Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

21 settembre 2016

La gastronomie est une fête

Questo week end (quindi tra il 23 e il 25 settembre prossimi) torna la Festa della Gastronomia, un evento che in poco tempo è diventato un riferimento importante per la cucina francese (solo nell'ultimo anno si sono registrati oltre 2 milioni di visitatori e più di 11.000 appuntamenti, sparsi tra le diverse regioni d'oltralpe).
Nell’edizione 2016 il tema di tale festa è quello delle cucine popolari, argomento a cui in generale tengo molto, perché amo la cucina tradizionale, conviviale e non eccessivamente innovativa.
Le cucine popolari sono un patrimonio comune, sono le cucine di tutti i giorni, dei pranzi in famiglia, delle serate con gli amici, un simbolo del vivere insieme quotidiano, accessibili a tutti e legate alle diverse culture e tradizioni locali. Delle cucine, quindi, che valorizzano i prodotti regionali e il savoir-faire, tramandato di generazione in generazione.
Padrino della festa di quest’anno è il giornalista Eric Roux, da tempo appassionato difensore delle cucine popolari e quotidiane, che tra le altre cose nel 2011 ha creato l’OCPOP, l'Osservatorio delle Cucine Popolari. Quest'ultimo ha l’obiettivo di scoprire e far conoscere la cucina popolare anche contemporanea, attraverso vari approfondimenti quali quello, attraentissimo a mio avviso, dei quaderni di cucina familiare (date un'occhiata sul sito, ne vale la pena!).
Le idee di Roux sul tema della Festa della Gastronomia 2016 sono ben chiare: “festeggiare le cucine popolari vuol dire festeggiare la tradizione, la trasmissione dei saperi e delle conoscenze su come produrre e trasformare i prodotti base della nostra alimentazione e festeggiare insieme il nostro “pranzo di famiglia”. Con le differenze culturali regionali e gli apporti delle successive migrazioni, la nostra società contemporanea si è estremamente diversificata e più che di una cucina popolare si deve parlare di “cucine popolari”. Quindi il cibo è una pratica culturale e sociale globale”.
Trasmissione e condivisione sono i valori-guida della festa e non è un caso che Martine Pinville, ministro del commercio, dell’artigianato, dei consumi e dell’economia sociale, abbia voluto puntare anche sulle “lezioni di cucina popolare”, momento di condivisione e di convivialità, di scambio di tradizioni ed esperienze. E pure l'opuscolo "Ricette degli Chef", che la festa propone dal 2013, va in questa direzione e sarà dedicato alle ricette di tale cucina, classiche o rivisitate.
Le varie iniziative legate alla festa della gastronomia prevedono banchetti e pic-nic nel segno della convivialità, visite e itinerari gastronomici, percorsi didattici, degustazioni, incontri con i mestieri del cibo, atelier creativi e concorsi di cucina, laboratori nelle scuole e per il grande pubblico.
Inoltre fra gli appuntamenti regionali dell'anno in corso, sono da ricordare:

La Festa della Gastronomia e del Gusto all’Île de la Réunion
La Festa della Gastronomia a Orléans
Il week-end gourmand a Dole
La Festa della Gastronomia a Nancy, tutta dedicata al formaggio
La Festa della Gastronomia in Alsazia
Tolosa a tavola
Al mercato con gli chef Relais et Châteaux a Parigi
Street Food Temple al Carreau du Temple a Parigi

E molte altre sorprese ancora vi aspettano...

Per saperne di più e per conoscere il programma dettagliato, cliccate qui o collegatevi ai social:

Facebook: Fête de la gastronomie
Twitter: @_gastronomie_ #FeteGastronomie
Instagram: @fete_gastronomie

Tutte le novità potranno infine anche essere apprese iscrivendovi alla newsletter gastronomica che può essere richiesta al seguente indirizzo: fete-gastronomie.dge@finances.gouv.fr

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