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12 novembre 2013

Un week end "in rosa" nei Sibillini


Circa una settimana fa sono stato in una zona incantevole delle Marche in provincia di Ascoli Piceno. L’occasione è stata la festa della Mela Rosa dei Monti Sibillini, un prodotto di alta qualità Presidio Slow Food, molto diverso dalle mele più “commerciali”.
Le mele rosa dei Monti Sibillini sono infatti piccole, irregolari, leggermente schiacciate, rustiche, più “bruttine” rispetto alle mele che troviamo generalmente sul mercato.
Nonostante ciò, la mela rosa è un prodotto buonissimo, ma poco appariscente ed è per questo che non riesce a competere con le altre mele.
La sua coltivazione era stata quasi completamente abbandonata ma, grazie al lavoro della Comunità Montana dei Sibillini che ha reintrodotto gli ecotipi conservati nei centri di ricerca locali, è tornata sul mercato.
Le mele rosa, il cui nome è dovuto al loro profumo di rosa che emana la pianta in fiore e alle sfumature di colore che talvolta assumono, sono coltivate tra i 450 e i 900 metri di altitudine, dalle aree collinari fino alle valli appenniniche e ai Monti Sibillini. Hanno la particolarità, come ci ha spiegato il Responsabile del Presidio Slow Food Nelson Gentili, di produrre frutti solo negli anni pari, mentre negli anni dispari sono quantitativamente davvero poche. Sono raccolte da fine agosto alla prima decade di ottobre e si conservano perfettamente fino ad aprile.
Queste fantastiche mele hanno una polpa acidula e zuccherina e un profumo intenso e aromatico. Alcune di esse sono verdi con striature rosa o giallo aranciato, altre sono gialle, con sovracolore rosso vivo nella parte soleggiata del frutto (molto interessante il contributo della luce alla formazione del colore di questi frutti), altre ancora sono verdi, con striature rosso vinoso.
Il Presidio ha redatto un disciplinare di produzione, che garantisce la qualità dei frutti, prevede tecniche di coltivazione ecocompatibili e ne individua l’area di produzione, che comprende vari comuni tra cui quello di Montedinove.
E proprio Montedinove è stato teatro dei festeggiamenti per la promozione della mela rosa. Questo borgo medievale, situato ad un’altitudine di circa 600 metri, è davvero carino e pittoresco.


Sull’origine del nome ci sono varie ipotesi: la prima si rifarebbe al monte dei nove colli che appaiono anche sullo stemma comunale; la seconda invece sarebbe legata al monte delle nuove, intese come novelle, novità che nel Medioevo si trasmettevano con segnali dalle alture. Ma si vuole il suo nome legato anche alla scomparsa città di Novana, menzionata da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia.
Con il gruppo di foodblogger con cui ero in compagnia abbiamo visitato questo incantevole paesino, molto pulito, curato, addobbato in ogni dove con incantevoli ceste di mele rosa ed altri frutti d’autunno dai colori caldi.



Da ogni sua stretta traversina o viuzza, oltre che da ampi belvedere, si può godere di una superba vista sulla campagna marchigiana e sui Monti Sibillini, con tante sfumature di verde degne dei migliori paesaggi collinari della nostra Italia centrale.


Una luce particolarmente bella durante il nostro weekend ha contribuito ad impreziosire questi colori.
Nella piazza principale del paese, piazza Novana, abbiamo potuto ammirare il bel Palazzo comunale con la torre dell’Orologio, che illuminato di sera è ancora più suggestivo.

La Torre dell'Orologio nella piazza principale di Montedinove
Al suo interno il primo giorno della manifestazione abbiamo potuto assistere ad un interessante convegno con illustri relatori in cui si puntava l’accento sulle virtù della mela rosa, con le sue tante proprietà salutistiche e le differenze con le mele del Trentino, più note commercialmente.


Molto interessante è stata anche la degustazione comparativa di queste ultime mele con la protagonista della due giorni di Montedinove, con notevoli differenze dal punto di vista della consistenza, della croccantezza, della succosità, della masticabilità.
E ancora, dal punto di vista gustativo, in termini di dolcezza ed acidità. Per non parlare delle note olfattive…


Nella piazza principale, intanto, le bancarelle offrivano i migliori prodotti locali. Oltre alle mele rosa, ed alla relativa composta ho scoperto un altro eccezionale prodotto della zona, l’anice verde di Castignano.
Un prodotto eccezionale, grazie alla coltivazione in terreni collinari ad esposizione soleggiata che, grazie alle fresche correnti d’aria che si formano tra i calanchi e le falde dei monti della zona, rendono i semi ricchi di profumo e pieni di dolcezza. Inoltre la concentrazione di anetolo è senza dubbio più alta di altri anici, come hanno dimostrato autorevoli studi dell’Università di Camerino.
La cena di gala della prima sera, alla presenza delle principali figure istituzionali del comune di Montedinove e di illustri accademici, è stata come ci si attendeva molto interessante e tutta a base di mela rosa, ovviamente. Ho particolarmente gradito in particolare il risotto alla mela rosa con zafferano e noci, ma anche, tra gli antipasti, delle ottime “chips” di mela rosa fritte.


Buoni anche l’altro antipasto (polenta, salsicce e mele rosa) ed i secondi che abbinavano carni varie e mele rosa. Decisamente ottimo anche il sorbetto finale a base di questa mela, fresco, profumato, dissetante e che puliva la bocca, dopo una cena indubbiamente abbondante.
Il giorno dopo abbiamo fatto una visita veramente interessante all’azienda biologica Sanafrux.


Un’azienda gestita da un imprenditore giovane (Alberto Antognozzi), preparato, e molto convinto sulla scelta di intraprendere la strada del biologico, recuperando anche delle varietà di legumi e cereali antichi ed in via di estinzione.
L’azienda produce farro, farina di farro, farine di grano tenero, ceci ma anche frutta (comprese le mele rosa) e del vino tra cui un ottimo passito.



Nel ricordare questa visita mi ritornano in mente anche le tante sfumature di colori degli alberi da frutta ed il paesaggio mozzafiato che la campagna marchigiana in questo periodo ci regala.



Nel pomeriggio dell’ultimo giorno abbiamo infine partecipato ad una altrettanto interessante degustazione di dolci preparati con le mele rosa, tra cui lo strudel, le crostate e una versione soffice che comprendeva anche ingredienti come il mosto d’uva e l’anice.
Il nostro bel weekend è terminato con un gradito omaggio di mele rosa e relative composte. Sta alla creatività di noi foodblogger ora prepararci gustose ricette che vedrete presto su questi schermi.
Un grande ringraziamento, infine, è doveroso a chi ha fatto sì che questa manifestazione sia risultata così ben riuscita. In particolare un enorme grazie deve andare a Luca Marcelli, per aver organizzato così bene questo splendido weekend “in rosa”.

12 commenti:

www.natosottoilcavoloblog.com ha detto...

Che belle foto! E che bei ricordi siamo stati veramente bene!

Gracianne ha detto...

Ces petites pommes acidulees me font penser a celles du jardin de mes parents. Ce ne sont pas les memes, bien sur, mais elles sont authentiques comme celles-ci.
Magnifique ce paysage des Marches.

Lefrancbuveur ha detto...

@Sabry: veramente!

Lefrancbuveur ha detto...

@Gracianne: en effet... je connais pas trop bien les Marche mais ce paysage est vraiement remarquable!

daniela64 ha detto...

Ne ho molto sentito parlare di queste mele , ma ancora non ho avuto la fortuna di provarle . Luoghi splendidi, buon cibo e foto bellissime. Buona giornata Daniela.

Alberto ha detto...

Grazie mille.... meraviglioso articolo!!!

Carla ha detto...

quanto mi manca questo paesino con tutti i suoi sapori e profumi :-)

Enrico è stato un piacere rivederti dopo tanti anni!

un caro saluto!
Carla

Lefrancbuveur ha detto...

@Daniela: grazie del commento!

Lefrancbuveur ha detto...

Grazie Alberto e soprattutto grazie della visita!

Lefrancbuveur ha detto...

Piacere tutto mio Carla :) e speriamo che ora non passi tanto tempo per il nostro prossimo incontro ;)
A presto.

Enrico

Serena ha detto...

Un weekend spettacolare!!! Bei posti, ammantati di autunno, mele, ottimo cibo e profumo di anice... per me il paradiso!

Lefrancbuveur ha detto...

@Serena: la prossima volta devi venire anche tu!