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26 luglio 2018

Bourg en Bresse, una cittadina ad alto tasso gourmet (e non solo)


Durante il mio recente soggiorno in Francia ho avuto modo di conoscere anche il Dipartimento dell’Ain (situato un pò più a nord di Chambéry e Lione) e in particolare la graziosa cittadina di Bourg en Bresse, un luogo a me noto solo di fama per il suo pollo di alta qualità.


Devo dire quindi che la mie aspettative gastronomiche su questo posto erano estremamente alte; le elevate attese sono poi state effettivamente confermate nel momento in cui ho vissuto tante ottime esperienze culinarie, pur in una sola giornata di visita alla città.
Il mio tour enogastronomico a Bourg en Bresse è cominciato con la visita ad un’interessante sala da tè e torrefazione artigianale dal nome molto simpatico, Co' thé café, in cui ho potuto tra l’altro apprezzare degli originali tè dedicati a Filiberto di Savoia e Margherita d’Austria.



A quest’ultima si deve la costruzione del Monastero di Brou, luogo assolutamente da visitare quando si è in questa cittadina. Il tè che rende omaggio a Margherita d’Austria, in particolare, presenta un gusto delicato, essendo un tè verde aromatizzato ai lamponi e alla violetta, fiori di gelsomino, fiordaliso e margherite gialle; l’altro invece presenta un gusto più deciso ed è aromatizzato alla mela, anche cotogna, alle mandorle e alla scorza d'arancia.



Entrambi questi tè si abbinano bene con un ottimo dolce tipico, molto diffuso a Bourg en Bresse, la tarte bressane. Preparata ovunque nelle panetterie e pasticcerie locali (come ad esempio la Pâtisserie Bouvard), è una deliziosa tortina “briochée” alla crème di Bresse Dop (una crema di latte di qualità) e zucchero. Un tempo veniva consumata in occasione dei pasti domenicali o delle feste di paese, mentre oggi si mangia in tutte le occasioni, tra amici, in famiglia o anche al lavoro, in accompagnamento ad esempio ad un buon caffè.
Altra interessantissima tappa del mio tour è stata la visita alla Maison Giraudet che offre ai suoi clienti un’ulteriore specialità culinaria tradizionale della zona, le quenelles. Le quenelles sono una sorta di grossi gnocchi ovali preparati con semola di grano duro, a differenza di quelle di Lione, per le quali si utilizza la farina. La Maison Giraudet, che ha sede a Bourg-en-Bresse sin dal 1910, ha fatto diventare le quenelles un prodotto di largo consumo, grazie anche alle sue diverse sedi nelle grandi città francesi e alla sua produzione artigianale che attira la clientela. Molto interessanti anche le salse che le accompagnano, oltre che le soupes fresche che l’azienda produce, sempre all’insegna delle novità e del miglioramento continuo. Ho assaggiato ad esempio un ottimo gazpacho di lenticchie, mele, succo di limone, coriandolo e peperoncino chiamato "Soupe glacée des Cyclades" davvero rinfrescante e intrigante. E’ da sottolineare inoltre che lo chef della Maison Michel Porfido, trasmette il suo savoir-faire tramite degli interessanti corsi di cucina, che rappresentano un momento di condivisione e di scambio per imparare i segreti delle sue ricette (ogni anno ne vengono create di nuove).


Anche questa zona della Francia è nota per la produzione di ottimi formaggi che ho avuto l’opportunità di assaggiare presso la bottega “Le Fromager, situata in pieno centro e guidata dell’esperto proprietario Fabien Picard. Qui si possono degustare e acquistare fantastici prodotti caseari regionali, inclusi il burro e la crème di Bresse. Tra i formaggi, buonissimi sono i Comté di diversa stagionatura, gli erborinati (tra cui il Bleu de Gex), il Morbier e i freschi (faisselle) di latte prevalentemente vaccino. Ho assaggiato inoltre un formaggio di capra unico, ideato dallo stesso proprietario, che vuol ricordare le piastrelle che rivestono il tetto del monastero di Brou. Un formaggio "condito" con della cenere nella parte esterna e paprika e spinaci nella parte centrale, davvero grandioso e da non perdere!


E’ arrivato poi il momento solenne dell’assaggio del pollo di Bresse, che non avevo mai gustato prima di allora. Un pollo Doc di altissima qualità, denominato da Brillat-Savarin Reine des volailles et volailles des Rois, di cui Georges Blanc, famoso chef tre stelle Michelin, ne è sicuramente l’ambasciatore più rappresentativo.
Il mio primo assaggio del pollo di Bresse l’ho fatto in una bellissima brasserie del centro in stile Belle Epoque, denominata Le Français in cui l'ho mangiato alla maniera classica, con la crème di Bresse. 


Si tratta di un prodotto dalla carne più tenace rispetto ai normali polli, ma dal gusto molto più marcato e definito. La crème di Bresse poi si insaporisce pienamente del gusto del pollo e gli conferisce maggiore setosità e cremosità (appunto). 


Il piatto è servito insieme ad un buonissimo gratin di patate, con una deliziosa crosticina in superficie, che da solo varrebbe il costo del piatto.


Dopo una pietanza così completa, c’era spazio solo per un dolce ed ho quindi optato per una golosa tarte aux fraises, davvero ben eseguita.

Foto LeFrancais2016 credit ©ML OTBBA (20)
Altre specialità enogastronomiche/preparazioni della zona da citare sono i vini Doc del Bugey, le ottime rane al burro e prezzemolo (una squisitezza!) e il paté en croute bressane, in pratica un paté di carne di maiale e tacchino rinchiuso in una crosta dorata.


Una citazione meritano anche i biscotti a base di farina di mais torrefatta (per questo motivo i bressani venivano soprannominati "ventres jaunes"), les gaudes, un tempo alimento povero dei contadini dal gusto non gradevolissimo. Oggi il loro sapore si è evoluto molto, grazie ad un notevole affinamento della ricetta e sono prodotti in versione dolce ma anche salata, per un aperitivo originale.

Foto gaudelices biscuits mais de Bresse_credit Gaudelices
Segnalo anche che a Bourg en Bresse si trova una bella Brasserie del già citato chef Georges Blanc denominata Place Bernard, arredata elegantemente con colori di fondo rossi e bianchi. 



Qui si può ovviamente gustare il pollo di Bresse, ma anche le rane burro e prezzemolo e un ottimo hamburger con carne dell'Aubrac e formaggio Comté.


Non posso chiudere questo post non facendo cenno alle altre cose belle (extra food) da vedere e da fare in questa cittadina. In testa ai monumenti da non perdere, come già sottolineato, vi è il monastero di Brou che è un gioiello del gotico classificato tra le cento chiese più belle di Francia. Questo capolavoro fu voluto da Margherita d’Austria e costruito per amore del marito Filiberto di Savoia, morto giovane, affinché potessero essere sepolti un giorno insieme.




Vi affascinerà l’esuberanza e la raffinatezza della sua architettura, scoprirete la pala d’altare delle Sette Gioie della Vergine, le vetrate istoriate e le tombe dei due amanti. Da vedere anche i tre chiostri, il museo delle Belle Arti e gli appartamenti del Priorato, oltre che quelli di Margherita.




E’ da visitare anche il centro storico di Bourg-en-Bresse, con le sue case a graticcio e le sue facciate di pietra con balconi in ferro battuto, ma meritano una sosta anche i parchi, con belle statue e fontane.



Infine, proprio perché la cittadina si identifica con la sua delizia gastronomica principale, il pollo, è da non perdere lungo le strade del centro la mostra d’arte contemporanea all’aperto Les Ain’pertinentes.



Fino al 31 agosto si può seguire a piedi un percorso originale per scoprire i siti e i monumenti principali contrapposti a polli giganti, decorati da artisti contemporanei. E ne vedrete davvero delle belle! (o di belli ;).


Foto oeuvres Ainpertinentes 2018 credit _©Klaus (4)

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