Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

27 agosto 2015

Mercato di Ortigia, un tripudio di cose buone


In vari post più o meno recenti ho sempre sostenuto che recarsi in un mercato è sempre una festa. A causa dei colori che “trasmettono” le materie prime agricole in vendita, dei loro profumi, della freschezza e stagionalità dei prodotti offerti, delle idee di ricette che possono venire in mente man mano che si scorrono i banchi, della vivacità delle persone che vi lavorano e delle diverse “umanità” che esprimono questi luoghi.
E il mercato di Ortigia, la parte di Siracusa che si protende nel mare, ne è più che mai una conferma.
In questo splendido angolo di Sicilia, tra le vie che lambiscono il mare blu, c’è infatti un mercato davvero interessante che presenta anche delle particolarità che via via vi illustrerò in questo post.


Non si può non precisare, evidentemente, che il protagonista di questo mercato è il pesce. 


Un pesce freschissimo, pescato a pochi metri da lì, con mille varietà e specie quasi ancora vive.


Pesce azzurro, seppie, pesce bandiera, spada, gamberoni spettacolari (tra l’altro a prezzi non proibitivi), scorfani, calamaroni. Che sembrano uscire da un quadro di Guttuso…



Ai frutti di mare, poi, è adibito anche uno specifico banco che vende fasolari, vongole, ostriche e cozze che possono essere degustate sul posto anche crude, insieme ad un buon bicchier di vino, su appositi tavolini situati accanto al punto vendita.
Ottima anche l’ortofrutta. La zona, come noto, regala prodotti stupendi, a partire dai pomodorini di Pachino, venduti anche secchi o ridotti in “poltiglia” (capuliato). E poi le mitiche cipollone di Giarratana, di cui avevo solo sentito parlare e che mi sono faticosamente portato in aereo. 


Tra la frutta, figurano tra l’altro delle ottime pesche, dei dolcissimi meloni bianchi e i fichi d’india del non lontano Etna, dai colori seducenti.


Stupenda anche la parte che riguarda la vendita di erbe, spezie (persino bulbi di zafferano da far crescere sul proprio balcone!), paste di mandorla di ogni genere, pistacchi in granella, estratto di pomodoro (sembra quasi qui di tornare ai tempi in cui questo prodotto veniva venduto solo sfuso), e prodotti caseari, con le ricotte salate in prima linea.



A tale ultimo proposito, in questo mercato vi sono un paio di negozi/banchi che vendono gustosissimi formaggi siciliani da abbinare con tanti prodotti, anche sott’olio, per un aperitivo sfizioso (alcuni di questi punti vendita sono aperti fino a sera) o dei ricchi panini iperimbottiti e gustosi.


La cosa più divertente a mio avviso del mercato di Ortigia è la presenza, a latere del mercato stesso, di piccoli banchetti dove vengono venduti peperoni (quelli rossi più piccoli e allungati) grigliati al momento, come anche patate, cipolle o, se non ricordo male, zucchine. Uno street food se vogliamo atipico, ma molto interessante.


Intanto, sempre su banchetti improvvisati, venditori ambulanti offrono il frutto del loro pescato di barca, che quindi può essere di ogni tipo e variabile da giornata a giornata. Il pesce è freschissimo, quasi vivo, e i prezzi sono a dir poco vantaggiosi.


Infine, altri venditori aprono ricci freschissimi e con pazienza e dedizione raccolgono in bicchierini il magico e attraente interno, di colore arancio-giallastro. Un bicchierino = 15 euro. 15 euro di felicità…

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