Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

19 febbraio 2022

Francia ‘22, un fil rouge sulla rotta del turismo blu (e green)


Come ogni anno, l’Ufficio del turismo francese ha presentato alla stampa specializzata le novità che caratterizzeranno i prossimi dodici mesi nel territorio d’oltralpe.
L’offerta turistica del 2022 sarà all’insegna del “green & blu”, puntando sempre di più quindi su itinerari orientati alla sostenibilità ambientale e su soggiorni “en plein air”, senza dimenticare la cultura e l’arte di vivere.
Ma poiché del turismo verde in Francia ho più volte scritto in questo blog, mi vorrei stavolta soffermare su quello “blu”, in riferimento pertanto agli itinerari legati all’acqua di mari, fiumi, canali e laghi. Beni preziosi, più che mai oggi, in un periodo in cui ci troviamo a fronteggiare problemi ambientali e legati ai cambiamenti climatici.
Di seguito ho selezionato le principali novità e proposte “blu” che più mi hanno intrigato, sempre con un occhio di riguardo alle a me sempre care proposte enogastronomiche:
 
Il Grande Est (Alsazia, Ardenne, Champagne, Lorena e Vosgi) propone tra le altre cose un viaggio enoturistico a Reims fra le grandi «maison» dello Champagne o dei “glamping” a Plaine, nel cuore della valle del fiume Bruche, a un’ora da Strasburgo. www.art-grandest.fr
 
Mulhouse, città di cultura e di musei, suggerisce il circuito 3 Pays à Vélo, un anello ciclabile che si snoda tra Francia, Svizzera e Germania, su entrambe le sponde del Reno. www.tourisme-mulhouse.com
 
La Borgogna, terra di grandi vini e grande cucina, offre l’opportunità di visitare la nuova Citè della Gastronomia e del Vino. Inoltre, con 1.300 chilometri di canali e fiumi, laghi e specchi, la regione è ideale per gli appassionati di sport acquatici e del turismo fluviale. www.bourgogne-tourisme.com
 
In Normandia, oltre alle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita di Flaubert e per il centenario dalla morte di Proust, vengono proposti percorsi blu in bici lungo la costa, sulla nuova pista ciclabile Vélomaritime che passa per suoi luoghi-simbolo (Mont-Saint-Michel, le spiagge dello sbarco, Deauville, Honfleur, le scogliere di Étretat, regno di Arsenio Lupin). www.normandie-tourisme.fr/it
 
Anche a Nantes sono proposti percorsi in bicicletta fino a Mont-Saint-Michel, dall'Atlantico alla Manica. E poi c’è la possibilità di scoprire i vigneti di Muscadet fino a Clisson. www.nantes-tourisme.com - www.levoyageanantes.fr
 
Il Centre des Monuments Nationaux organizza itinerari alla scoperta di grandi monumenti, per esempio lungo la Loira, o in vere crociere fluviali, come i percorsi lungo il Canal du Midi, il Rodano, la Garonna e la Senna, che combinano le scoperte del patrimonio con la mobilità dolce, sull’acqua. www.tourisme.monuments-nstionaux.fr
 
L’Occitania tra le altre cose offre un percorso di trekking lungo il fiume Tarn, dalla sorgente di Lozère ad Albi, attraverso l'Aveyron. www.turismo-occitanie.it
 
La Provenza-Alpi-Costa Azzurra propone tra i tanti un itinerario in bicicletta che segue il corso del Rodano dal Lago Lemano alle spiagge del Mediterraneo. www.provence-alpes-cotedazur.com
 
Marsiglia, destinazione urbana ma anche green, invita i visitatori a scoprirla in bici elettrica, senza fare fatica e inquinare e propone un giro a bordo di una barca ibrida a energia solare per scoprire il suo porto e le sue isole.www.marseille-tourisme.com
 
Aix en Provence propone visite guidate della città nel segno di piazze, giardini e fontane (Aix d'altronde è la «città dalle mille fontane»). Bello, nei dintorni, anche il tour fra i vigneti a Château La Coste, fra opere di grandi artisti. www.aixenprovencetourism.com
 
Il Luberon Coeur de Provence invita a scoprire i suoi villaggi di charme e i paesaggi del Parco Naturale Regionale, fra lavanda, vigneti e ulivi. Inoltre vale la pena di percorrere la Véloroute che utilizza in parte l'ex linea ferroviaria Cavaillon-Apt-Volx, con paesaggi affascinanti (rive del Calavon, pendici del massiccio del Luberon e i suoi villaggi arroccati). www.luberontourisme.com -www.luberoncoeurdeprovence.com
 
Il Var propone anche la scoperta del fiume Argens che sfocia nel Mediterraneo, pedalando a bordo di una waterbike. www.vartourisme.com
 
Biot è famosa in tutto il mondo per la tradizione del vetro e propone un tour del villaggio storico e fra le botteghe dei suoi mestieri d’arte. Andando a Biot si possono anche effettuare diversi percorsi a piedi nei numerosi sentieri segnalati, scoprendo per esempio la natura selvaggia della valle della Brague e le sue favolose cascate. www. biot-tourisme.com
 
Mougins è una piccola capitale di charme della gastronomia e dell'arte di vivere. Qui è da non perdere anche l’itinerario lungo il Canal de la Siagne, fra natura e storia. www.mougins-tourisme.com
 
A Cannes una proposta “blu” è l’ecomuseo subacqueo alle isole Lérins, per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di preservare la biodiversità del mare. www.cannes-destination.fr
 
Antibes e Juan-les-Pins vantano 23 km di costa e un interessante sentiero costiero sottomarino. Vi suggerisco, tra le diverse proposte, una passeggiata sul sentiero Tire-Poil intorno al Cap d'Antibes, in riva al mare, costellata di alberi mediterranei. www.antibes-juanlespins.com
 
A Mentone vale la pena di effettuare la visita guidata sulle sue alture e alla Maison du Citron, regno del limone Igp. Apprezzerete un vivaio, un frutteto e potrete fare acquisti in un punto vendita con una magnifica vista sul mare. www.menton-riviera-merveilles.fr
 
La Corsica, isola verde e blu, propone tanti appuntamenti di natura, cultura e gastronomia per il 2022, come Art’è Gust il festival gastronomico di Bonifacio, con Pierre Hermé, da sempre partner dell’evento. www.visit-corsica.com
 
Come avete avuto modo di vedere, le proposte sono proprio tante. Non resta che scegliere quella che più vi aggrada e finalmente partire. Allora Buona Francia 2022 a tutti!
 
Per informazioni: Barbara LOVATO Responsabile Ufficio Stampa & P.R. Atout France
Via Aurelio Saffi,21 – 20123 Milano tel 02 58 48 655
barbara.lovato@atout-france.fr - www. france.fr
 
ps: segnalo infine che tra i diversi grandi anniversari del 2022 compie 30 anni Disneyland Paris: i festeggiamenti iniziano il 6 marzo con tanti eventi speciali… Portateci i vostri bambini!

5 febbraio 2022

Freddo e gelo, il rimedio è una soupe à l’oignon gratinée!


In questi freddi giorni invernali, compresi quelli del lungo gennaio appena passato, si sente l’esigenza di mangiare qualcosa di caldo e confortevole. Che c’è di meglio allora di una buona zuppa?
In questo periodo ne sto preparando di buonissime, con tante ottime verdure, singolarmente utilizzate, come zucca, cavolfiore, verza, zucchine, patate, ecc. che cuocio in abbondante liquido dopo averle fatte soffriggere di solito con della cipolla. Nello stesso liquido abitualmente cuocio poi la pasta, tipicamente una pasta mista, che arrivata a cottura porta come risultato finale una zuppa densa e davvero (in)saporita. Da mangiare rigorosamente tiepida, con abbondante parmigiano o pecorino. Siamo al top, vi assicuro!
Ma il mio forte orientamento alla Francia mi ha portato recentemente, dopo tantissimo tempo devo dire, a preparare anche la mitica “Soupe à l’oignon gratinée”.
Di questa zuppa ho parlato diverse volte in questo blog, sottolineando che mi piace poco la sua traduzione italiana (zuppa di cipolle gratinata ?!?, orribile!) e che questo piatto è legato indissolubilmente a Parigi, al quartiere di Les Halles in particolare, dove veniva preparata negli ex mercati generali dai lavoratori del posto, che la consumavano la mattina presto per scaldarsi un po’ e contrastare il freddo rigido.
Quando si parla di soupe à l’oignon gratinée non si può non menzionare il Commissario Maigret di Simenon, che la cita più volte nei suoi romanzi, come ad esempio nei bellissimi “Maigret e l’affare Picpus“ e “Maigret e la giovane morta”.
Il Commissario spesso abbinava questa soupe ad una buona birra bionda alla spina, con cui effettivamente si sposa in modo perfetto. Ai tempi di Simenon e del Commissario non esistevano certo le birre artigianali con specifiche caratteristiche a cui qualcuno oggi vorrebbe/potrebbe abbinarla, ma semplicemente appunto delle buone, godibili e fresche birre bionde. Punto. Che sono quelle che anche io di solito prediligo rispetto a molte altre tipologie.
Ma veniamo alla ricetta di questa soupe, che presenta diverse varianti. Ecco quella che ho scelto questa volta:
 
Pelare e affettare sottilmente quattro cipolle. In una pentola scaldare dell’abbondante burro, aggiungere le cipolle e cuocere a fuoco basso mescolando spesso, finché non diventano dorate. Sfumare con del vino bianco, salare, pepare ed aggiungere del brodo di carne, abbassando successivamente la fiamma e lasciando sobbollire per circa un'ora.
Trasferire il tutto in delle ciotoline singole sulle quali si saranno poste delle fettine di baguette (usate solo questo pane, mi raccomando!) abbrustolite (in forno da entrambi i lati) e dell’abbondante “gruyère rapé”. Gratinare quindi in forno caldo a 250°, usando il grill, per una decina di minuti circa, o comunque finché non si forma una crosticina dorata. Bon appétit!
 
Ps a Parigi ho mangiato un’ottima soupe à l’oignon gratinée, probabilmente ve l’avrò già detto, alla Brasserie Vagenende nel quartiere Saint Germain. Se vi capita, provatela lì ;)

12 gennaio 2022

Un panino gourmet a Procida


 E’ iniziato da poco il nuovo anno, che si spera sia nettamente migliore dei due precedenti, davvero.
Il 2022 sarà tra l’altro anche l’anno in cui un’isoletta del Golfo di Napoli, Procida, sarà capitale italiana della cultura.


 Un’isola che, come più volte ho sottolineato in questo blog, merita davvero di essere visitata per motivi naturalistici, letterari, gastronomici, storici (oltre che, naturalmente, per Procida 2022, con tantissimi eventi da non perdere).
L’ultima volta che ho visitato Procida risale all’estate scorsa, quando sono stato colto, sia pur soltanto per poco tempo, da un classico acquazzone estivo.
In quei momenti non si può non ripararsi in qualche bar o negozio e allora è stato un piacere riassaggiare la famosa “lingua al limone” (a base di pasta sfoglia friabile farcita di crema al limone, frutto tipico dell’isola, ndr) buonissima a mio avviso soprattutto nella pasticceria Bar Dal Cavaliere dove lunghe file di persone attendono di comprarla appena sfornata.


 E’ bello a Procida passeggiare lungo il porto, curiosando nelle tante pescherie che offrono in abbondanza prodotti locali provenienti da pittoreschi pescherecci. O ammirando belle librerie dove tutto parla di Graziella e Alphonse De Lamartine, dell’isola di Arturo ed Elsa Morante, del Postino di Troisi o della storia di quest’isola.
Una bella passeggiata dal porto (partendo dal suddetto bar dal Cavaliere) in ripida salita conduce poi fino al centro fortificato di Terra Murata, posto sul punto più alto dell’isola. 


 Qui sono da ammirare le roccaforti medievali e il Palazzo d’Avalos, fino al 1988 trasformato in un carcere, ma soprattutto lo stupendo panorama sulla Marina della Corricella, un pittoresco borgo di pescatori reso ancor più noto dal sopracitato film “Il Postino” di Troisi.


 Alla Corricella si può scendere anche a piedi, percorrendo dal punto più alto dell’isola, in discesa, una infinità di ripide, strette e scoscese scalette.


 Il borgo della Corricella visto da vicino è ancora una volta bellissimo e colorato, con ammassi di variopinte reti di pescatori, barchette, bottegucce e ristorantini. Purtroppo però qui, in occasione della mia ultima visita in questa bell’isola, tutti i locali erano stracolmi e non ho trovato posto per mangiare.
 Allora ho optato per un bel bagno con pranzo al sacco di nuovo in zona porto, avendo a disposizione non troppo tempo prima di riprendere il traghetto.
 Ma non pensate ad una spiaggia bruttina e sporca come spesso accade in quelle vicine al porto: ho scoperto infatti un posto davvero bello, il Lido La Lingua, dall’acqua turchese (resa tale dalla spiaggia ciottolosa) in cui goduriosamente tuffarsi, a maggior ragione in una giornata divenuta ormai torrida.


 Dopo uno stupendo bagno, ho gustato un panino (chiamato “lingua” come il nome della spiaggia e del dolce più famoso dell’isola) acquistato nello stabilimento balneare soprastante, farcito con mazzancolle, datterini confit, provola di Agerola e melanzane affumicate. Inutile dire che era davvero squisito, con i gusti fumé e dolci che si alternavano bilanciandosi perfettamente tra loro.
E poi vi assicuro, quel panino mangiato davanti a quel mare, aveva un sapore ancora più delizioso. Per capirci, come uno spaghetto a vongole vista mare… 
Buona Procida 2022 a tutti!

25 dicembre 2021

Auguri di Buon Natale


Tanti auguri di Buon Natale e Buone Feste ai miei lettori!


(con i classici della tradizione napoletana, ça va sans dire).

12 dicembre 2021

Ganses, ed è subito Carnevale di Nizza


Foto Atout France

Nell’ambito della recente presentazione sulle interessanti novità autunno-invernali della Costa Azzurra (qui il mio articolo e i miei suggerimenti) ho avuto modo, con grande piacere, di preparare on-line insieme ad altri blogger e giornalisti le ganses.


Foto Atout France

Si tratta di una sorta di frittelle, la cui preparazione sembra che risalga al Medioevo, simili alle nostre frappe, che si preparano durante il periodo di carnevale a Nizza e un po’ in tutta la Costa Azzurra.
Con piacere allora condivido la relativa ricetta, semplice da realizzare e buonissima:
 
Tempo di preparazione: 1 ora e 30 minuti
Tempo di cottura: 30 minuti
 
Ingredienti (per 8 persone)
 
250 g di farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 pizzico di sale
2 uova
50 g di zucchero semolato
80 g di burro
acqua di fiori d'arancio q.b.
Olio per friggere
Latte per diluire la pasta q.b.
Zucchero a velo a fine cottura


Esecuzione
 
Versare la farina setacciata, lo zucchero, un pizzico di sale, il lievito, il burro ammorbidito e tagliato a dadini, e l'acqua di fiori d'arancio in una ciotola; aggiungere poi le uova ben sbattute.
Impastare con la punta delle dita fino ad ottenere una pallotta morbida e omogenea. Se l'impasto rimane difficile da lavorare, aggiungere un po' di latte. Coprire la ciotola con un panno e lasciare riposare l'impasto a temperatura ambiente per 30 minuti.
Tagliare quindi il composto in tre pezzi per stenderlo con più facilità.
Con un mattarello, spianare la pasta ad uno spessore di due o tre millimetri e ricavare dei quadrati di pasta di 5 cm o dei rombi di 10 cm. Tagliare una fessura al centro di ogni quadrato (o rombo) e spingere una estremità nella stessa fessura in modo da formare dei cordoncini (ganses).
Immergerli nell'olio bollente, facendoli cuocere molto rapidamente. Girarli non appena salgono in superficie e estrarli quando diventano dorati.


Servirli in un piatto su carta assorbente e cospargerli immediatamente e generosamente di zucchero a velo.
 
In attesa di assaggiare queste golose, profumate e fragranti frittelle anche sul posto, magari durante il prossimo Carnevale di Nizza, provate intanto a prepararle a casa e ditemi cosa ne pensate. Io ne vado già matto!