Ogni
tanto mi piace tornare ai classici della cucina francese o di ispirazione
transalpina. Sia per ragioni di gusto, sia per trasferirmi idealmente oltralpe
un po’ più di frequente di quanto non riesca a fare fisicamente.
Ed
ecco allora che vi propongo oggi una tatin dolce-salata molto interessante, che
parte dall’idea di base dei pomodorini confit, che tanto adoro.
I
pomodorini tipo Pachino ben si prestano infatti a preparazioni di questo tipo e
mi piacciono particolarmente quando sono cucinati in questo modo.
Ho
voluto quindi preparare una tatin di pomodorini, partendo da un’analoga ricetta
con le cipolle rosse che avevo pubblicato sul mio blog qualche
tempo fa.
Per
realizzare quindi questa torta, che non è né rustica né un dolce ma una via di
mezzo, partite dalla ricetta sopra riportata e apportate le seguenti varianti:
- utilizzare meno zucchero e lo stesso quantitativo di burro
- mettere i pomodorini con la parte tagliata verso l’alto, in modo che quando la torta si rivolta si possano ammirare le loro “cupolette”
- aggiungere prima della cottura anche dell’aglio tagliato finissimo e, se vi piace, poca scorza di limone (bio) grattugiata, come si fa a volte con i pomodorini confit
Tutto
il resto rimane uguale, nelle stesse proporzioni della torta di cipolle,
balsamico e timo che avevo già proposto sul mio blog.
Ne
viene fuori una preparazione piacevolissima con il caramellato che si viene a
formare che contrasta molto bene le note aromatiche e sapide del timo e
dell’aglio e che ben si abbina con le caratteristiche dei pomodorini.
Una
torta golosa, bella visivamente ("lucidata" dalla sua
caramellizzazione) e
semplice che si adatta benissimo a questo periodo dell’anno e che è ideale
anche per chi è pigro e non vuol passare molto tempo in cucina.
La
torta, infatti, è caratterizzata da un ottimo rapporto qualità-prezzo dove per
qualità intendo la bontà e per prezzo il tempo impiegato per prepararla, tutto
sommato limitato.
Provatela
e fatemi sapere. E… bon appétit!
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