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7 maggio 2022

La bontà profumata del coniglio alla ligure


Oggi parliamo di coniglio. Una carne non sempre apprezzata da tutti, ma a mio avviso buonissima.
Posso portarvi a tal proposito, e tanto per cominciare, l’esempio della mia famiglia che è sempre stata divisa sul tema. Mio padre e mia madre non gradiscono per niente il coniglio, io soprattutto ed anche mio fratello lo mangiamo invece con piacere.
Certamente il suo gusto un po’ forte e deciso non lo rende alla portata di tutti, ma se ben cucinato ritengo sia davvero ottimo.
Inoltre la carne di coniglio è più magra rispetto ad altre carni, presenta ottime caratteristiche nutrizionali e si adatta bene alle diete degli sportivi.
Quanto ai diversi modi di cucinarla, vi sono almeno 2-3 preparazioni che non mancano mai nella mia cucina.
La prima ovviamente è il coniglio alla cacciatora, un classicissimo, ma non posso non citare una sua variante che rappresenta un monumento della cucina ischitana, il coniglio appunto all’ischitana, di cui ho parlato in tanti post (ad esempio qui o qui). Questa mitica ricetta beneficia oltretutto di un’ottima materia prima, proveniente dal coniglio di fossa di questa bell’isola che amo tanto.
Alcune volte ho anche preparato ricette con il coniglio meno consuete rispetto alla cucina tradizionale italiana come il lapin à la bière e mi sono sempre ripromesso di cucinare il coniglio con i funghi, che ho scovato in una carta di un ristorante di Udine alcuni anni fa.
Quella che vi propongo oggi invece è un’altra ricetta che spesso preparo e che proviene dalla Liguria, regione leader sul fronte delle erbe aromatiche che sono protagoniste in questa preparazione.
Avrete subito compreso che mi riferisco al coniglio alla ligure, una preparazione davvero profumata e deliziosa che vado a descrivervi.
 
Ingredienti (
per due persone)
 
Coniglio in parti, 400 grammi (quello di Carmagnola, che potrete trovare da Eataly, può fare al caso vostro)
Erbe aromatiche miste q.b. (basilico, salvia, rosmarino, timo, erba cipollina, menta, maggiorana: chi più ne ha, più ne metta)
Olive nere, 15-20 o più
Vino bianco e poco vino rosso
Aglio, cipolla
Pinoli (aggiunta facoltativa)
Olio extravergine di oliva ligure
Sale, pepe
 
Far soffriggere in una casseruola in olio evo la cipolla e l’aglio, ben sminuzzati.
Aggiungere il coniglio ben lavato e pulito e farlo rosolare per bene da tutti i suoi lati. Sfumare con del vino bianco e aggiungere successivamente anche una spruzzatina di vino rosso. Far evaporare l’alcol.
Introdurre quindi le erbe aromatiche e le olive nere denocciolate, salare, pepare e far continuare la cottura. Se serve, di tanto in tanto aggiungere un goccino d’acqua.
Quando il coniglio risulterà tenero, spegnere il fuoco e servire, distribuendo sul coniglio una generosa dose del goloso e profumato sughetto che si sarà formato.
Accompagnare il piatto con il vino rosso che meglio si abbina a questa ricetta: il ligure Rossese di Dolceacqua. Un vino prodotto in provincia di Imperia, strutturato ma al tempo stesso profumato, con sentori di macchia mediterranea e dal gusto sapido e iodato come il mare che non dista molto dalle vigne da cui proviene la relativa uva.
Cin cin e buon coniglio ligure a tutti!

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