Nel
mio recente soggiorno in Costa Azzurra ho avuto modo di visitare un posto davvero interessante, che non può mancare nel bagaglio esperienziale di chi si
occupa di gastronomia: il Museo Escoffier dell’Arte Culinaria.Ci
troviamo a Villeneuve Loubet, un caratteristico paesino non lontano dal mare e situato
nei pressi di Nizza ed Antibes.
Visitare
questo museo, casa natale di Escoffier, è un’opportunità unica, anche perché
costituisce l'unico Museo dell’Arte Culinaria in Francia.
Cercherò innanzitutto, in sintesi, di raccontarvi
chi era Auguste Escoffier (1846-1935). Fu certamente un grande chef, considerato
il padre della cucina moderna, ma definirlo soltanto chef e grande cuoco è
altamente riduttivo.
Visionario e innovativo introdusse, ispirandosi alle
gerarchie militari, le norme di organizzazione in cucina che sono ancora oggi attuate,
creando il sistema della “brigade” con la presenza di “chefs de partie” per una
migliore razionalizzazione del lavoro nei ristoranti. Pensò persino a specifici
utensili per agevolare i diversi compiti in cucina.
Fu inoltre il primo a pensare al
modo di conservazione degli alimenti ed a pasti veloci e equilibrati.Introdusse poi il concetto di menù a prezzo fisso e sosteneva
l’importanza della convivialità a tavola, in cui il benessere del cliente è la
priorità per attrarre gli ospiti.
Escoffier, soprannominato dal Principe di Galles "Il re dei cuochi e il cuoco dei re”,
fu anche scrittore e autore di molti libri e articoli. Lascia in eredità alle
generazioni future la famosa “Guide
Culinaire” con più di 5.000 ricette, quelle fondamentali della cucina
moderna.
Ha formato altresì più di 2.000
cuochi, portabandiera della cucina e dei prodotti francesi nel mondo, senza
dimenticare che insieme a César Ritz (colui dal quale prese il nome il famoso
hotel parigino) diede un grande impulso all’industria alberghiera di lusso
internazionale.Ma quello che sappiamo di meno
di questa persona è che era un uomo generoso, solidale con i bisognosi e di
grande cuore, donando il suo tempo per ascoltare gli altri. Creò tra l’altro anche la prima associazione
mutualistica per cuochi in Gran Bretagna, per aiutare i suoi colleghi che si
trovavano in difficoltà.
Una vita così interessante e
la storia così affascinante di questo poliedrico personaggio possono essere
ampiamente approfondite presso questo Museo.
Quest’ultimo è un piccolo
gioiello risalente al XVIII secolo. Nelle dieci sale in cui si articola
appaiono ricordi del maestro, oggetti e utensili dell’epoca, prodotti di sua
invenzione, lettere, fotografie, sculture in zucchero e cioccolato (proprio nei
giorni scorsi ne sono state donate di nuove, grazie alla generosità di alcuni
pasticcieri e cioccolatieri di Grasse, Cannes e Nizza), una grande e fornita biblioteca
e un centro di ricerca sulla gastronomia, aperto a tutti su appuntamento.
Ovviamente
si possono visitare anche il suo salotto, l’ufficio, la cantina, il girarrosto,
il potager.
Molto interessante è anche
la sala dedicata ad una notevole collezione di menù, che permettono di compiere
un viaggio nella storia della gastronomia. Dalla nascita dei menù nell’ottocento
agli anni 2000, passando per menù storici come quello in occasione dell'incoronazione
del Re Edoardo VII di Inghilterra.
Nei mesi estivi la visita al
Museo si conclude con l’assaggio della famosa e buonissima Pesca Melba, ricetta
inventata da Escoffier e dedicata alla cantante australiana Nellie Melba che lo
sedusse con la sua ammaliante voce.
Da rilevare che esiste anche
un’associazione denominata "I Discepoli di Escoffier” che conta più di 25.000
soci. Nata a Nizza nel 1954, si è sviluppata in Francia e all’estero con l’obiettivo
di trasmettere elevate conoscenze culinarie e favorire la loro evoluzione.
Un ristorante di un discepolo di Escoffier a Villeneuve Loubet
Di grande interesse è anche
la Fondazione, che nacque grazie a Joseph Donon, discepolo di Escoffier che la
volle creare in sua memoria. Oggi la Fondazione ha l’obiettivo preminente di rafforzare
la formazione e la comunicazione sull’arte culinaria. “Viaggiando molto mi sono reso conto di quanto fosse conosciuto
Escoffier nel mondo - afferma Michel Escoffier, Presidente della Fondazione
e pronipote di Auguste - ed allora ho
voluto riscoprire il mio patrimonio familiare e ho profuso tutti i miei sforzi
per trasmetterlo e coltivarlo. Il mio obiettivo è quello di trasferire il
patrimonio di Auguste Escoffier ai giovani. Mio nonno ha permesso alla cucina
di passare dal medio evo ai tempi moderni. Come la moda, la cucina è in
perpetua evoluzione e deve prendere in considerazione i cambiamenti nel modo di
vita delle persone. Le cose che non cambieranno, invece, sono i fondamenti
della cucina”.Quegli stessi fondamenti
della cucina che sono contenuti nella sopracitata Guide Culinaire, che con
grande orgoglio ho acquistato alla fine della mia visita al museo.
In pratica
una "bibbia" della gastronomia francese e un riferimento importante
per tutti i migliori chef francesi nel loro percorso di carriera. Ed è
particolarmente gratificante averla comprata proprio nel luogo in cui il suo
autore ha vissuto. Ora la mia biblioteca enogastronomica si arricchisce di un
volume prezioso in lingua originale, che mi consentirà anche di sbizzarrirmi nella
preparazione di tantissime sfiziose e gloriose ricette ☺.
Stay tuned!
Per ulteriori informazioni:
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