Anche quest’anno sono andato a vedere una tappa del Tour de France ciclistico. Questa volta il Tour partiva da Liegi, ma io ho dormito a Bruxelles perché non ho trovato posto nella città che ha dato i natali a Simenon. In questo post sintetizzo molto velocemente quello che ho fatto e visto per poi postare specifici articoli sulle città e luoghi mangerecci dove sono stato e che vi consiglierò vivamente di visitare.
Di seguito vi riporto un sintetico indice per argomenti che poi si dipanerà successivamente in altri post.
Bruxelles: città dove sono già stato altre volte ma dove torno sempre volentieri. La zona intorno alla Grand Place è veramente carina e piena di ristorantini molto caratteristici. Ma attenzione a non incappare in quelli turistici… Tuttavia, anche in zone molto turistiche della città, si trovano degli egregi ristoranti e birrerie che mi hanno fatto scoprire tanti prodotti tipici belgi e piatti-monumento della gastronomia del “plat pays”. Ho visto di questa città ovviamente anche zone che non conoscevo (come il quartiere Marolles), ho visitato la storica Brasserie Cantillon ed il bellissimo parco vicino al Palazzo Reale dove spiccavano delle belle opere di artisti dedicate alla gastronomia belga (nel 2012 a Bruxelles si festeggia l’anno della gastronomia con tantissime iniziative interessanti in merito, di cui vi parlerò).
A Bruxelles poi in molte zone della città si è “accompagnati” dalla presenza del personaggio dei fumetti simbolo del Belgio: Tin Tin. Tutto parla di lui, dai muri delle strade, alla pubblicità sui palazzi e nelle stazioni, ai negozi fino ad arrivare al bellissimo museo della “Bande Dessinée”.
Europei 2012: ero a Bruxelles nelle due sere in cui l’Italia ha giocato contro la Germania e la Spagna. Tutte e due le partite le ho viste in un bel pub del centro. Nella prima partita in questo locale prevalevano nettamente gli italiani sui tedeschi. I festeggiamenti ed i caroselli dopo la vittoria dell’Italia erano davvero paragonabili a quelli che ci sono stati nelle principali città italiane.
Diverso discorso con la Spagna: netta prevalenza spagnola nel pub e “casino” indescrivibile dopo il 90’ a Place de la Bourse al grido di “Campeones, campeones, alé, alé, alé”…
Le Tour: il Tour per me è sempre una festa come ho più volte detto. Philippe Delerm, scrittore francese di bei libri, dice che se anche escludiamo tutti i ciclisti dopati rimane comunque molto al Tour: la Francia.
Questo è il Tour de France. Un tripudio di emozioni, di colori, di gesti tecnici; la folla, l’entusiasmo, la fatica dei corridori (e degli spettatori), una metafora della vita.
Quest’anno il Tour partiva da Liegi: bella città soprattutto nel cosiddetto Carré, un quadrilatero di fascinose viuzze, anche se il Tour ha assorbito quasi tutta la mia giornata passata lì. A Liegi, comunque, vale la pena di andare solo per vedere la sua futuristica e stupenda stazione, progettata se non erro da Calatrava.
Bruges e Gand: ho rivisto con grande piacere queste due belle cittadine non lontane da Bruxelles che avevo visitato nel mio secondo viaggio all’estero in un freddo settembre di tantissimi anni fa (a Gand, allora, i primi giorni di settembre il termometro non eccedeva i 9°C!).
Le ho riviste con un occhio diverso ed ho molto apprezzato soprattutto Bruges, davvero degna di essere considerata la Venezia del Nord. Bella la sua Grand Place, come pure tutte le piazze grandi delle principali città del Belgio: hanno qualcosa di sontuoso e sono quasi dei salotti, che solo in questa nazione riescono ad essere così eleganti. Ho imparato pure qualche parola di fiammingo perché nelle Fiandre i cartelli in francese potete scordarveli…
Il tempo: erano circa 10 gradi in meno rispetto a Roma. Il maglioncino la sera era d’obbligo. Ma sono riuscito ad abbronzarmi nonostante il tempo “fresco-caldo-freddino-piovoso-coperto-di nuovo caldo-ventoso”…
Cibo e birra: non voglio anticiparvi nulla, ho fatto tante scoperte e riscoperte, ma di un prodotto non posso esimermi dal parlarvene sin da ora: il mitico sciroppo di Liegi! Qui trovate notizie e ricette. Ma non voglio dirvi di più e di questo ed altro vi parlerò nei prossimi post…:-)
Questo è il Tour de France. Un tripudio di emozioni, di colori, di gesti tecnici; la folla, l’entusiasmo, la fatica dei corridori (e degli spettatori), una metafora della vita.
Delle belle miss che premiano la maglia a pois al Tour |
Quest’anno il Tour partiva da Liegi: bella città soprattutto nel cosiddetto Carré, un quadrilatero di fascinose viuzze, anche se il Tour ha assorbito quasi tutta la mia giornata passata lì. A Liegi, comunque, vale la pena di andare solo per vedere la sua futuristica e stupenda stazione, progettata se non erro da Calatrava.
Un pupazzo del Commissario Maigret a Liegi |
Bruges e Gand: ho rivisto con grande piacere queste due belle cittadine non lontane da Bruxelles che avevo visitato nel mio secondo viaggio all’estero in un freddo settembre di tantissimi anni fa (a Gand, allora, i primi giorni di settembre il termometro non eccedeva i 9°C!).
Le ho riviste con un occhio diverso ed ho molto apprezzato soprattutto Bruges, davvero degna di essere considerata la Venezia del Nord. Bella la sua Grand Place, come pure tutte le piazze grandi delle principali città del Belgio: hanno qualcosa di sontuoso e sono quasi dei salotti, che solo in questa nazione riescono ad essere così eleganti. Ho imparato pure qualche parola di fiammingo perché nelle Fiandre i cartelli in francese potete scordarveli…
Il tempo: erano circa 10 gradi in meno rispetto a Roma. Il maglioncino la sera era d’obbligo. Ma sono riuscito ad abbronzarmi nonostante il tempo “fresco-caldo-freddino-piovoso-coperto-di nuovo caldo-ventoso”…
Cibo e birra: non voglio anticiparvi nulla, ho fatto tante scoperte e riscoperte, ma di un prodotto non posso esimermi dal parlarvene sin da ora: il mitico sciroppo di Liegi! Qui trovate notizie e ricette. Ma non voglio dirvi di più e di questo ed altro vi parlerò nei prossimi post…:-)
13 commenti:
E lo sapevo che ti beccavo a parlarmi del Belgio, Liegi, il suo sirop e tanto altro....Ufffiiiiii, non puoi farmi questo!!!!Ho una nostalgia tremenda del Belgio....(e della Francia évidemment;-)) Aspetto con ansia il tuo reportage..sei meglio della guida Michelin:-))))Non oso immaginare andare a spasso per l'Europa insieme..siamo tremendamente simili come viaggiatori!!!
PS. Quelle bandiere spagnole svolazzanti..non se possono guardà (detto alla romana:-))))
@Yrma: dove vai in vacanza quest'estate? ;)
In giro per L'Europa...dove la mia curiosità mi prende di più..io sono per lo scoprire posticini dove la cultura e le tradizioni sono ancora ben radicate come una quercia ;-)Certo...se ci fosse un'occasione speciale per gli States...non mi offenderei certo;-)))E tu? progetti????:-)
@Yrma: Europa dove? Anche a me gli Usa non dispiacerebbero affatto, ma non ho ancora progetti definiti.
ma ci rincorriamo ancora una volta, o sbaglio?
Bellissimo post. Buona domenica Daniela.
@Dede: eh si, in effetti :)
@Daniela: grazie mille e buona domenica anche a te!
Io mi sono innamorata di Bruges, sembra la città delle fate. Tutto il belgio mi piace molto e si mangia anche bene:))
@Paola: molto vero, ma non tutti sostengono questa tesi...
Bruges ha tutta l'aria di essere incantevole... aspettiamo consigli e indirizzi su dove mangiare e cosa comprare in Belgio!!!!
@Serena: arrivano presto :)
Ahhhh, désolée que je n'étais pas là pour t'accueillir.... une prochaine fois, j'espère :-)
@Bombay-Bxl: pas de problème, à la prochaine ;)
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