Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

14 novembre 2015

Mangiamoci “coccos”


Quando si fanno delle belle food experience al ristorante non è detto che si abbia il tempo di scriverne tempestivamente e ciò è davvero un peccato.
Ogni tanto, però, riesco a ritagliarmi degli spazi per poterne parlare, mettendole magari insieme in un unico post, che diventa così un melting pot di locali molto diversi (un po’ come viene fatto nella Guida Foodies del Gambero Rosso, con cui collaboro da anni), visitati in periodi molto diversi. Ma tant’è.
Nel post di oggi, quindi, faccio proprio questo, mettendo a fattor comune in un solo articolo le mie recensioni su tanti bei locali dove ho mangiato bene, relativamente di recente. In alcuni casi si tratta di veri e propri ristoranti, in altri solo di trattorie, in altri ancora di street food di qualità.
In questa mia carrellata odierna partirei in ordine geografico e quindi dal Nord.


A Verona, città dove tra l’altro sono stato recentissimamente, qualche mese fa ho scoperto un’ottima trattoria, Il pompiere.


Nata come semplice osteria da un pompiere andato in pensione, che non diede mai un nome al locale, fu quindi nominata dai suoi frequentatori “Al Pompiere”, in onore dell’oste fondatore. E’ una trattoria dall’atmosfera calda ed accogliente, arredata con legno e foto in bianco e nero alle pareti.


Il locale è specializzato sui salumi (35 tipi) e prosciutti della zona, ma si deve decisamente assaggiare la sua ottima cucina, che rispetta la tradizione veronese e veneta. Da applausi la pasta e fagioli, con fagioli borlotti, ben densa, con aggiunta di buon olio a crudo e pepe fresco, mentre tra i secondi non si può non gustare il baccalà alla vicentina con polenta.



Buoni anche i vini offerti, con etichette locali importanti, servite anche al bicchiere.
Restando sempre al Nord, nella non lontana Cremona, nell’unica serata che ho passato in questa città, mi sono fermato di recente all’Osteria del Melograno, in pieno centro.
Un locale accogliente, abbastanza grande, che propone una cucina tipica locale in parte rivisitata. Buonissimi gli antipasti, tra i quali uno misto composto da ottimi salumi, coppa e provolone Valpadana, da servire con una fantastica mostarda fatta in casa a base di pere, mele, arance e limoni. Quest’ultima si può anche acquistare ed io ovviamente l’ho fatto!
Tra i primi, ottime le tagliatelle di castagne con zucca e foie gras o gli inediti tortelli di torrone di Cremona con scaglie di pecorino e mandorle tostate (e a proposito di tortelli, quelli di zucca non sono certo da meno…).


Da rilevare anche che questo ristorante propone lungo tutto il menù anche delle ricette che a suo tempo preparava Ugo Tognazzi, a cui Cremona ha dato i natali.
Scendendo leggermente più a Sud, ci fermiamo a Bologna dove sotto i portici del centro oltre a “non perdersi neanche un bambino” (chi conosce la canzone di Dalla mi avrà capito…), c’è anche un ottimo ristorante chiamato appunto I Portici. E’ il ristorante del lussuoso Hotel I Portici che ha di fianco anche un locale di grande street food di qualità, La bottega dei portici. Qui il cibo è davvero di grande pregio e bontà e si servono tortellini cucinati in vari modi, serviti anche “da passeggio” in pratici contenitori.
In questo locale ho assaggiato dei grandiosi tortellini burro e parmigiano, ma mi riservo le prossime volte di degustare anche i tortellini in brodo e le tagliatelle al ragù che devono essere speciali.


E per chi volesse portare a casa tortellini, tortelloni, tagliatelle e quant’altro freschi e ancora da cucinare, può farlo perché presso questa bottega è possibile anche acquistarli. Durante il passeggio sotto i portici, del resto, non ci si può non fermare ad ammirare l'azione e le performance delle "sfogline" che a vista ogni giorno in questo locale lavorano la pasta fresca e l'impasto del tortellino bolognese.
Giunti ormai al Centro Italia, ci fermiamo idealmente nella mia città, Roma.
Dalle parti del mio ufficio (zona Piazza Fiume) sono finalmente tornato a mangiare (solo per una pausa pranzo, purtroppo) nella mitica Trattoria Cadorna (Tel. 06 4827061).
Qui sono da segnalare tra gli altri gli ottimi e abbondanti antipasti che valgono da soli quasi un pasto e un piatto goloso che ho molto apprezzato e cioè le pappardelle alla Cadorna.
E’ un primo molto ricco e sostanzioso, ma buonissimo con funghi, pancetta, piselli, uova e parmigiano. Una sorta di fettuccine alla papalina con un altro tipo di pasta e un condimento analogo, che consiglio di prendere quando si ha una fame importante e robusta, perché le porzioni sono anche molto abbondanti…
L’ultimo locale che segnalo in questo post è situato a Sud, nella splendida Cetara


Qui non sto a ripetere i classici buoni ristoranti del luogo tra cui il Convento di Pasquale Torrente di cui ho già parlato altre volte, ma piuttosto vi invito a visitare la trattoria/street food della famiglia Torrente, denominata Pane e Coccos che vuol dire “pane e qualcosa”.
Qui, oltre a gustare panini gourmet a base dei prodotti tipici locali, tonno e alici in testa, si può anche cenare in un locale semplice ma che sforna capolavori.


A cominciare dalle polpette di alici e melanzane e dalla parmigiana di alici. Continuando con un classico piatto locale che è la genovese di tonno o con gli spaghetti con vongole e zucchine (saltate e passate al passaverdure, speciali). Altrettanto buoni e gustosi i secondi di mare, con regine incontrastate, ovviamente, le alici.
Questo mio piccolo giro per locali questa volta finisce qui, ma ho già in programma di parlarvi di tanti altri ristoranti e soprattutto di un blog-tour che ho fatto di recente nella terra di Giulietta e Romeo. A breve il reportage. Non perdetelo!

2 commenti:

Eleonora Baldwin ha detto...

Annotati per prossime visite, grazie!

Lefrancbuveur ha detto...

Grazie a te, Eleonora e complimenti per la tua trasmissione sul Gambero Rosso Channel.
A presto.

Enrico