che si forma in superficie ben sette volte, per garantire l’eccellenza del piatto.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @Sebastien Vaissière
Molti luoghi ne vantano la paternità ma si dice che il Cassoulet di Castelnaudary rappresenti “il Padre“, quello di Carcassonne “il Figlio“ e quello di Toulouse “lo Spirito Santo“! Esiste anche un “Campionato mondiale del Cassoulet de Toulouse” che nel 2018 è andato al centralissimo ristorante Le Bibent di cui vi parlerò anche più avanti.
Per quanto riguarda i locali che offrono buon cibo, bisogna premettere che in città si contano 1.700 ristoranti e tra Tolosa e i suoi dintorni figurano una dozzina di chef stellati, con in testa il popolare Michel Sarran.
Dei ristoranti di Tolosa mi ha colpito soprattutto la loro ottima presentazione dei piatti, anche dal punto di vista cromatico, e la perfetta combinazione e armonia dei sapori.
Tra i locali che ho avuto modo di visitare nel mio soggiorno a Toulouse segnalo innanzitutto l’ottimo La Gourmandine, situato in pieno centro a pochi passi dallo storico mercato Victor Hugo.


Si tratta di un ristorante che utilizza nel suo menù tanti prodotti del territorio, cucinati ed elaborati anche in chiave più moderna. Qui ho avuto modo di assaggiare ad esempio un uovo bio del Tarn cotto a bassa temperatura con verdure di stagione e un buonissimo merluzzo grigliato, guarnito da un tortino di riso nero, crema di chorizo (ecco un esempio di influenza spagnola) e lime.



Un locale molto elegante con terrazza e vista spettacolare sulla città è poi Ma biche sur le toit situato all’ultimo piano delle Galeries Lafayette.


Foto credits Office de Tourisme de Toulouse @MichelSarran2019
E’ un ristorante che consiglio davvero, anche perché il menù, sfizioso e “frizzante”, è pensato e firmato dallo chef stellato Michel Sarran. Meravigliosi, anche cromaticamente, i piatti che ho assaggiato come l’insalata di fregula allo zafferano con lenticchie corail e fichi secchi e un filetto in crosta di nocciole guarnito con verdurine e riso fritto alla guascona.




Vale la pena anche di andare a mangiare, nella centralissima Place du Capitole, nel sontuoso ristorante Le Bibent che fa capo al noto chef Christian Constant. In un ambiente molto fine e raffinato con soffitti affrescati non si può rinunciare ad alcuni piatti monumento come Le cassoulet montalbanais de mon apprentissage façon Marcel Delmas o La fameuse saucisse de Toulouse comme un parmentier ma con un forte caldo come quello che ho trovato in questa città ho apprezzato molto anche un gazpacho di melone con petto d’anatra affumicato.



Tra i wine bar presenti in città ne ho visitato uno unico nel suo genere, il N°5 wine bar fondato nel 2013 ed eletto addirittura, nel 2017 e 2018, miglior bar à vins del mondo.


In effetti è un luogo speciale per vivere un’esperienza sensoriale e gustativa del tutto inedita sul vino e intorno al vino. Nel ristorante di questa enoteca si realizza un piacevolissimo accordo tra tante piccole e sfiziose tapas (come il cono di ceci neri allo yuzu, il cannolicchio di mare con lenticchie e il burro al curry nero) e il vino, declinato nelle più interessanti etichette regionali, francesi e internazionali.



Molto interessante anche il ristorante-sala da tè Le Moaï situato all’interno del Museo di Storia Naturale.




Qui su una bellissima terrazza che dà sui giardini botanici del museo si possono degustare a buffet piatti di stagione come l’insalata ai due pomodori con caviar di melanzane speziate o dell’ottima tagliata di carne guarnita con patate, funghi e cipollotto.



In estate a Tolosa non si possono non segnalare tanti bei localini in riva alla Garonne dove poter mangiare e bere con una splendida vista. Si tratta delle cosiddetteguinguettes”, una sorta di caffè-ristoranti all’aperto dove si può godere anche della frescura del fiume e degli splendidi colori del tramonto. Qui vi segnalo un loro elenco, selezionato dall’ufficio del turismo di Tolosa.

Foto credits Office de Tourisme de Toulouse ©P.Nin
Per quanto riguarda infine i negozi gourmet che ho potuto visitare, sono stato condotto nei migliori locali della città da Jessica Hammer, autore del sito Taste of Toulouse. Con lei e il nostro gruppo ho fatto un piacevole “Chocolate & Pastry Tour” iniziando con la Pâtisserie Conté dove ho potuto assaggiare il già citato dolce Fénétra, proseguendo con La Compagnie du Chocolat che realizza tra l’altro un originale, godurioso e cremoso French fudge al cioccolato.


E’ stata poi la volta della visita a Da Bello et Angeli in cui è stato interessante ammirare ed anche sentire l’intenso e aromatico profumo di diversi tipi di cioccolati di specifiche origini (Costa d’Avorio, Giamaica, ecc.). Nell’elegante pasticceria Sandyan di Yannick Delpech, chef stellato e pasticciere di formazione, si possono invece assaggiare dolci davvero ben presentati, che utilizzano prodotti di stagione selezionati con cura, con l’utilizzo di materie prime naturali e frutta fresca.

Altri indirizzi da segnalare, inoltre, sono il Criollo Chocolatier a Place Saint-Étienne ideale nel periodo invernale per una aromatica cioccolata calda e la Maison Pillon dove si possono gustare degli ottimi macarons sia classici che non.
Un tour goloso di Tolosa non può prescindere dai tanti suoi mercati e mercatini, ma di questo vi parlerò nel prossimo post. Seguitemi!

Per ulteriori informazioni:

Ufficio del Turismo di Tolosa
Atout France Italia
Grand Hotel de l’Opéra

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