Lo scorso sabato 28 novembre è stata presentata a
Roma la Guida Flos Olei 2016, la
più importante pubblicazione internazionale sul settore dell’olio extravergine
di qualità, giunta ormai alla settima edizione.
La Guida si presenta quest’anno sotto una veste più che mai internazionale, con ben 49 Paesi presenti (ultima arrivato: l’Armenia) che toccano tutti i continenti, per un totale di 500 aziende e 692 oli recensiti.
Numeri che fanno di Flos Olei 2016 – redatta in doppia lingua, italiano e inglese - un prezioso vademecum per appassionati, addetti ai lavori e per chiunque abbia voglia di approfondire l’affascinante mondo dell’extravergine. Nella Guida sono presenti inoltre anche dei focus sulle diverse cultivar, metodi di produzione e tecniche di degustazione.
La Guida si presenta quest’anno sotto una veste più che mai internazionale, con ben 49 Paesi presenti (ultima arrivato: l’Armenia) che toccano tutti i continenti, per un totale di 500 aziende e 692 oli recensiti.
Numeri che fanno di Flos Olei 2016 – redatta in doppia lingua, italiano e inglese - un prezioso vademecum per appassionati, addetti ai lavori e per chiunque abbia voglia di approfondire l’affascinante mondo dell’extravergine. Nella Guida sono presenti inoltre anche dei focus sulle diverse cultivar, metodi di produzione e tecniche di degustazione.
Un lavoro unico e completo, quindi, frutto della
capillare attività svolta dai due curatori, Marco Oreggia e Laura
Marinelli, coadiuvati da un team di esperti assaggiatori.
La presentazione è avvenuta presso le eleganti sale del lussuoso Hotel The Westin Excelsior di via Veneto, con un’intera giornata dedicata, sotto varie declinazioni, a quel fantastico prodotto che è l’olio extravergine, definito non a torto “oro verde della tavola”. Nell’ambito di questo evento hanno esposto i loro prodotti oltre 85 aziende provenienti da nove paesi, che rappresentano il meglio della produzione olivicola mondiale.
Insieme ai due curatori della Guida, è stato inoltre possibile degustare le etichette inserite nella graduatoria dei “Best 20”, una sorta di premio Oscar dell’extravergine.
La presentazione è avvenuta presso le eleganti sale del lussuoso Hotel The Westin Excelsior di via Veneto, con un’intera giornata dedicata, sotto varie declinazioni, a quel fantastico prodotto che è l’olio extravergine, definito non a torto “oro verde della tavola”. Nell’ambito di questo evento hanno esposto i loro prodotti oltre 85 aziende provenienti da nove paesi, che rappresentano il meglio della produzione olivicola mondiale.
Insieme ai due curatori della Guida, è stato inoltre possibile degustare le etichette inserite nella graduatoria dei “Best 20”, una sorta di premio Oscar dell’extravergine.
Ebbene quest’anno, complice anche un’annata
particolarmente sfortunata per il nostro paese, per la prima volta in assoluto
in questa lista di eccellenze la Spagna ha superato l’Italia per 8 premi a 7,
aggiudicandosi anche i due riconoscimenti più ambiti. La Spagna, primo
produttore mondiale per quantità, cresce dunque anche sul fronte qualitativo
e non solo nella regione dell’Andalucía, storicamente legata all’extravergine.
Devo dire che in effetti ho assaggiato dei grandi oli spagnoli che non conoscevo, tra cui è senz’altro da menzionare il Casas de Hualdo Picual, giudicato dalla Guida “Veramente Eccellente”.
Un prodotto, recita la Guida, “dal colore giallo dorato intenso, dall’odore deciso e avvolgente con sentori vegetali e note di pomodoro, banana e mela bianca e dal gusto fine, con ricordo di erbe aromatiche”.
Anche gli oli italiani hanno comunque fatto la parte del leone. Ne ho apprezzati moltissimi, ma vorrei citarne uno che nell’assaggio a casa mi ha colpito particolarmente. Si tratta del marchigiano Colle degli Olivi monovarietale La Raggia, classificato dalla Guida come “Eccellente” e descritto nella relativa scheda come segue: “colore giallo dorato scarico, odore deciso e avvolgente con sentori di carciofo e cardo selvatico e sapore elegante e ampio, con toni di cicoria e lattuga e netto ricordo di pepe nero e mandorla”. Un gran prodotto.
L’olio è stato poi protagonista anche nelle Master Class, delle autentiche lezioni tenute da grandi chef sull’utilizzo dell’extravergine in cucina e sugli abbinamenti cibo-olio.
Devo dire che in effetti ho assaggiato dei grandi oli spagnoli che non conoscevo, tra cui è senz’altro da menzionare il Casas de Hualdo Picual, giudicato dalla Guida “Veramente Eccellente”.
Un prodotto, recita la Guida, “dal colore giallo dorato intenso, dall’odore deciso e avvolgente con sentori vegetali e note di pomodoro, banana e mela bianca e dal gusto fine, con ricordo di erbe aromatiche”.
Anche gli oli italiani hanno comunque fatto la parte del leone. Ne ho apprezzati moltissimi, ma vorrei citarne uno che nell’assaggio a casa mi ha colpito particolarmente. Si tratta del marchigiano Colle degli Olivi monovarietale La Raggia, classificato dalla Guida come “Eccellente” e descritto nella relativa scheda come segue: “colore giallo dorato scarico, odore deciso e avvolgente con sentori di carciofo e cardo selvatico e sapore elegante e ampio, con toni di cicoria e lattuga e netto ricordo di pepe nero e mandorla”. Un gran prodotto.
L’olio è stato poi protagonista anche nelle Master Class, delle autentiche lezioni tenute da grandi chef sull’utilizzo dell’extravergine in cucina e sugli abbinamenti cibo-olio.
Ho seguito in particolare con molto interesse l’esecuzione
della ricetta dello chef Philipp Tresch del ristorante La Perla di Lucerna, in Svizzera (tra l’altro nominato dalla Guida come
Ristorante dell’Anno), che ha preparato un gran piatto: i “Capelli d’Angelo con schiuma di Castelmagno,
tuorlo d’uovo cotto in extravergine e tartufo bianco”.
Di questa
preparazione mi ha colpito innanzitutto la grande qualità della pasta (del
rinomato Pastificio Cavalieri di Maglie, in provincia di Lecce) al tempo stesso
delicata ma ben al dente.
Ma anche le tecniche di preparazione intermedia, come
ad esempio la estrazione della schiuma di Castelmagno che contiene l’essenza di
questo formaggio e la cottura al forno del tuorlo, avvolto in una sorta di “camicia”
di olio extravergine.
Ne è venuto fuori un
piatto molto delicato, profumato (beh, c’era il tartufo bianco…), ben
equilibrato e direi anche spettacolare a vedersi, grazie alla rottura del
tuorlo che ha sprigionato un coreografico cuore giallo liquido.
Un grande evento ed una grande Guida, quindi,
che vi consiglio di acquistare anche perché, per dirla con Oreggia, tramite la
sua consultazione è possibile “distinguere
e apprezzare le caratteristiche del vero extravergine, elemento fondante della
nostra cultura alimentare che continua a far proseliti, come dimostrato dalla
crescita dell’impianto oleario sul pianeta”.
Ben vengano pubblicazioni di tale spessore e contenuto, aggiungo io!
Ps: La Guida è disponibile anche online (shop.flosolei.com) e presso i Flos Olei Point, punti commerciali Flos Olei disseminati in tutto il mondo. Per avere infine sempre a portata di mano una finestra sull’universo extravergine, è possibile scaricare le applicazioni iPhone-iPad.
Ben vengano pubblicazioni di tale spessore e contenuto, aggiungo io!
Ps: La Guida è disponibile anche online (shop.flosolei.com) e presso i Flos Olei Point, punti commerciali Flos Olei disseminati in tutto il mondo. Per avere infine sempre a portata di mano una finestra sull’universo extravergine, è possibile scaricare le applicazioni iPhone-iPad.
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