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12 gennaio 2022

Un panino gourmet a Procida


 E’ iniziato da poco il nuovo anno, che si spera sia nettamente migliore dei due precedenti, davvero.
Il 2022 sarà tra l’altro anche l’anno in cui un’isoletta del Golfo di Napoli, Procida, sarà capitale italiana della cultura.


 Un’isola che, come più volte ho sottolineato in questo blog, merita davvero di essere visitata per motivi naturalistici, letterari, gastronomici, storici (oltre che, naturalmente, per Procida 2022, con tantissimi eventi da non perdere).
L’ultima volta che ho visitato Procida risale all’estate scorsa, quando sono stato colto, sia pur soltanto per poco tempo, da un classico acquazzone estivo.
In quei momenti non si può non ripararsi in qualche bar o negozio e allora è stato un piacere riassaggiare la famosa “lingua al limone” (a base di pasta sfoglia friabile farcita di crema al limone, frutto tipico dell’isola, ndr) buonissima a mio avviso soprattutto nella pasticceria Bar Dal Cavaliere dove lunghe file di persone attendono di comprarla appena sfornata.


 E’ bello a Procida passeggiare lungo il porto, curiosando nelle tante pescherie che offrono in abbondanza prodotti locali provenienti da pittoreschi pescherecci. O ammirando belle librerie dove tutto parla di Graziella e Alphonse De Lamartine, dell’isola di Arturo ed Elsa Morante, del Postino di Troisi o della storia di quest’isola.
Una bella passeggiata dal porto (partendo dal suddetto bar dal Cavaliere) in ripida salita conduce poi fino al centro fortificato di Terra Murata, posto sul punto più alto dell’isola. 


 Qui sono da ammirare le roccaforti medievali e il Palazzo d’Avalos, fino al 1988 trasformato in un carcere, ma soprattutto lo stupendo panorama sulla Marina della Corricella, un pittoresco borgo di pescatori reso ancor più noto dal sopracitato film “Il Postino” di Troisi.


 Alla Corricella si può scendere anche a piedi, percorrendo dal punto più alto dell’isola, in discesa, una infinità di ripide, strette e scoscese scalette.


 Il borgo della Corricella visto da vicino è ancora una volta bellissimo e colorato, con ammassi di variopinte reti di pescatori, barchette, bottegucce e ristorantini. Purtroppo però qui, in occasione della mia ultima visita in questa bell’isola, tutti i locali erano stracolmi e non ho trovato posto per mangiare.
 Allora ho optato per un bel bagno con pranzo al sacco di nuovo in zona porto, avendo a disposizione non troppo tempo prima di riprendere il traghetto.
 Ma non pensate ad una spiaggia bruttina e sporca come spesso accade in quelle vicine al porto: ho scoperto infatti un posto davvero bello, il Lido La Lingua, dall’acqua turchese (resa tale dalla spiaggia ciottolosa) in cui goduriosamente tuffarsi, a maggior ragione in una giornata divenuta ormai torrida.


 Dopo uno stupendo bagno, ho gustato un panino (chiamato “lingua” come il nome della spiaggia e del dolce più famoso dell’isola) acquistato nello stabilimento balneare soprastante, farcito con mazzancolle, datterini confit, provola di Agerola e melanzane affumicate. Inutile dire che era davvero squisito, con i gusti fumé e dolci che si alternavano bilanciandosi perfettamente tra loro.
E poi vi assicuro, quel panino mangiato davanti a quel mare, aveva un sapore ancora più delizioso. Per capirci, come uno spaghetto a vongole vista mare… 
Buona Procida 2022 a tutti!

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