Si è conclusa da poco una edizione ancora una volta bellissima di Ischia Safari. Per il terzo anno consecutivo sono stato alla festa del lunedì sera, quella se vogliamo più bella e con maggior partecipazione, tenutasi presso il parco termale del Negombo. Una location ideale (un parco di oltre nove ettari situato nella splendida baia di San Montano, con quattordici piscine e un giardino botanico) per accogliere i sempre tanti appassionati gourmet che accorrono numerosi a questo evento imperdibile.
Ebbene, come
ogni anno, in un tale splendido contesto oltre 200 professionisti tra chef, pizzaioli,
maestri pasticcieri e artigiani del gusto hanno espresso egregiamente la loro creatività,
utilizzando ingredienti di grande qualità, vanto del nostro patrimonio enogastronomico.
L’esperienza
degli anni passati mi ha insegnato che ad Ischia Safari è preferibile orientarsi su degustazioni
mirate, senza farsi ingolosire da tanti assaggi casuali che non consentono poi di
poter apprezzare al meglio le proposte migliori della serata.
Ho iniziato
il mio Ischia Safari con una degustazione degli imperdibili latticini (uno meglio
dell’altro) della Latteria Sorrentina, per poi passare alle tante interessanti
proposte di primi piatti di molti chef stellati e non.
Ho molto
apprezzato ad esempio il piatto di Giulio Terrinoni (“Per me”, Roma),
che ha preparato dei buonissimi gnocchetti neri (al nero di seppia) con bagna
cauda, pecorino e ‘nduja. Ottima anche la zuppa di crostacei con pasta mista e
spuma di patate di Emmanuel di Liddo del ristorante interno (Al FuGà)
al parco Negombo.
Molto golosi anche i ravioli di totano con patate e ‘nduja di Antonio Autiero del Deschevaliers Restaurant di Napoli.
Sempre ispirato ai sapori di mare è stato poi il piatto dello stellato Pasquale Palamaro (ristorante Indaco di Lacco Ameno, Ischia) uno degli ideatori dell’evento. La sua proposta, il “Safari hot fish”, era un goloso e soffice “bun” con wurstel a base di pesce e salse di pomodorino del piennolo e alla curcuma, a ricordare i meno nobili ketchup e maionese dei normali hot-dog.
Dell’altro stellato ischitano, Nino Di Costanzo (Danì Maison), ho assaggiato invece un piatto di terra, un raviolo di faraona, hummus di fagioli, piperna e parmigiano davvero gustoso.
E mi ha sorpreso molto, a proposito di piatti di terra, il cappuccino di genovese, servito proprio come fosse un cappuccino, di Giuseppe Stanzione (ristorante Glicine dell'Hotel Santa Caterina di Amalfi). Un piatto cremoso con gli stessi ed identici sapori della genovese ma con piccole rivisitazioni tra cui l’aggiunta di polvere di caffè, che ha conferito sentori molto interessanti e ben armonizzati con il resto degli ingredienti.
Un altro piatto di terra direi autunnale e quindi in linea con questa stagione ormai arrivata è stato offerto da Agostino e Francesco D'Ambra della Trattoria Il Focolare di Barano d'Ischia. I loro gnocchi "zampognari" con zucca e salsiccia sono risultati veramente una gustosa proposta, senza innovazioni particolari, ma con tanto sapore.
Ottime anche le carni alla brace di Sabatino Cillo (Airola, Benevento) e Sabatino Palumbo (Umami Meat Restaurant, Giugliano in Campania, Napoli).
Per dessert, ho assaggiato invece una… pizza. Scherzi a parte, pur essendo pieno a sufficienza per degustare le ottime pizze offerte dal meglio dei pizzaioli d’Italia, non ho voluto rinunciare alla pizza di Ivano Veccia de L’Isola a Forio d’Ischia. Ho assaggiato una meravigliosa fetta di pizza denominata “La ripassata bruschetta” con doppia cottura prima nel forno a legna e poi in quello elettrico in modo da conferirle una maggiore croccantezza: una degustazione che valeva decisamente la pena di fare!
Il fine serata è stato all’insegna della frutta e soprattutto dei dolci a bordo piscina, con tante squisitezze e creazioni bellissime anche da vedere, come quelle di Nello Iervolino dell’Indaco di Lacco Ameno e del fruit designer Emanuele Frigenti.
Il giorno
dopo, un copioso acquazzone non mi ha impedito, se non per qualche ora, di
godermi ancora l’isola: una piacevole passeggiata a Citara, che fuori
stagione ha un fascino del tutto particolare, ci stava proprio tutta!
In ogni caso, con la pioggia o senza, Ischia, sei sempre la più bella! (come scrissi anche alcuni anni fa qui).
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