Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

18 settembre 2020

Un piatto goloso di terra, in una terra circondata dal mare


Dopo il post della scorsa volta su Ischia e le sue migliori zingare, mi appresto a parlare ancora una volta di questa bell’isola verde e di qualche piacevole esperienza gastronomica in essa vissuta. E preparatevi, perché delle mie scorse vacanze ischitane ho molto ancora da raccontarvi…
Oggi vi parlerò di un piatto molto interessante che ha origine dal locale di un mitico panificio di Ischia Ponte, il panificio Boccia.
Quest’ultimo è un forno presso cui sin da ragazzino compravo il pane caldo di notte (un pane “cafone” davvero speciale) e che vende anche tanti altri prodotti di grande qualità (frutta e verdura anche locali, salumi, formaggi, latticini, ecc.).
Questo panificio, in ogni festa che si tiene nel borgo di Ischia Ponte (quest’anno purtroppo sospese a causa di questa maledetta pandemia), offre poi tra l’altro delle deliziose bruschette col caciocavallo impiccato.
La novità di quest’anno è che di fronte al panificio ha aperto un suo pub, dal nome molto divertente (Bisboccia) che evoca il mangiare e bere in allegria, ma si riferisce contemporaneamente al nome dello stesso panificio (Boccia), che “raddoppia” così il proprio locale (Bis-Boccia).
Nella carta di quest’ultimo figurano davvero tante cose sfiziose, dai prodotti dal forno (pane e pummarol’,  zingara con porchetta di coniglio all’ischitana) al cibo da aperitivo (polpette di melanzane su salsa di pomodori profumati) ai piatti cucinati (gnocchi di patate e cozze, peperoncini verdi, pomodorini e salsa al basilico).
Un piatto di terra interessante in carta è poi rappresentato dalle linguine con crema di zucchine, "fiorilli", provolone e tarallo sbriciolato.
Ed è proprio quest’ultimo piatto che mi ha intrigato tantissimo e che ho voluto replicare a casa, sia pur con qualche variante ancora più ischitana, come vedrete tra un attimo.
Al posto del provolone ho infatti utilizzato un formaggio caprino semistagionato prodotto ad Ischia in un’interessante realtà direi montana (Corbaro Park), di cui vi parlerò prossimamente. Ho utilizzato poi dei taralli “‘nzogn e pepe” comprati in un biscottificio artigianale in località Campagnano sempre ad Ischia, a connotare ancor di più, appunto, l’”ischitanità” del piatto.
Detto questo, ecco di seguito gli ingredienti della ricetta e l’esecuzione della stessa.
 
Ingredienti
(per 2 persone)
 
250 grammi di spaghetti (li ho usati al posto delle linguine)
3-4 zucchine
Una cipolla
Alcuni fiori di zucca
2 fette spesse di formaggio di capra semistagionato
2 taralli sugna e pepe sbriciolati
Olio extravergine
Basilico
 
In una padella far appassire in olio extravergine la cipolla tagliata finemente. Aggiungere le zucchine lavate e tagliate a dadini. Salare e pepare e profumare con del basilico sminuzzato grossolanamente. Aggiungere durante la cottura, se necessario, un po’ d’acqua. Una volta cotte le zucchine, frullarle in modo da ottenere una crema. Tenere da parte.
Far cuocere la pasta al dente e tuffarla con un po’ d’acqua di cottura nella padella con la crema di zucchine, a cui sarà stato aggiunto il formaggio tagliato a dadini.
Spadellare per bene a fiamma media. Spegnere il fuoco ed aggiungere i fiori di zucca tagliati a listarelle e mantecare ancora.
Impiattare, guarnendo con basilico, altri fili di fiori di zucca e, a mò di parmigiano, una generosa dose di tarallo sbriciolato che contiene poi al suo interno anche delle buonissime mandorle.
Un piatto davvero ben riuscito, ricco, opulento, dal sapore schietto e campagnolo, che vi invito ad assaggiare. Un piatto di terra in una terra circondata dal mare.
Niente di sorprendente. Del resto voi sapete che la cucina più tipica dell’isola è solo di terra, no?

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