Il mio viaggio a Parigi dello scorso luglio è ormai
lontano, ma trovo solo ora il tempo di riordinare le idee sugli ottimi
ristoranti che ho sperimentato nei giorni in cui sono stato nella Ville Lumière.
Questa volta vi racconto il mio tour per zone della città.
Questa volta vi racconto il mio tour per zone della città.
Il quartiere del Marais, vicino alla vivace Place de la
Bastille, è il primo di cui vi parlo in questo goloso tour. Il Marais è un
quartiere molto carino e alla moda, che consiglio sempre a tutti di visitare.
Belle botteghe, negozi non omologati, musei molto interessanti ed originali,
cibo kosher e felafel da sogno. Volendo fare una piccola deviazione, per i fan
di Maigret non lontano da qui c’è il Boulevard Richard Lenoir, dove abitava nei
romanzi di Simenon il noto Commissario (in realtà si tratta di un Boulevard
piuttosto lungo, che arriva praticamente fino a Place de la République ed è
proprio quasi alla fine di questo viale che si trova la sua abitazione).
Nel quartiere del Marais ho scoperto due ristoranti
veramente meritevoli di essere recensiti, tutti casualmente nella stessa via, rue Vielle du Temple.
Il primo, Robert et Louise, è definito “restaurant
de feu” in quanto la sua specialità è la carne cotta a legna in uno
scoppiettante e affascinante camino.
E’ un ristorante quasi d’altri tempi, che
stride un po’ con lo stile del quartiere. Ma che bontà si possono trovare… La
carne alla brace (tra cui l’ottima entrecôte) è tenera e succosa, servita con patate,
insalata e deliziose salsine che solo i francesi sanno utilizzare così
sapientemente.
Bello anche il locale, rustico, molto caldo ed accogliente e non
caro. Si può mangiare anche sul bancone, se non c’è molto posto, e ciò aumenta
il già forte fascino del locale.
Sempre in rue Vielle du Temple, poco lontano da questo ristorante, c’è una crêperie bretone à ne pas manquer, il Breizh Cafè .
Sempre in rue Vielle du Temple, poco lontano da questo ristorante, c’è una crêperie bretone à ne pas manquer, il Breizh Cafè .
Superato “lo scoglio” del proprietario davvero scortese,
il posto è molto carino e si mangiano delle autentiche, classiche e croccanti crêpes bretonnes, le famose galettes di grano saraceno.
Ma le crêpes offerte sono anche declinate in
mille altre varianti, anche “innovative”, con ingredienti e materie prime di
alta qualità. Non a caso lo slogan del locale, aperto dal 2007 e con sedi anche
a Cancale e Tokyo, recita: “La crêpe,
autrement”. Ottimi anche i sidri, anche bio, serviti in seducenti “ciotole”
di terracotta, che possono essere serviti con delle gustose crêpes dolci, oltre che con le galettes (in questo caso prendete quello
molto secco).
Ci spostiamo ora in zona Montparnasse, un quartiere dalla
cui stazione partono i treni verso l’Ovest, in direzione quindi della Bretagna,
dell’Atlantico, dei paesi della Loira.
E’ un quartiere vivace, dominato dalla famosa Tour dalla quale, come la Torre Eiffel, si vede tutta Paris. A Montparnasse ci sono dei gloriosi ristoranti come Le Dome, La Rotonde (uno di fronte all’altro) o La Coupole, locali molto eleganti e cari che accolsero durante la Belle Epoque e non solo grandi artisti e scrittori (Picasso, Modigliani, Ezra Pound, Cartier Bresson solo per citarne alcuni).
E’ un quartiere vivace, dominato dalla famosa Tour dalla quale, come la Torre Eiffel, si vede tutta Paris. A Montparnasse ci sono dei gloriosi ristoranti come Le Dome, La Rotonde (uno di fronte all’altro) o La Coupole, locali molto eleganti e cari che accolsero durante la Belle Epoque e non solo grandi artisti e scrittori (Picasso, Modigliani, Ezra Pound, Cartier Bresson solo per citarne alcuni).
Le Dome in particolare, oggi lussuoso restaurant de poisson, venne definito caffè anglo-americano per la presenza di scrittori inglesi ed americani che lo frequentavano, tra cui il grande Hemingway che lo citò anche nel suo bel romanzo “Paris est une fête”.
A Montparnasse ho optato per un ristorante sempre di proprietà del Dome, ma “più abbordabile” in termini di conto finale: Le Bistrot du Dome (il Dome possiede lì accanto anche una pescheria). Anche in questo caso si tratta di un restaurant de poisson dall’ambiente piacevole e accogliente e dai piatti a base di pesce particolarmente sfiziosi, indicati giornalmente sulla lavagnetta esterna.
Ho assaggiato in particolare un ottimo gazpacho andaluso con spiedino di gamberi e un lotte (una sorta di rana pescatrice) al limone confit (grande prodotto!), di una delicatezza e di un profumo eccezionali.
Sempre a Montparnasse ho scoperto (purtroppo tardi) un locale da sogno, molto simile a Vagenende, dagli interni Art Nouveau che era molto in voga durante la Belle Époque.
Già pregusto di assaggiare in un prossimo viaggio a Parigi le sue specialità come l’épaule d’agneau confite «façon 7 heures», il demi poulet rôti au jus, frites maison o il foie de veau poêlé lyonnaise, purée maison.
Last but not least un’altra mia validissima degustazione parigina: in zone “variabili” di Parigi (Place de la Madeleine, Porte Maillot, ecc.) c’è un camion “che fuma” ;-) ("Le camion qui fume") e che fa degli hamburger veramente gourmand: qui la mia recensione.
E la descrizione di altri luoghi golosi (e non solo) di Parigi non finisce qui… Stay tuned…
16 commenti:
Vedo che le nostre puntate nella Ville Lumiere si susseguono quasi in parallelo, come se ci fossimo messi d'accordo. Farò tesoro delle tue recensioni di ristoranti, grazie
Ma insomma...la piani di farmi venire voglia di andare a Parigi? Manco da Novembre e già muoio dalla voglia di tornarci..una droga! Ma..quasi quasi mi autoinvito quando ci vai tu! Cosi i re chili a weekend sono assicurati :D Buona Domenica mon cher ami....Bisous;)
@Dede: la prossima volta ci andiamo insieme ;)
@Yrma: dico la stessa cosa anche a te: la prossima volta ci andiamo insieme. Buona domenica anche a te e bentornata!
attendiamo le prossime puntate :-)
@Gunther: in uno dei prossimi post...
Bellissime queste immagini di scorci di Parigi e locali caratteristici! Insomma ci fai davvero venir voglia di partire...soprattutto visto che le ferie quest'anno sono sfumate :(
baci baci
ci ritornerei tanto volentieri anche io, Parigi mi manca da morire! Ricordo un ristorantino nella Rive Gauche frequentato perlopiù da parigini,in stile vintage...si chiama le Petit Saint Benoit, nella via omonima, forse te l'ho già segnalatoHo una certa età, perdonami..)...L'ultima volta ho mangiato benissimo....Buona settimana....
Je vois qu'une fois encore tu as bien profite de Paris - et que tu as quelques bonnes adresses.
@manuela e silvia: sono allora suggerimenti per una vs prossima vacanza a paris :-)
@Chiara: no, non me lo avevi segnalato. Prendo nota... :-)
@Gracianne: merci, je suis content d'avoìr meme ton important conseil
Moi je dis "Enrico le plus parisien des
italiens !!!"
Je retiens "Robert et Louise" dans le
Marais.
@Gabriella: merci, j'apprecie beaucoup ton affirmation
Bellissime le foto e il reportage che ci proponi, vorrei proprio visitarla Parigi. Buona serata Daniela.
Grazie Daniela. E quando ci vai, ti posso dare tanti bei consigli :)
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