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20 novembre 2022

Un viaggio nel fantastico mondo della Focaccia di Recco


La scorsa settimana sono stato invitato a Recco ad un evento denominato "Fattore Comune", giunto alla quinta edizione, dedicato alle eccellenze agroalimentari tutelate dalla UE che portano nella propria denominazione protetta il nome del luogo d’origine.
Nell’ambito dell’evento è stato possibile creare un dialogo tra produttori e istituzioni per esaminare i vari aspetti delle tutele, presentare i percorsi intrapresi e gli obiettivi raggiunti e analizzare l’impatto sul turismo enogastronomico, anche con nuove proposte per la promozione delle Dop e Igp.

Il teatro a Sori dove si è svolto il Convegno "Fattore Comune" - Foto Consorzio Focaccia di Recco Igp

Protagoniste di “Fattore Comune” sono state alcune indicazioni geografiche medio-piccole (le Dop Salumi Piacentini, Robiola di Roccaverano, Peperone di Pontecorvo, Crudo di Cuneo, Basilico Genovese, la Docg Brachetto d’Acqui e l’Igp Radicchio Rosso di Chioggia, impiegate anche in meravigliosi piatti in uno specifico evento serale) e, naturalmente, la padrona di casa, la Focaccia di Recco Igp.

                                                                                                       Foto Consorzio Focaccia di Recco Igp

Soggiornando a Recco, ho potuto toccare con mano la bella realtà di quest’ultimo prodotto, che ha reso questa cittadina una sorta di capitale gastronomica della Liguria.


Un prodotto che esisteva già all’epoca della terza crociata, quando prima della partenza della flotta per la Terra Santa sulle tavole figurava tra le varie pietanze una focaccia di semola e di giuncata appena rappresa, la focaccia col formaggio. In tempi lontanissimi poi la popolazione recchese si rifugiava nell’immediato entroterra per sfuggire alle incursioni dei saraceni. E si narra che grazie alla disponibilità di olio, formaggetta e farina, cuocendo la pasta ripiena di formaggio su una pietra d’ardesia, venne “inventato” quel prodotto gastronomico che oggi conosciamo come “Focaccia di Recco col Formaggio”.


L’apprezzamento della Focaccia di Recco è cresciuto sempre di più nel tempo, varcando i confini territoriali, ma i molti consensi sono stati accompagnati anche da tante imitazioni. I produttori locali hanno quindi chiesto ed ottenuto, una volta costituitisi in Consorzio, l’intervento delle istituzioni preposte per difendere il nome del proprio prodotto. E’ stata pertanto richiesta la Igp, ottenuta poi dalla Commissione Europea dopo un non semplice iter nel gennaio 2015.

                                                                                                                                 Foto Consorzio Focaccia di Recco Igp

Il riconoscimento dell’Igp rende omaggio alla storia di questo grande prodotto ad elevato valore aggiunto, indissolubilmente legato al territorio ed al proprio nome.

                                                                                                       Foto Consorzio Focaccia di Recco Igp

La produzione stimata di Focaccia di Recco Igp nel 2021 è risultata pari a 90.000 porzioni nei ristoranti e a 700 quintali nei panifici, per un valore di 2,3 milioni di euro. Senza contare l’indotto, perché chi si reca al ristorante o entra in un panificio per gustarla, poi effettua altre consumazioni, aggiungendo ulteriore valore al fatturato complessivo.
La Focaccia di Recco Igp si può produrre soltanto nei comuni di Recco, Camogli, Sori e Avegno e si trova solo nei punti vendita consorziati (in tutto 14, con 21 punti vendita fra ristoranti e panifici, spesso corrispondenti a piccole aziende artigianali).


Nel corso del mio soggiorno a Recco ho potuto assaggiare delle favolose focacce Igp, tutte buonissime, caratterizzare da un impasto esterno molto sottile, croccante e dorato e un gustoso interno formaggioso, morbido e fondente. D’obbligo è assaggiare la Focaccia di Recco presso lo storico ristorante-focacceria
Manuelina (dove anche altre specialità liguri sono cucinate davvero alla perfezione), o presso l’altro locale storico “O Vittorio”, o all’antico ristorante Vitturin, o ancora al ristorante Alfredo, nei pressi della stazione.



Splendida è la focaccia di Recco anche presso il Panificio
Moltedo 1874 il cui “back stage” ho avuto il piacere di visitare. Le persone che ci lavorano trasudano (e sudano) passione preparando una meravigliosa focaccia al formaggio che, in omaggio alla tradizione di famiglia, non prevede l'utilizzo della teglia, aggiungendo una complicazione in più alla preparazione di questo capolavoro della cucina ligure.



Qui si può gustare anche una strepitosa focaccia semplice, una altrettanto buona con le cipolle, una gustosissima farinata e molto altro.


Per una buona focaccia occorre recarsi anche da
Tossini, che dispone altresì di ottimi piatti da tavola calda, come una splendida lasagna al pesto. Fuori dal comune di Recco segnalo poi il ristorante Edobar a Sori e la focacceria Revello a Camogli.


La due giorni di Recco (con sconfinamenti a Camogli e Sori) mi ha fatto quindi scoprire tante belle (e buone) storie che si nascondono dietro alle denominazioni di origine di dimensione più piccola.
E l’essenza di tali denominazioni sta esattamente nelle parole di Lucio Bernini, consulente di marketing e responsabile ufficio stampa del Consorzio della Focaccia di Recco: “Noi non vogliamo invadere il mondo, non vogliamo neanche che il mondo venga qui, perché non siamo in grado di accontentare tutti. Certo, vogliamo mantenere questo prodotto legato al suo territorio e alla sua identità. Questo è un prodotto che si chiama Focaccia, ha quindi un nome comune, come tutti noi (c’è un Carlo, un Giovanni, un Francesco) ma di cognome fa Recco. E su quello ci siamo solo noi”.
Le denominazioni di origine sono fatte di persone che hanno grande amore per la propria terra, per le proprie tradizioni e trasmettono entusiasmo e passione per il proprio prodotto, nel quale si identificano. Esattamente come accadeva ai loro padri e ai loro nonni. 


E tutto ciò le accomuna, creandosi così, appunto, un “fattore comune” che le unisce, così come sono uniti in modo indissolubile in questo ambito prodotti e territori.

Invitato dal Consorzio Focaccia di Recco

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