Finalmente riesco a scrivere qualcosa della mia gita a Ventotene. Un’isola molto carina, un po’ diversa da quelle “mondane” e che consiglio vivamente ai veri amanti del mare.
Ci sono stato nel periodo estivo e, sia pur rimanendoci un solo giorno, ho potuto “carpire” delle cose molto interessanti che vorrei condividere con voi.
Mi piace descrivere quest’isola cominciando dal percorso che ho fatto a partire dal mio arrivo in aliscafo (dal porto di Formia) fino alla ripartenza in giornata (secondo me, al netto di una potenzialmente necessaria permanenza sull’isola per più giorni, Ventotene si presta anche a una visita solamente giornaliera, visto che non è grandissima).
Bene, arrivando al porto di sbarco delle navi e degli aliscafi e giungendo al piccolo porticciolo, una prima cosa carina da segnalare sono i tanti ristorantini, enoteche, baretti (oltre che pescherie) dove prendere comodamente seduti cose sfiziosissime, con una vista spettacolare e rilassante, anche sul bel faro che domina il porto.
Quali sono queste cose sfiziosissime? Si può trattare di piatti (come questo) a base dei tanti prodotti tipici del luogo (legumi e lenticchie in testa), di un fantastico street-food come le ottime polpette di melanzane che qui sembra abbiano tutto un altro sapore o evidentemente di gustosi piatti a base di pesce, anche azzurro e fritto.
Prima di proseguire ancora lungo il porticciolo e andare verso la spiaggia principale, è sempre piacevole fare prima una passeggiatina nel centro del paese, per arrivare al quale è necessario percorrere una stradina in salita niente affatto lunga.
Questa porta ad una simpatica piazzetta dove c’è una bella chiesa (sono sempre caratteristiche le chiesette dei posti di mare, danno un senso di quiete e di freschezza) e tante belle casette colorate dipinte di colori pastello.
Salendo ancora nelle pittoresche viuzze del centro, si cominciano poi a scorgere i primi locali, i primi bar o luoghi dove consumare un aperitivo di classe, dei negozietti di prodotti tipici e forni con specialità dolci e salate locali, che ricordano molto quelle del sud.
Salendo ancora, si approda ad un’ampia piazza (Piazza Castello), grandissima, forse troppo grande per i miei gusti, con alcuni locali, bar, ristoranti ed un negozio sulle cui qualità vorrei soffermarmi un attimo.
E’ la bellissima libreria “L’ultima spiaggia”, non piena dei soliti e inutili souvenirs estivi, che è condotta da un libraio molto competente (come vorrei che fossero sempre i librai) che può consigliarvi titoli non banali, anche relativi a storie locali. Insomma un posto che vi consiglio vivamente di visitare e dove si può passare del tempo in modo piacevole.
Qui tra l’altro “ho preso” l’idea per acquistare un libro che sto leggendo e “gustando” ora, “Marinai perduti” di Jean Claude Izzo, un grande scrittore a mio avviso e di cui ho parlato anche qui.
A Piazza Castello c’è anche un “bel balcone” che affaccia sulla spiaggia principale di Ventotene, Cala Nave, con una vista, inutile dirlo, stupenda.
A Piazza Castello c’è anche un “bel balcone” che affaccia sulla spiaggia principale di Ventotene, Cala Nave, con una vista, inutile dirlo, stupenda.
Lo stesso panorama si può godere, più o meno, da un ristorante che è proprio lì accanto. Un ristorante dal menù molto interessante che si chiama “La Terrazza di Mimì” e nella cui carta si leggono golosi piatti quali i tonnarelli con alici, pecorino e finocchietto selvatico o gli spaghetti con asparagi selvatici e colatura di alici, oltre alla immancabile e buonissima zuppa di lenticchie locali.
A proposito di ristoranti, scendendo di nuovo verso la citata spiaggia, non si può non ricordare il ristorante Da Benito, ben noto posto dove si può mangiare, tra le altre cose e sotto una piacevole tettoia in legno, dell’ottimo pesce alla griglia.
A proposito di ristoranti, scendendo di nuovo verso la citata spiaggia, non si può non ricordare il ristorante Da Benito, ben noto posto dove si può mangiare, tra le altre cose e sotto una piacevole tettoia in legno, dell’ottimo pesce alla griglia.
Per quel poco che sono stato a Ventotene, posso solo dire che (chiaramente!) non può mancare un bel bagno nel mare della spiaggia sopra citata e che un aperitivo raffinato va assolutamente sorseggiato nel “salottino” del porticciolo di cui sopra.
Mi riservo di visitare meglio quest’isola per potervi dare altri e più collaudati suggerimenti ed invito chi ne sa più di me a consigliare ulteriori posti e luoghi dove vivere belle esperienze enogastronomiche e marinare.
4 commenti:
Elle est toujours aussi belle - mais il faut y passer quelques jours, meme si elle est petite, elle le merite :)
Arrivai a Ventotene in barca a vela, fuori stagione, molti anni fa. Tra le rovine della villa romana coglievo rughetta selvatica piccante all'inverosimile, e porri selvatici con i quali preparavo zuppe e risotti. Una mattina mentre coglievo erbe in un campo incontrai i Re di Ventotene, Benito in persona, che mi offrí fichi d'india colti a mani nude dalla pianta, e invitó me e il mio amico al suo ristorante. Visitai anche il carcere di Santo Stefano , dove si sentiva ancora forte la tristezza e la sofferenza.
Bei ricordi, bei tempi....
@Gracianne: je le sais bien...
@Martina: poetico il tuo commento, che lavoro fai? ;)
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