Circa una settimana fa ho trascorso una
piacevole giornata a scoprire la bella realtà dell’azienda vitivinicola Poggio Le Volpi.
Siamo nella zona dei Castelli Romani, a breve distanza da Roma e appena dopo l’uscita del casello autostradale di Monteporzio Catone.
L'azienda, nata poco più di 20 anni fa, si estende su 35 ettari di suolo vulcanico ed è situata in collina a circa 400 metri sul livello del mare.
Siamo nella zona dei Castelli Romani, a breve distanza da Roma e appena dopo l’uscita del casello autostradale di Monteporzio Catone.
L'azienda, nata poco più di 20 anni fa, si estende su 35 ettari di suolo vulcanico ed è situata in collina a circa 400 metri sul livello del mare.
Fin dalla sua nascita il suo obiettivo è
stato quello di dare vita a vini del territorio, selezionando solo i vitigni
più adatti (Malvasia del Lazio e Trebbiano in primis) e le uve migliori.
Dopo quasi venti anni di storia della cantina, i proprietari hanno sentito l’esigenza di creare un filo diretto con il consumatore, al fine di far comprendere appieno lo spirito che contraddistingue l’azienda. E' stato allora creato un suggestivo e splendido spazio immerso nei vigneti, l’Enoteca Poggio le Volpi Wine&Food che in seguito ad una successiva ristrutturazione è diventata la più articolata realtà che è oggi.
Una struttura grande ed elegante su più piani, dotata di un ampio dehors da dove è possibile godere di una vista mozzafiato su Roma. Qui si possono degustare i vini prodotti in loco e quelli di Masca del Tacco, altra azienda (pugliese) di proprietà e godere di una cucina di livello, improntata sul territorio, ma con piacevoli sconfinamenti e contaminazioni.
Quello che ho visitato è quindi un luogo per certi versi unico nel suo genere, pensato per coccolare ogni visitatore, facendolo immergere in esclusivi percorsi enogastronomici. Se a colpire in prima battuta è senza dubbio il panorama e la struttura nel suo complesso a brillare all’interno, situata al piano inferiore, è la splendida barricaia.
Quest’ultima è la sede del ristorante Barrique, luogo degno di un nome prestigioso come quello dell'Executive chef Oliver Glowig, supportato da Daniele Corona, Resident Chef dello stesso locale e suo discepolo per circa dieci anni. Nei due piani superiori troviamo invece un bistrot, l’Epos Wine&Food, che ha sempre in Corona il suo Resident Chef.
Dopo quasi venti anni di storia della cantina, i proprietari hanno sentito l’esigenza di creare un filo diretto con il consumatore, al fine di far comprendere appieno lo spirito che contraddistingue l’azienda. E' stato allora creato un suggestivo e splendido spazio immerso nei vigneti, l’Enoteca Poggio le Volpi Wine&Food che in seguito ad una successiva ristrutturazione è diventata la più articolata realtà che è oggi.
Una struttura grande ed elegante su più piani, dotata di un ampio dehors da dove è possibile godere di una vista mozzafiato su Roma. Qui si possono degustare i vini prodotti in loco e quelli di Masca del Tacco, altra azienda (pugliese) di proprietà e godere di una cucina di livello, improntata sul territorio, ma con piacevoli sconfinamenti e contaminazioni.
Quello che ho visitato è quindi un luogo per certi versi unico nel suo genere, pensato per coccolare ogni visitatore, facendolo immergere in esclusivi percorsi enogastronomici. Se a colpire in prima battuta è senza dubbio il panorama e la struttura nel suo complesso a brillare all’interno, situata al piano inferiore, è la splendida barricaia.
Quest’ultima è la sede del ristorante Barrique, luogo degno di un nome prestigioso come quello dell'Executive chef Oliver Glowig, supportato da Daniele Corona, Resident Chef dello stesso locale e suo discepolo per circa dieci anni. Nei due piani superiori troviamo invece un bistrot, l’Epos Wine&Food, che ha sempre in Corona il suo Resident Chef.
Ad occuparsi dei dessert, sia di
Barrique che di Epos, c’è poi il pasticciere Andrea Riva Moscara, giovane ma
già con diverse e importanti esperienze alle spalle. Ad accogliere gli ospiti
di entrambe le realtà, vi è Rossella Macchia, perfetta padrona di casa che
gestisce le forniture di materie prime, per lo più del territorio, legate alla
stagionalità e di primissima scelta.
La food experience da Barrique è vivamente consigliata. All’esterno un boschetto di piante pregiate accoglie il cliente per condurlo ad un loggiato di glicini che precede l’ingresso nel locale. All’interno del quale si scorge subito su una grande parete la significativa frase “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.
La food experience da Barrique è vivamente consigliata. All’esterno un boschetto di piante pregiate accoglie il cliente per condurlo ad un loggiato di glicini che precede l’ingresso nel locale. All’interno del quale si scorge subito su una grande parete la significativa frase “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.
Il ristorante vero e proprio si articola
tra botti, tavoli dal design raffinato e vigneti a fare da sfondo. I toni sono
sui colori dell’oro e del nero ed ogni cosa è studiata con cura per ospitare
trenta coperti. Un luogo dove i materiali utilizzati raccontano il rapporto tra
terra e vite, tra cultura culinaria e design. Barrique è quindi un luogo
ricercato che offre un’atmosfera esclusiva per un’esperienza gourmet multisensoriale.
Quanto all'offerta in carta, sin da subito
si nota lo stile e la "mano" di Oliver Glowig. Tra gli antipasti
spicca il caviale con uovo e patate schiacciate con storione affumicato e il
fegato grasso d’oca al cioccolato con battuta di manzo e visciole all’Armagnac.
Tra i primi è da provare il risotto con
cipolle bruciate, sgombro e confettura di limone, veramente ottimo
nell'equilibrio dei sapori e testimonianza del rispetto e del virtuoso trattamento
delle materie prime. Da provare anche le originali eliche cacio e pepe con
ricci di mare.
I secondi prevedono piatti come la
deliziosa guancia di vitello alla liquirizia con finocchi e mela verde o la
triglia con pelle di pollo croccante e fagioli.
Ottimi anche i dolci, tra cui
una buonissima sfera di cioccolato al latte con arachidi salate e more.
Grande importanza riveste naturalmente
la carta dei vini, unica per entrambe le realtà ristorative. Si parte da quelli
aziendali con tutte le etichette Poggio le Volpi, e seguono quelle dell’azienda
“sorella” Masca del Tacco. Ma si spazia anche dalle migliori cantine italiane a
nomi blasonati del panorama internazionale, Francia in testa.
Il prezzo medio (vini esclusi) si aggira tra i 70 e gli 80 euro a persona. Più o meno la stessa cifra, 80 euro, del menu degustazione di sette portate.
Luogo più informale e conviviale è invece Epos Wine&Food, dove non viene meno però l’animo gourmet ed elegante di Poggio le Volpi. Un bistrot dai toni chiari che il Resident Chef gestisce proponendo una cucina schietta, gustosa e sfiziosa, con un forte radicamento territoriale e nel rispetto della stagionalità.
Il prezzo medio (vini esclusi) si aggira tra i 70 e gli 80 euro a persona. Più o meno la stessa cifra, 80 euro, del menu degustazione di sette portate.
Luogo più informale e conviviale è invece Epos Wine&Food, dove non viene meno però l’animo gourmet ed elegante di Poggio le Volpi. Un bistrot dai toni chiari che il Resident Chef gestisce proponendo una cucina schietta, gustosa e sfiziosa, con un forte radicamento territoriale e nel rispetto della stagionalità.
Innanzitutto nel menù figurano golose
selezioni di salumi provenienti dalla “parete del gusto”,
che prevede varie celle di stagionatura a temperatura controllata. Ottimi sono anche i
formaggi, alcuni dei quali affinati nelle bucce delle uve usate per la
produzione dei vini aziendali. E non mancano splendidi caciocavalli podolici di
provenienza pugliese.
Pezzo forte di questo bistrot è la griglieria, che utilizza grandi carni di qualità e che consente di scegliere varietà, taglio e frollatura desiderata.
Non mancano i primi piatti, tra cui è presente un richiamo alla romanità e anche alla tradizione campana viste le origini dello chef (interessante a tale ultimo proposito la pasta e patate con provola affumicata e gamberi). Buoni anche i secondi (tra gli altri, pollo e peperoni, filetto di branzino con scarola, olive e capperi), mentre sul fronte dei dolci prevalgono grandi classici, come ricotta e visciole, tiramisù e zuppa inglese.
Epos Wine&Food offre 50 coperti all’interno più 60 esterni, con un conto medio che oscilla tra i 35 e i 45 euro, bevande escluse.
Poggio Le Volpi
Via Fontana Candida, 3
00078 Monte Porzio Catone (Roma)
Tel. 06.941.66.41
Pezzo forte di questo bistrot è la griglieria, che utilizza grandi carni di qualità e che consente di scegliere varietà, taglio e frollatura desiderata.
Non mancano i primi piatti, tra cui è presente un richiamo alla romanità e anche alla tradizione campana viste le origini dello chef (interessante a tale ultimo proposito la pasta e patate con provola affumicata e gamberi). Buoni anche i secondi (tra gli altri, pollo e peperoni, filetto di branzino con scarola, olive e capperi), mentre sul fronte dei dolci prevalgono grandi classici, come ricotta e visciole, tiramisù e zuppa inglese.
Epos Wine&Food offre 50 coperti all’interno più 60 esterni, con un conto medio che oscilla tra i 35 e i 45 euro, bevande escluse.
Poggio Le Volpi
Via Fontana Candida, 3
00078 Monte Porzio Catone (Roma)
Tel. 06.941.66.41
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