Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

5 giugno 2021

Lo charme della Bretagna, tra affascinanti fari e pittoreschi villaggi di pescatori

 
Video by Tourisme Bretagne


Mi ritrovo ancora una volta, con piacere, a parlare della Bretagna su questo blog.
E’ la regione che amo di più tra quelle francesi, perché coniuga tante mie passioni come il mare che qui è profondamente diverso dal Mediterraneo, la natura che si esprime a quelle latitudini alla sua massima potenza, la gastronomia, i frutti di mare, la forte vocazione velistica.
Nel video introduttivo a questo post avrete avuto modo di capire, sia pur in pochi minuti, quanto attraente possa essere questo spazio di terra collocato a nord ovest della Francia: c’è appunto il mare e l’oceano che imprimono la loro forza positiva e benefica, ci sono incantevoli borghi, impervie rocce a picco sul mare, fari, alghe, ostriche, verde, leggende, cultura. C'è insomma davvero tutto per una vacanza indimenticabile.
Ho scritto molto in questi anni di Bretagna, dicevo. E allora nel post di oggi mi vorrei concentrare su alcuni aspetti specifici legati alla Bretagna. In particolare quelli connessi ai suoi tanti fari, che hanno uno charme impareggiabile, e ai pittoreschi villaggi di pescatori, che punteggiano alcune zone costiere (tutti i luoghi consigliati sono localizzati nella cartina che segue).


 Per quanto riguarda i fari, per i quali esiste una specifica “strada” in Bretagna, ne ho visitati di bellissimi e vi invito a vederne il più possibile in un vostro prossimo viaggio in questa regione. Quello che più mi attrae è il
faro di Saint Mathieu, di colore bianco-rosso, situato in una delle punte più occidentali della regione (si veda cartina) e precisamente a Plougonvelin. Qui il faro, costruito nel 1835, si innalza dalle rovine di un’antica abbazia e, per arrivare fino alla sua cima da cui si gode di un superbo panorama, occorre salire 163 gradini.


Consiglio di visitarlo quando il tempo non è bellissimo, perché ha un fascino incredibile (la Bretagna è bella anche e soprattutto quando il tempo è piovoso!) tra venti forti, acque color pece e alte onde che avvolgono impetuosamente le scogliere e il faro stesso. In ogni caso con il bel tempo, il panorama, dalla Pointe du Raz all’isola di Ouessant, è altrettanto spettacolare.
Proprio ad Ouessant, isola posta alla confluenza tra Oceano Atlantico e Mar del Nord che consiglio vivamente di visitare, è possibile ammirare tantissimi altri fari, presenti in gran numero e fondamentali perché il tempo ed il mare non sempre sono clementi in questa zona. Qui è da menzionare l’antico (in funzione dal 1700) faro dello Stiff composto da due torri, una con la sua lanterna, l’altra con le scale. Lo Stiff si affaccia sulle onde e sul mare di Iroise a 90 metri di altezza ed è stato recentemente ristrutturato. Ad Ouessant, inoltre, merita una visita il Museo dei Fari e segnali marittimi.
E’ bellissimo anche il faro, stavolta collocato lato Mar del Nord, posto alla fine dell'itinerario che collega l’elegante Perros Guirec e Ploumanac’h, antico villaggio di pescatori, a Trégastel, percorrendo a piedi un affascinante sentiero chiamato “sentier des douaniers”. E' il faro della Cote de Granit Rose, dallo speciale colore marrone/rosa che ben si accorda con quello delle scogliere.
Sono da menzionare anche altri due fari che non conosco ancora. Uno è il faro dell'Ile Vièrge, un gigante di granito alla cui sommità si giunge dopo aver salito ben 365 gradini. Ci troviamo a Plouguerneau sul Mar del Nord, ed il faro in questione, da cui godrete di una magnifica vista, è il più alto d’Europa.
Ultima segnalazione riguarda il faro di Trézien, che si affaccia sull’Atlantico e si erge a 500 metri dalla riva, non lontano dalla Punta del Corsen, ai piedi della quale si incontrano le acque della Manica e dell’Atlantico. Centoottantadue gradini portano il visitatore nel punto più alto del faro, ad un’altezza di 37,2 metri dai quali in lontananza si possono scorgere i contorni dell’arcipelago di Molène e Ouessant.

Alcuni pittoreschi villaggi di pescatori della Bretagna


Con i loro colori pastello, le loro stradine e pontili i piccoli porti bretoni hanno oggettivamente uno charme senza pari. Ve ne descrivo brevemente alcuni, tra i più pittoreschi della regione, quasi tutti situati nella costa atlantica.

Saint-Goustan - Il porto di Saint-Goustan, a Auray nel golfo del Morbihan ha conservato il suo carattere medievale, con il suo ponte di pietra, le sue banchine in pavé e le sue case a graticcio. Situato in fondo al fiume Loc’h, questo antico porto di pesca e di commercio si presta a lente passeggiate percorrendo le sue pendenti stradine, ritrovo di artisti, con caffè e crêperie che lo animano allegramente.
Doëlan è un altro luogo da consigliare. Ben custodito dai suoi due fari, uno rosso e uno verde, il porto di Doëlan si colloca in un profondo estuario della costa sud, tra verdi colline, su cui risaltano le casette bianche, e il mare. Qui si pratica una consolidata attività di pesca su piccola scala. Non perdetevi allora, a fine pomeriggio, il rientro dei pescherecci, con la possibilità di acquisto di pesce e crostacei.
Sauzon è poi l’emblema di un porticciolo bretone. Situato a nord-ovest della splendida isola di Belle-Île-en-Mer, Sauzon colpisce immediatamente il visitatore per le sue banchine punteggiate di gabbie e reti da pesca, che si abbinano a case color pastello, dipinte con la stessa vernice utilizzata per le barche. Non mancano dei bei velieri, da ammirare preferibilmente con la calma che qui regna fuori stagione.
A Camaret, situato alla punta di una penisola protesa nell’Atlantico è da visitare il cimitero delle barche, testimoni di un passato legato alla pesca all’aragosta. Lungo le banchine, caffè e ristoranti dalle facciate colorate vi attendono per una pausa, di fronte a graziose imbarcazioni e alla danza dei gabbiani.
Da Dahouët, porticciolo non lontano da Saint Brieuc sul Mar del Nord, si partiva un tempo per raggiungere Terranova e l’Islanda, per la pesca dei merluzzi. Oggi questo porto non ha perso nulla del suo fascino: godetevi ad esempio una passeggiata lungo la banchina di Terras-Neuvas, costeggiata dalle ricche case degli armatori. E per tornare indietro nel tempo, imbarcatevi sulla Pauline, scialuppa dalle vele rosse e simbolo del porto.

Potrei parlare ancora molto della Bretagna, ma per oggi mi fermo qui. Chiudo solo dicendo che ora che pian piano vi sono speranze più concrete di tornare a viaggiare, non vedo l'ora di ricominciare a farlo proprio in questa splendida terra. Chissà che ciò non accada proprio quando dalla Bretagna alla fine di questo mese partirà il mio amato Tour de France...

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