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11 novembre 2014

La frittata di D’Annunzio

 
“Io mi vanto maestro insuperabile nell’arte della frittata per riconoscimento celestiale”
Gabriele D'Annunzio

Chi mi conosce un pò sa che adoro le uova, preparate in tutti i possibili modi. E’ difficile stabilire una preferenza specifica,  anche se devo ammettere che ho un debole in modo particolare per le uova in camicia, che sprigionano un cuore giallo e liquido. Ma anche le omelette e le frittate sono una mia grande passione, altroché. Anche preparate in modo molto semplice.
Nel post di oggi vi parlo di una bella frittata, tanto più che di recente c’è stato il #worldeggday o qualcosa di simile e può essere l’occasione per celebrarlo, anche se in ritardo.
Per la frittata che vi propongo oggi ho preso spunto da un vecchio articolo di Donata Marrazzo, che ho ritrovato in un cassetto, nell’ambito della sua interessante rubrica “Calalù” sul Domenicale del Sole 24 Ore.
In esso si citava un’opera dannunziana (“Cento e cento e cento e cento pagine del libro segreto di Gabriele D’Annunzio tentato di morire”) nella quale l’autore fa un’ode alla frittata e ad un angelo che, durante il lancio in aria per girarla, l’aveva presa e donata ai beati (del resto, diceva il Vate, l’aureola dorata dell’angelo non ricorda proprio la frittata?).
Al di là della bellezza letteraria dell’opera, la cui analisi lascio agli esperti, la ricetta proposta e pubblicata nell’articolo mi ha intrigato molto e allora eccomi a condividerla con voi.

Ingredienti:

4 uova
5/6 filetti di acciuga
2 pomodori
prezzemolo, aglio
peperoncino, sale

Preparare un pesto con i filetti di acciuga e il prezzemolo (io l’ho preparato non in un mortaio ma al coltello, tritando finemente il tutto su un tagliere). In una padella soffriggere uno spicchio d’aglio tagliato a pezzetti in poco olio extravergine. Aggiungere il pesto e i pomodori a cubetti, peperoncino (non mettetene troppo, mi raccomando, altrimenti copre gli altri sapori; anche perché a mio avviso e in generale il peperoncino non si adatta benissimo alle frittate) e sale. Cuocere e lasciar freddare bene.
Sbattere le uova, aggiungere poco sale e incorporarvi il sughetto. Versare il tutto in una padella con olio di semi ben caldo. Far dorare da un lato, poi rigirare la frittata e farla cuocere anche dall’altro brevemente.
E qualora la faceste saltare in aria per girarla, fate attenzione: qualche angelo potrebbe passare e impossessarsene... ;-)

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