“Marsiglia non è una città per turisti. Non c’è niente da vedere.
La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui bisogna schierarsi.
Appassionarsi. Essere per, essere contro. Essere violentemente.
Solo allora ciò che c’è da vedere si lascia vedere”
Jean Claude Izzo in “Casino totale”
Forse ho scoperto tardi Jean Claude Izzo. Lo so. Colpa mia. Ma da quando l’ho fatto, credo che non perderò più un suo libro ed ora è appena l’inizio.
Purtroppo questo grande scrittore di gialli mediterranei ambientati nel Sud della Francia è morto troppo presto, altrimenti tutti i suoi lettori avrebbero continuato a godere dei suoi stupendi romanzi, chissà per quanto altro tempo.
Purtroppo questo grande scrittore di gialli mediterranei ambientati nel Sud della Francia è morto troppo presto, altrimenti tutti i suoi lettori avrebbero continuato a godere dei suoi stupendi romanzi, chissà per quanto altro tempo.
Ho finito di leggere da poco il suo libro “Casino totale” (il primo di una trilogia) e ne sono rimasto incantato. Dalla sua scrittura a volte cruda, dura e vera, dalle ambientazioni, dalla descrizione dei luoghi di una Marsiglia malfamata, ma al tempo stesso bellissima, piena di luce, di profumi ed anche di sapori. Di storie d’amore e di cattive storie, di vendette e di giustizia…
Casino totale è un noir che parla essenzialmente di tre importanti protagonisti. Ugo torna a Marsiglia per vendicare Manu, l'amico di gioventù assassinato dalla malavita. Ma anche lui resta ucciso e toccherà ad un terzo amico, Fabio Montale, il compito di fare giustizia. Tutti e tre sono cresciuti nei vicoli poveri del porto di Marsiglia. Assieme hanno fatto i primi furtarelli, poi qualche rapina, ma hanno anche condiviso i sogni di paesi esotici, i primi dischi e i primi libri, le nuotate in mare, le ubriacature. E soprattutto hanno amato la stessa donna, Lole. Poi le strade si sono separate: Manu si è perso in giochi criminali troppo grandi, Ugo è partito, Montale è diventato uno strano poliziotto, più educatore di strada nei quartieri che sbirro.
Mi ha colpito molto, prima di leggere Casino totale, la critica del quotidiano Le Monde a questo libro che diceva che "con Izzo c’è sempre un momento in cui non sappiamo perché stiamo piangendo". Devo dire che leggendo il libro ciò sembra quasi magicamente accadere…
Izzo non trascura nei suoi scritti riferimenti alla cucina marsigliese ed ai suoi prodotti, aromi e profumi, di cui il libro di cui si parla oggi è abbastanza e diffusamente intriso.
Ad esempio si parla delle lingue di merluzzo “che si possono fare gratinate, con un sugo alle vongole o alla provenzale, al cartoccio o al vino bianco con qualche lamella di tartufo e funghi”. O di peperoni ripieni “da scaldare a fuoco lento” o ancora di “venerdì, giorno di aïoli”. O dell’immancabile (da quelle parti) pastis.
Se con la foto iniziale forse non viene resa l’idea della Marsiglia di chi ci vive, voglio comunque tentare di farlo e lasciarvi un’immagine di una città in cui, dopo aver letto questo libro, viene una irrefrenabile voglia di andarci (o di tornarci, come sta accadendo a me).
15 commenti:
sono stata a Marsiglia anni fa,in qualche scorcio della zona del porto e della costa mi ha ricordato Trieste....Grazie delle info sul libro, lo cercherò, buona notte...
@Chiara: si, è una bella città di mare come Trieste, ma per la trascuratezza di certe zone mi ricorda più Napoli. Un caro saluto.
appena l'ho scoperto ho letto di corsa tutta la trilogia!
interessante non conoscevo questo libro è vero a marsiglia non si va per fare turismo non c'è nulla da vedere, bisogna starci per vederla e capirla, potrebbe essere paragonata a Palermo, ricordo ancora sulla strada per cassis, una macchina bruciata e il corpo di un uomo all'interno
@Gio: bravo, è quello che farò anch'io!
@Gunther: leggilo, è davvero bello!
Merci pour le conseil Enrico, je ne l'ai jamais lu non plus.
@Gracianne: c'est vraiement bien, je te le conseil :)
Non conoscevo questo libro, vado subito alla ricerca.Ciao Daniela.
@Daniela: se ti piacciono i noir, questa è proprio una bella espressione del genere
Anche 'Marinai Perduti' è molto bello, fa parte anch'esso della trilogia di cui parli. Izzo è davvero un maestro nel rievocare l'atmosfera del porto, l'odore della salsedine misto a quello della ferraglia delle navi, la vita e la morte la sua amata Marsiglia che mi ricorda tanto la mia città, Napoli. Seguirò la tua pagina con attenzione, d'altronde abbiamo una passione comune, che non è Izzo (vedi colophon guida Foodies 2012 ^_^ )
A presto
Rita Quaglia
Ciao Rita,
Grazie per il commento. Poi anche io sono di Napoli e quindi posso senz'altro dire che le atmosfere di Izzo ricordano un pò la nostra città.
Poiché alla guida Foodies (di cui parlerò nel prossimo post)hai partecipato anche tu, ti faccio tanti complimenti, è venuto fuori proprio un bel lavoro!
Ci sentiamo presto, per golosi racconti da foodies quali siamo :)
Izzo è un grande!
Giovanni
@Giovanni: confermo :)
sono contenta di fare la tua conoscenza attraverso i libri di Izzo. a presto!
@Dede: piacere mio e complimenti ancora per il tuo blog!
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