Sono stato di recente all’inaugurazione
del locale Centro. Ci troviamo in Via Cavour, al civico 61, a pochi
passi dalla Basilica di Santa Maria Maggiore.
Centro è un posto molto versatile (aperto dalle 8 di mattina fino alla mezzanotte) dal respiro internazionale, ma con le radici ben salde nella tradizione capitolina - in primis - e italiana.
L’ambiente è elegante e al contempo informale, con un tocco retrò ed è adatto a molteplici occasioni.
Centro è un posto molto versatile (aperto dalle 8 di mattina fino alla mezzanotte) dal respiro internazionale, ma con le radici ben salde nella tradizione capitolina - in primis - e italiana.
L’ambiente è elegante e al contempo informale, con un tocco retrò ed è adatto a molteplici occasioni.
Inoltre la
convivialità recita un ruolo primario, come testimoniano anche la saletta ricreativa
e il tavolo sociale.
Centro nasce dall’idea di quattro giovani soci, Manuel Hassan, Amos Halfon, Daniel Camerini e Giulio Glam, che da sempre coltivano una grande passione per il buon cibo. Decisivo è stato poi il loro incontro con l’affermato chef Arcangelo Dandini, garante di una raffinata genuinità delle diverse proposte del menù.
Centro nasce dall’idea di quattro giovani soci, Manuel Hassan, Amos Halfon, Daniel Camerini e Giulio Glam, che da sempre coltivano una grande passione per il buon cibo. Decisivo è stato poi il loro incontro con l’affermato chef Arcangelo Dandini, garante di una raffinata genuinità delle diverse proposte del menù.
I principi di base che guidano questo locale sono la qualità delle materie
prime, la bravura e competenza di chi le lavora, l’attenzione per il servizio e
la cura per i dettagli. Qualche esempio? Le uova sono di Paolo Parisi, la pasta
è di Verrigni e del Pastificio dei Campi, i formaggi sono selezionati da DOL,
le alici sono quelle cetaresi, splendide, di Pasquale Torrente…
Proprio per dare risalto al livello degli ingredienti che usa, Centro ha scelto di esporli sugli scaffali del locale e di dare così la possibilità ad ogni ospite di acquistare ciò che mangia.
La sfida -spiega Daniel Camerini – è quella di proporre della buona gastronomia in una zona che non brilla per la qualità dell’offerta e in cui non mancano le trappole per turisti. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro svolto, in particolare dell’intervento di Arcangelo Dandini, che è riuscito a dare al progetto grande professionalità, passione e, senza alcun tipo di personalismo, un’identità gastronomica e un profilo gourmet ben delineati.
Proprio per dare risalto al livello degli ingredienti che usa, Centro ha scelto di esporli sugli scaffali del locale e di dare così la possibilità ad ogni ospite di acquistare ciò che mangia.
La sfida -spiega Daniel Camerini – è quella di proporre della buona gastronomia in una zona che non brilla per la qualità dell’offerta e in cui non mancano le trappole per turisti. Siamo estremamente soddisfatti del lavoro svolto, in particolare dell’intervento di Arcangelo Dandini, che è riuscito a dare al progetto grande professionalità, passione e, senza alcun tipo di personalismo, un’identità gastronomica e un profilo gourmet ben delineati.
I menu, breakfast, lunch e dinner, sono ampi e variegati, studiati per
soddisfare ogni esigenza. Dai dolci, tutti fatti in casa, ai prodotti sceltissimi
del banco gastronomia, dai crudi di carne e pesce a sostanziosi primi e
appetitosi secondi, passando per hamburger e ciriole gourmet.
Non mancano alcuni
grandi classici firmati Arcangelo Dandini, come il celebre Anabasi o il Viaggio
a Rocca Priora. Spazio anche ai fuori menu, con piatti del giorno studiati in
base alla stagionalità delle materie prime.
Altrettanto numerose e importanti sono le opzioni presenti sulla carta dei
vini, che annovera circa 100 tra le migliori etichette nazionali ed estere, e
su quella dei distillati, con 60 top label da tutto il mondo, oltre a pregiati
vermouth, liquori e amari.
Stimolante poi la lista dei cocktail, pensata per i diversi
momenti della giornata, con varianti a seconda dei trend e delle stagioni.
La cucina è affidata all’executive chef Biagio Minafra, pugliese, giovanissimo ma già con una solida esperienza costruita a Roma e nel resto d’Italia. Il suo è uno stile che unisce sostanza e ricercatezza, basato sulla qualità delle materie prime con interpretazioni moderne e delicate.
La cucina è affidata all’executive chef Biagio Minafra, pugliese, giovanissimo ma già con una solida esperienza costruita a Roma e nel resto d’Italia. Il suo è uno stile che unisce sostanza e ricercatezza, basato sulla qualità delle materie prime con interpretazioni moderne e delicate.
Ancor più giovane, classe 1990, è Marco Nuzzo, chef pasticcere, cresciuto
nel locale di famiglia a Lecce e con diverse esperienze romane. Propone una pasticceria di scuola
italiana rivisitata in chiave francese, ponendo molta attenzione all’equilibrio
dei sapori.
Dietro al bancone infine c’è Roberta Martino, bartender di comprovata
bravura, che può avvalersi inoltre della consulenza di Diego Rampietti, uno dei
massimi esperti di miscelazione sulla piazza capitolina.
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