Durante il mio approdo a Nantes la scorsa estate ho potuto gradualmente scoprire, oltre a una città frizzante e sfiziosa, anche la storia del glorioso biscottificio LU.
Una celebre
azienda che si trovava in una zona centrale di Nantes, lungo i quai
della Loira e di fronte al famoso castello, che oggi ha lasciato il posto ad un
centro culturale. La storica fabbrica LU ha chiuso infatti
i battenti nel 1989, ma il suo spirito vive ancora. Dal 2000, l’edificio è
stato trasformato in un centro di cultura d’avanguardia che ospita spettacoli,
mostre, concerti, un bar, un ristorante, una libreria e persino un hammam. Il
suo nome è ora Le Lieu Unique,
mantenendo quindi sempre le stesse iniziali LU.
E la torre LU, restaurata nel 1998 ed edificata a suo tempo per fini pubblicitari, è oggi uno dei simboli architettonici della città. Il Lieu Unique è diventato un punto di riferimento per la vita culturale della città, mantenendo viva la memoria della biscotteria attraverso eventi e iniziative artistiche.
Ma riavvolgiamo il nastro e ripartiamo dalle origini di questa biscotteria-pasticceria.
La sua storia
(il nome deriva dalle iniziali dei cognomi dei fondatori: Lefèvre e Utile)
inizia nel 1846 a Nantes, quando Jean-Romain Lefèvre, originario di
Varennes-en-Argonne, si trasferisce in questa città per aprire una pasticceria.
Insieme alla moglie Pauline-Isabelle Utile, fonda la "Fabrique de
biscuits de Reims et de bonbons secs", che diventerà presto celebre
per la qualità dei suoi prodotti artigianali.
Nel 1882,
il figlio Louis Lefèvre-Utile prende le redini dell’azienda e avvia la
produzione industriale. Nel 1886 nasce il celebre Petit Beurre, un
biscotto che diventerà il simbolo della marca.
Nel corso del
XX secolo, LU si afferma come leader nel settore dei biscotti in Francia e
all’estero. L’azienda si distingue non solo per la qualità dei suoi prodotti,
ma anche per l’attenzione alla pubblicità, collaborando con artisti come Alfons
Mucha e Firmin Bouisset per creare campagne divenute molto note.
Negli anni
’60, LU venne acquisita da importanti colossi dell’agroalimentare, mentre oggi
il marchio appartiene a Mondelēz International, che continua a produrre i
biscotti LU in uno stabilimento moderno a La Haye-Fouassière, vicino Nantes.
E la
produzione dei biscotti LU continua con grande successo. Il Véritable Petit
Beurre è ancora uno dei prodotti di punta, con 5.000 tonnellate vendute nel
2023. L’azienda si sta attualmente orientando verso la sostenibilità della sua
produzione, introducendo confezioni in carta per ridurre l’uso di plastica e
lanciando iniziative per una coltivazione biologica del grano.
LU detiene
oggi tra il 25% e il 30% del mercato francese dei biscotti, ed è presente in
oltre l’86% dei nuclei familiari. La sua strategia combina tradizione,
innovazione e responsabilità sociale.
La forma del Petit Beurre LU è un piccolo capolavoro di simbolismo quotidiano. Louis Lefèvre-Utile, il creatore del biscotto, volle trasmettere un messaggio molto preciso: che il suo prodotto potesse essere gustato in ogni momento dell’anno e della giornata.
Ecco cosa rappresentano i dettagli della sua forma:
|
Elemento
del biscotto |
Significato
simbolico |
|
4 angoli
pronunciati |
Le 4
stagioni dell’anno |
|
52
dentellature esterne |
Le 52
settimane dell’anno |
|
24 fori
centrali |
Le 24 ore
di una giornata |
|
Lunghezza originale (7 cm, oggi
ridotta a 6,5 cm) |
I 7
giorni della settimana |
Un’idea geniale che ha contribuito alla sua longevità e al suo successo.
Nel 1900,
LU ricevette il Gran Premio dei Biscotti all’Esposizione Universale di Parigi.
Da quel momento, il Petit Beurre divenne un’icona non solo in Francia,
ma nel mondo intero. La sua ricetta, composta da soli quattro ingredienti
(farina, burro, zucchero e latte), è rimasta pressoché invariata nel tempo.
A Nantes
oggi è rimasta una sola delle due torri LU che furono costruite nel 1909 come
totem pubblicitari per la biscotteria Lefèvre-Utile; quest’ultima commissionò
la costruzione di due torri gemelle all’ingresso della sua fabbrica.
L’obiettivo era anche di fornire un valore architettonico: progettate da
Auguste Bluysen e Georges Lafont, le torri erano esempi di stile Art Nouveau,
con motivi floreali, colori vivaci e decorazioni ispirate ai prodotti LU.
Una delle due torri fu però abbattuta nel 1974 per motivi urbanistici e di degrado in quanto dopo la Seconda Guerra Mondiale, la fabbrica LU entrò in declino, mentre l’altra è stata restaurata nel 1998 e integrata nel progetto culturale del sopracitato Lieu Unique, rappresentando un omaggio alla storia industriale e pubblicitaria della LU.
In cima
alla torre si trovano una cupola decorativa in stile Art Nouveau, simbolo della
rinascita culturale di Nantes, elementi architettonici originali, come motivi
floreali e dorature e un belvedere panoramico che domina il canale Saint-Félix
e la città.
Sulla torre LU è presente anche una struttura che rappresenta una scatola di biscotti in latta. È un elemento decorativo e simbolico, parte integrante dell’architettura originale della torre. Non si tratta di una vera confezione commerciale, ma di una riproduzione monumentale che celebra l’identità visiva del marchio LU.
La mia
visita al Lieu Unique (purtroppo superficiale per mancanza di tempo) mi ha
portato ad apprezzare la bellissima vista sulla Loira e sul canale, a godere
della piacevolezza del posto accomodandomi al tramonto nel suo bar all’aperto
(qui si può degustare anche un ottimo gateau nantais) e visitando brevemente
gli interni.
E nel ritorno a casa prima di partire dall’aereoporto di Nantes non potevo non acquistare dei Petit Beurre: quanta storia, ho pensato, dietro a un semplice pacchetto di biscotti!







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