L’anno scorso la Lonely Planet l’ha collocata
in testa alla classifica delle città più attraenti e di tendenza. Sempre nel
2017 è stata decretata come il luogo della Francia in cui si mangia meglio al
ristorante. Qualche anno fa, inoltre, è stata designata come sesta città
più ciclabile al mondo. Tutti questi riconoscimenti, e altri ancora, sono stati
attribuiti a Bordeaux, una città che ho subito apprezzato per la sua arte
di vivere, i suoi ritmi poco frenetici, il suo clima mite e il suo fervore culturale.
E che colpisce innanzitutto per la sua oggettiva bellezza, con splendide
architetture, strade pedonali, intriganti piazzette e vicoli, le belle
passeggiate nei parchi e lungo il fiume.
Inizierei a descrivervi Bordeaux dal posto di fronte al quale alloggiavo e cioè il bellissimo e maestoso Grand Théâtre, edificato all’epoca di Luigi XVI dall’architetto parigino Victor Louis. Esso dispone di una delle più belle sale spettacolo del XVIII secolo al mondo e tuttora accoglie numerosi concerti sinfonici, balletti, opere, anche di livello internazionale.
Inizierei a descrivervi Bordeaux dal posto di fronte al quale alloggiavo e cioè il bellissimo e maestoso Grand Théâtre, edificato all’epoca di Luigi XVI dall’architetto parigino Victor Louis. Esso dispone di una delle più belle sale spettacolo del XVIII secolo al mondo e tuttora accoglie numerosi concerti sinfonici, balletti, opere, anche di livello internazionale.
Da
qui una breve passeggiata in direzione della Garonne, il fiume che bagna
Bordeaux, conduce alla splendida Place de la Bourse, una piazza dalle maestose
facciate ottocentesche, presenti piacevolmente anche nella parte centrale del
lungo fiume. Da visitare in questa piazza è anche il Museo Nazionale della
Dogana, situato in un magnifico palazzo, che racconta la storia di questa
istituzione ancora poco conosciuta.
Proprio di fronte a Place de la Bourse, sempre lungo il fiume, è da non perdere lo spettacolo del miroir d’eau, uno specchio d’acqua artificiale (il più grande al mondo, sembra) che a seconda degli orari della giornata offre divertenti giochi di luce, di acqua e persino di nebbia. Ed è quasi superfluo sottolineare che rappresenta il luogo più gettonato per scattare originali foto della città.
Alle spalle di Place de la Bourse, si trova poi il quartiere Saint Pierre, forse quello che amo di più. Situato nel cuore della città vecchia, è un luogo vivace, pieno di viuzze strette acciottolate e ristorantini caratteristici. In questo quartiere si attraversa la deliziosa Place du Parlement e si giunge poi alla medievale chiesa di Saint Pierre, costruita nel 14° e 15° secolo, nel luogo in cui vi era anticamente un porto romano.
Qui le navi, cariche di merci pregiate, si mettevano al riparo prima di ripartire verso le diverse province. Nella stessa zona figuravano in gran numero i commercianti. I nomi delle vie conservano ancora oggi il nome dei mestieri che vi si praticavano: la rue des Argentiers (orefici) e quella des Bahutiers (mercanti di bauli) sono solo alcuni esempi.
Proseguendo ancora, si arriva quasi naturalmente alla bellissima Porte Cailhau, che faceva parte delle mura della città. Fu costruita nel 1494 e dedicata alla vittoria di Carlo VIII nella battaglia di Fornovo.
Proprio di fronte a Place de la Bourse, sempre lungo il fiume, è da non perdere lo spettacolo del miroir d’eau, uno specchio d’acqua artificiale (il più grande al mondo, sembra) che a seconda degli orari della giornata offre divertenti giochi di luce, di acqua e persino di nebbia. Ed è quasi superfluo sottolineare che rappresenta il luogo più gettonato per scattare originali foto della città.
Alle spalle di Place de la Bourse, si trova poi il quartiere Saint Pierre, forse quello che amo di più. Situato nel cuore della città vecchia, è un luogo vivace, pieno di viuzze strette acciottolate e ristorantini caratteristici. In questo quartiere si attraversa la deliziosa Place du Parlement e si giunge poi alla medievale chiesa di Saint Pierre, costruita nel 14° e 15° secolo, nel luogo in cui vi era anticamente un porto romano.
Qui le navi, cariche di merci pregiate, si mettevano al riparo prima di ripartire verso le diverse province. Nella stessa zona figuravano in gran numero i commercianti. I nomi delle vie conservano ancora oggi il nome dei mestieri che vi si praticavano: la rue des Argentiers (orefici) e quella des Bahutiers (mercanti di bauli) sono solo alcuni esempi.
Proseguendo ancora, si arriva quasi naturalmente alla bellissima Porte Cailhau, che faceva parte delle mura della città. Fu costruita nel 1494 e dedicata alla vittoria di Carlo VIII nella battaglia di Fornovo.
Andando poi in direzione opposta al fiume, si giunge alla bella Cattedrale della città, quella di Saint André, in stile gotico.
Inoltre la torre Pey Berland, un campanile separato dalla stessa cattedrale, offre una vista panoramica unica su tutta Bordeaux. A pochi passi vi è anche Palazzo Rohan, sede attuale del municipio.
Un altro quartiere bello da visitare è quello cosmopolita situato più a sud, intorno alla chiesa di Saint Michel. Oltre a belle piazzette e negozi etnici è qui da vedere anche la Grosse Cloche, uno storico campanile dal peso di 7.800 kg.
In questa zona merita una visita anche il Marché des Capucins, denominato la “pancia di Bordeaux", caratteristico e popolare mercato che offre una vasta gamma di prodotti freschi di qualità.
Bordeaux è piena di novità e in fervente innovazione anche e soprattutto nelle sue zone più periferiche, dove l'architettura contemporanea prende il sopravvento. Non si può non citare la Cité du Vin, (una stupenda cittadella su otto piani in cui tutto ruota intorno al vino, non solo quello francese) e il ponte Jacques Chaban-Demas.
Inoltre da circa dieci anni progetti alternativi fioriscono nelle aree urbane incolte della città, con la presenza sempre più frequente di artisti (anche di graffiti), scultori, designer, pittori.
Alcune informazioni pratiche e curiosità
Bordeaux rappresenta una destinazione turistica molto comoda da raggiungere, sia da Parigi (da cui si arriva in circa 2 ore di treno veloce) sia attraverso i numerosi voli dall’Italia (anche tramite l’ottima Air France).
Per dormire a Bordeaux vi consiglio due alberghi in particolare, centralissimi e davvero confortevoli: l’Hotel de Normandie, situato a pochi metri da un altro noto monumento della città, quello dedicato ai Girondins. E' un albergo a 4 stelle, accogliente ed elegante, gestito dalla stessa famiglia da quattro generazioni, con una buona e ricca prima colazione; segnalo poi l’Hotel Intercontinental, lussuoso albergo che offre una splendida vista sul Grand Théâtre. Si tratta di un 5 stelle sontuoso, elegante, comodo, dotato di una deliziosa Spa e di uno splendido ristorante 2 stelle Michelin, con lo chef Gordon Ramsey in regia. Anche la prima colazione qui è un'esperienza da non perdere, come pure usufruire delle sue super confortevoli camere.
Per girare Bordeaux vale la pena di muoversi a piedi o in bicicletta che è la cosa che, possibilmente, preferisco (per questa città tra l'altro passa anche il Cammino di Santiago, ndr). Ma vi consiglio anche di visitarla utilizzando le efficientissime linee di tram che rappresentano un vero vanto della città e un'autentica attrazione turistica. Dei serpentoni nuovissimi e all’avanguardia tecnologica si snodano per le vie del centro in modo rapido, confortevole e silenzioso, nell’assoluto rispetto dell’ambiente.
Quando si è a Bordeaux vale la pena di visitare l’antica libreria indipendente Mollat, la più grande di Francia, che si colloca nei locali dove alloggiò anche Montesquieu. Su 2.500 metri quadrati di ampiezza, hanno il loro adeguato spazio, tra gli altri, libri di letteratura, di viaggio, di scienza e fumetti.
Da vedere, a pochi passi dal Grand Théâtre, anche la bella Galleria Bordelaise (che ricorda i famosi passages parigini) dove figurano eleganti esercizi commerciali e anche, per gli amanti del genere, un bellissimo negozio di modellismo e automobiline da collezione…
Per ulteriori informazioni:
Ufficio del Turismo di Bordeaux
Ufficio del Turismo francese
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