La scorsa
settimana è stata presentata a Roma la 26esima edizione della Guida Ristoranti
d’Italia del Gambero Rosso, uno strumento sempre più aggiornato e versatile, a
misura di appassionato e intenditore.
La Guida contiene ben 2.268 indirizzi fra ristoranti, trattorie, wine-bar, birrerie e locali etnici, per consentire a qualunque tipo di portafoglio di trovare il posto giusto per mangiare “di qualità”, soddisfacendo ogni genere di preferenza (cucina tradizionale, innovativa o esotica).
La Guida contiene ben 2.268 indirizzi fra ristoranti, trattorie, wine-bar, birrerie e locali etnici, per consentire a qualunque tipo di portafoglio di trovare il posto giusto per mangiare “di qualità”, soddisfacendo ogni genere di preferenza (cucina tradizionale, innovativa o esotica).
Il massimo riconoscimento qualitativo appartiene, in questa Guida, come
sempre alle Tre Forchette, un ristretto gruppo di locali
che quest’anno conta ben 26 esercizi
commerciali.
Tra questi, si confermano l’Osteria Francescana di Modena e La Pergola del Cavalieri di Roma, mentre i due nuovi ingressi, Berton e Seta del Mandarin Oriental, appartengono entrambi ad una città, Milano, che quest’anno ha convogliato una straordinaria concentrazione di energie sull'onda lunga del fenomeno Expo.
Da rilevare che Gennaro Esposito, della Torre del Saracino di Vico Equense (NA), con un punteggio di 57 sale tra i quattro migliori voti di cucina assegnati dalla Guida, accanto a Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di Modena, Massimiliano Alajmo de Le Calandre di Rubano (PD) e Pino Cuttaia de La Madia di Licata (AG). In crescita anche Mauro Uliassi, dell’omonimo locale di Senigallia (AN).
Oltre agli altri consueti riconoscimenti (Tre Gamberi, Tre bottiglie, Tre mappamondi, Tre boccali, ecc.) la Guida offre quest’anno delle interessanti novità che confermano la sua vocazione di “servizio” affidabile e facile da consultare, con grande sensibilità alle più recenti tendenze di consumo fuori casa. Ecco quindi categorie inedite, come i bistrot, le griglierie e i locali vegetariani, per aumentare sempre di più la sua esaustività ed ecco nuovi premi speciali, per evidenziare le realtà più virtuose e valorizzare ogni aspetto della complessa “macchina” che è il ristorante.
Tra questi riconoscimenti speciali, ne segnalo due che ho particolarmente a cuore: per il miglior pane in tavola è stato premiato il Reale di Castel di Sangro (AQ), per l'attenzione impiegata nella fattura di un alimento basilare e spesso sottovalutato; per la migliore proposta di piatti di pasta è stato invece meritatissimamente premiato Peppe Guida della Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense, uno chef che adoro.
Tra questi, si confermano l’Osteria Francescana di Modena e La Pergola del Cavalieri di Roma, mentre i due nuovi ingressi, Berton e Seta del Mandarin Oriental, appartengono entrambi ad una città, Milano, che quest’anno ha convogliato una straordinaria concentrazione di energie sull'onda lunga del fenomeno Expo.
Da rilevare che Gennaro Esposito, della Torre del Saracino di Vico Equense (NA), con un punteggio di 57 sale tra i quattro migliori voti di cucina assegnati dalla Guida, accanto a Massimo Bottura dell'Osteria Francescana di Modena, Massimiliano Alajmo de Le Calandre di Rubano (PD) e Pino Cuttaia de La Madia di Licata (AG). In crescita anche Mauro Uliassi, dell’omonimo locale di Senigallia (AN).
Oltre agli altri consueti riconoscimenti (Tre Gamberi, Tre bottiglie, Tre mappamondi, Tre boccali, ecc.) la Guida offre quest’anno delle interessanti novità che confermano la sua vocazione di “servizio” affidabile e facile da consultare, con grande sensibilità alle più recenti tendenze di consumo fuori casa. Ecco quindi categorie inedite, come i bistrot, le griglierie e i locali vegetariani, per aumentare sempre di più la sua esaustività ed ecco nuovi premi speciali, per evidenziare le realtà più virtuose e valorizzare ogni aspetto della complessa “macchina” che è il ristorante.
Tra questi riconoscimenti speciali, ne segnalo due che ho particolarmente a cuore: per il miglior pane in tavola è stato premiato il Reale di Castel di Sangro (AQ), per l'attenzione impiegata nella fattura di un alimento basilare e spesso sottovalutato; per la migliore proposta di piatti di pasta è stato invece meritatissimamente premiato Peppe Guida della Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense, uno chef che adoro.
La cena che ha concluso
la giornata di presentazione della Guida è stata veramente all’altezza delle (elevate)
aspettative.
Tra i piatti che ho più gradito, metto senz’altro ai primissimi posti il riso in cagnone con crema di erbe, barbabietola marinata al Campari e polvere di lampone di Antonio Guida del Seta Mandarin Oriental Milano, con un piacevole contrasto tra le caratteristiche del lampone e quelle delle erbe.
Tra i piatti che ho più gradito, metto senz’altro ai primissimi posti il riso in cagnone con crema di erbe, barbabietola marinata al Campari e polvere di lampone di Antonio Guida del Seta Mandarin Oriental Milano, con un piacevole contrasto tra le caratteristiche del lampone e quelle delle erbe.
Un altro Guida,
Peppe, ha presentato uno dei suoi tanti favolosi cavalli di battaglia, gli
spaghettini all’acqua di limone, olio e Provolone del Monaco, un delicato e
cremoso piatto che con successo avevo preparato anche a casa.
Molto
interessante e sfizioso l’Hot dog di gambero con maionese di chips di Moreno
Cedroni, mentre tra i secondi ho particolarmente apprezzato il piatto di Heinz
Beck (sfoglia di manzo su amaranto, con caviale Calvisius ed erbe) che mi ha
fatto comprendere quanto si abbini bene il caviale con la carne cruda.
Altro piatto di carne
molto interessante era la tartare di cervo con crema di pistacchio (altro
abbinamento davvero azzeccato!), miele al wasabi, limone e puccia dell’emergente
Matteo Metullio (La Siriola dell’hotel Ciasa Salares).
Buonissima, infine,
tra i dolci, la rivisitazione della pastiera napoletana di Ilario Vinciguerra:
in un sol boccone si gustava “l’Oro di Napoli” con tutti i suoi sapori
autentici e l’esplosione dei suoi profumi.
Tutti questi piatti sono stati degnamente
accompagnati da ottimi vini ed etichette di gran pregio, tra cui non si possono
non menzionare le ottime bollicine Trento Doc, ideali per l’aperitivo pre-cena, e gli Amaroni della Valpolicella 2007 Cav. G. B. Bertani e Vign. di Ravazzol
011 Ca' La Bionda, premiati con i Tre Bicchieri.
Info: ufficio.stampa@gamberorosso.it
Ristoranti d'Italia 2016 del Gambero Rosso
Gambero Rosso®
in edicola e in libreria
pp 640 - euro 22
Info: ufficio.stampa@gamberorosso.it
Ristoranti d'Italia 2016 del Gambero Rosso
Gambero Rosso®
in edicola e in libreria
pp 640 - euro 22
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