Avrete
notato leggendo il mio blog che il cibo di strada o street food è oggetto di
grande attenzione da parte mia. Basti guardare nella colonna delle etichette
quanti post ho dedicato a questo argomento.
Adoro
lo street food perché è informale, pratico, veloce e si adatta molto bene a
momenti della giornata come quelli del dopo ufficio, quando comincia a venire
una certa fame e si ha voglia di qualcosa di buono prima di cena, non
necessariamente in compagnia di amici.
Ma
lo street food mi piace soprattutto perché coincide sempre con cibi
sfiziosissimi e gustosissimi e perché alle spalle di questi cibi c’è una lunga
storia e tradizione, sempre interessante da scoprire o da ricordare. E lo
sfizio continua anche nel genere di locali che offrono questi cibi: chioschi,
botteghe, paninerie e pulmini itineranti la cui strutturazione informale e
“alla buona” fornisce ancora più fascino al consumo di cibi già di per se
ottimi.
Del
resto sono nato in una città, Napoli, dove lo street food la fa da padrone e
dove ho cominciato per la prima volta a fare conoscenza con questo tipo di
cibi.
Tuttora,
quando torno a Napoli, devo più o
meno sempre ripetere il mio rito degustativo di crocché, paste cresciute, pizze
fritte con scarola o con ricotta, frittatine di maccheroni, montanare e mi
fermo qui, ma potrei continuare.
Ma
anche nella città dove vivo, Roma, non mancano opportunità di stret food di
qualità. E sembra che questo fenomeno sia in crescita…Sarà che il cibo di
strada in effetti non è molto caro e in tempo di crisi cresce la domanda per i
cibi (buoni) meno costosi?
Per
un foodie come me sempre in giro a caccia di nuovi indirizzi golosi (non solo
nella mia città) è molto utile disporre di una Guida in cui sono racchiusi i
migliori indirizzi del cibo di strada italiano.
E’
quindi con grande entusiasmo che ho accettato l’invito del Gambero Rosso a partecipare
alla presentazione di una Guida di questo tipo, che per la prima volta
raccoglie i recapiti di grandi artigiani del gusto.
Oltre
300 indirizzi selezionati su tutto il territorio nazionale, dietro ai quali spesso
vi sono storie di famiglie che si tramandano i ”segreti” di preparazione di
generazione in generazione. La selezione dei locali ha tenuto conto della
qualità delle materie prime utilizzate, la valorizzazione del territorio, l’originalità
della formula. Tra
l’altro ho avuto l’onore ed il piacere anche di effettuare alcune segnalazioni
ai curatori della Guida, come si evince dalla pagina di apertura della Guida
stessa.
Il
simbolo di una panchina accanto alla segnalazione di ciascun locale indica
inoltre la presenza di un parco nelle vicinanze del locale: cosa c’è di meglio
di assaporare un buon cibo di strada in tutta calma, nel bel contesto di un luogo
verdeggiante?
Sono
stati poi eletti 20 campioni regionali che meglio rappresentano nelle loro
proposte la tradizione culinaria della regione.
Proprio
di questi “top-locali” abbiamo assaggiato le delizie nel dopo presentazione, diretta
come al solito egregiamente da Laura Mantovano, Pina Sozio e Sara Bonamini.
Sulla
splendida terrazza della Città del Gusto del Gambero Rosso mi sembrava di stare
nel mio parco giochi preferito, con delizie una migliore dell’altra a tentarmi
di continuo.
Sarebbe
troppo lungo fornire una descrizione di tutto il ben di Dio offerto ai presenti,
ma qualche citazione voglio senz’altro farla:
· ho adorato le carni di maiale (tra cui quella
bollita alla triestina) del “Buffet da
Pepi” di Trieste (chicca: il cren grattugiato fresco, lievemente piccante);
· ho avuto il piacere di assaggiare le diverse
delizie di carne, a volte costituite da parti non nobili (diaframma di agnello,
fegatelli in rete, ecc.), dei “Mangiari
di strada” di Milano;
· ho avuto la conferma della bontà dei panini ripieni
di ingredienti poveri della tradizione romana (trippa, allesso di scottona,
picchiapò) di Mordi & Vai del
nuovo mercato di Testaccio a Roma;
· ho mangiato per la prima volta le stupende lumachine
ed il morbidissimo polpo de La Folperia
di Max e Barbara di Padova;
· ho constatato, assaggiando i mitici
arrosticini de La Tana del lupo di Farindola,
che quelli che si mangiano di solito sono solo un lontano ricordo di quelli di
questo locale: belli ciccioni, grassi, profumati, succulenti, in una parola golosi;
· ho apprezzato la qualità della ricotta dei
cannoli della mitica Antica Focacceria
San Francesco di Palermo.
Questi
ed altri indirizzi trovate nella Guida, nella quale figura anche una
friggitoria a me cara, la Masardona
di Napoli.
Per finire segnalo un’altra cosa interessante di questa Guida: un’applicazione della stessa sarà disponibile a breve su Apple Store e Google Play. In questo modo si può avere sempre a disposizione questa “Guida-indicatore di luoghi del gusto” che insieme a quella Foodies, sempre del Gambero Rosso, è già la mia preferita.
La guida cartacea è acquistabile in edicola e in libreria, on line sul sito www.gamberorosso.it e, per la prima volta, nei negozi e corner Posteshop.
Per finire segnalo un’altra cosa interessante di questa Guida: un’applicazione della stessa sarà disponibile a breve su Apple Store e Google Play. In questo modo si può avere sempre a disposizione questa “Guida-indicatore di luoghi del gusto” che insieme a quella Foodies, sempre del Gambero Rosso, è già la mia preferita.
La guida cartacea è acquistabile in edicola e in libreria, on line sul sito www.gamberorosso.it e, per la prima volta, nei negozi e corner Posteshop.
Guida Street Food
del Gambero Rosso
pp
196 - euro 6,50
18 commenti:
" Pepi 'sciavo " come lo chiamiamo noi triestini è da sempre una meta golosa, grazie per averlo fatto conoscere anche sul tuo blog, un abbraccio !
accipicchia ed io che pensavo di aver mangiato tanto, un abbraccio SILVIA
che delizie! conosco bene la pizza della masardona, ma ora farei volentieri un tour per assaggiare tutto lo street food d'italia :)
Alcuni prodotti li conosco bene, in particolare quelli veneti e friulano, altri vorrei decisamente provarli. U bellissimo reportage ,un saluto Daniela.
@Chiara: che vuol dire sciavo?
@Silvia: tutti abbiamo mangiato tanto quella sera ;)
@Valentine: ti capita mai di venire agli eventi al Gambero Rosso?
Grazie mille, Daniela!
Interessante! Mi è venuta l'acqua in bocca. Che delizie! Come @Valentine ora vorrei assaggiare anch'io tutto lo street food italiano. :)
@defoodmadam: mi piacerebbe tanto farti assaggiare qualche specialità che era li
Grande Enrico !
Beh... non potevano non tener conto delle tue recensioni: da anni segnali chicche in ogni regione italiana (ed all'estero :-D)
Grazie mille, Jajo. Spero di vederti presto a qualche evento ;-)
Ca c'est de la cuisine de rue! J'aimerais qu'elle soit aussi bonne chez nous qu'en Italie.
@Gracianne: nous en avons beaucoup, cela c'est vraie
non ci sono mai stata, ma mai dire mai ;)
@Valentine: speriamo allora di conoscerci ;)
so che tu vieni spesso ad ischia, magari ci incontriamo sull'isola verde ;)
valentina, con grande piacere. Io sarò li probabilmente dal 17-18 agosto
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