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9 ottobre 2022

Un luogo da non perdere per i foodies: il Museo Escoffier dell’Arte Culinaria


Nel mio recente soggiorno in Costa Azzurra ho avuto modo di visitare un posto davvero interessante, che non può mancare nel bagaglio esperienziale di chi si occupa di gastronomia: il
Museo Escoffier dell’Arte Culinaria.
Ci troviamo a Villeneuve Loubet, un caratteristico paesino non lontano dal mare e situato nei pressi di Nizza ed Antibes.
Visitare questo museo, casa natale di Escoffier, è un’opportunità unica, anche perché costituisce l'unico Museo dell’Arte Culinaria in Francia.
Cercherò innanzitutto, in sintesi, di raccontarvi chi era Auguste Escoffier (1846-1935). Fu certamente un grande chef, considerato il padre della cucina moderna, ma definirlo soltanto chef e grande cuoco è altamente riduttivo.


Visionario e innovativo introdusse, ispirandosi alle gerarchie militari, le norme di organizzazione in cucina che sono ancora oggi attuate, creando il sistema della “brigade” con la presenza di “chefs de partie” per una migliore razionalizzazione del lavoro nei ristoranti. Pensò persino a specifici utensili per agevolare i diversi compiti in cucina.


Fu inoltre il primo a pensare al modo di conservazione degli alimenti ed a pasti veloci e equilibrati.
Introdusse poi il concetto di menù a prezzo fisso e sosteneva l’importanza della convivialità a tavola, in cui il benessere del cliente è la priorità per attrarre gli ospiti.
Escoffier, soprannominato dal Principe di Galles "Il re dei cuochi e il cuoco dei re”, fu anche scrittore e autore di molti libri e articoli. Lascia in eredità alle generazioni future la famosa “Guide Culinaire” con più di 5.000 ricette, quelle fondamentali della cucina moderna.


Ha formato altresì più di 2.000 cuochi, portabandiera della cucina e dei prodotti francesi nel mondo, senza dimenticare che insieme a César Ritz (colui dal quale prese il nome il famoso hotel parigino) diede un grande impulso all’industria alberghiera di lusso internazionale.
Ma quello che sappiamo di meno di questa persona è che era un uomo generoso, solidale con i bisognosi e di grande cuore, donando il suo tempo per ascoltare gli altri. Creò tra l’altro anche la prima associazione mutualistica per cuochi in Gran Bretagna, per aiutare i suoi colleghi che si trovavano in difficoltà.
Una vita così interessante e la storia così affascinante di questo poliedrico personaggio possono essere ampiamente approfondite presso questo Museo.


Quest’ultimo è un piccolo gioiello risalente al XVIII secolo. Nelle dieci sale in cui si articola appaiono ricordi del maestro, oggetti e utensili dell’epoca, prodotti di sua invenzione, lettere, fotografie, sculture in zucchero e cioccolato (proprio nei giorni scorsi ne sono state donate di nuove, grazie alla generosità di alcuni pasticcieri e cioccolatieri di Grasse, Cannes e Nizza), una grande e fornita biblioteca e un centro di ricerca sulla gastronomia, aperto a tutti su appuntamento. 


Ovviamente si possono visitare anche il suo salotto, l’ufficio, la cantina, il girarrosto, il potager.


Molto interessante è anche la sala dedicata ad una notevole collezione di menù, che permettono di compiere un viaggio nella storia della gastronomia. Dalla nascita dei menù nell’ottocento agli anni 2000, passando per menù storici come quello in occasione dell'incoronazione del Re Edoardo VII di Inghilterra.


Nei mesi estivi la visita al Museo si conclude con l’assaggio della famosa e buonissima Pesca Melba, ricetta inventata da Escoffier e dedicata alla cantante australiana Nellie Melba che lo sedusse con la sua ammaliante voce.



Da rilevare che esiste anche un’associazione denominata "I Discepoli di Escoffier” che conta più di 25.000 soci. Nata a Nizza nel 1954, si è sviluppata in Francia e all’estero con l’obiettivo di trasmettere elevate conoscenze culinarie e favorire la loro evoluzione.

Un ristorante di un discepolo di Escoffier a Villeneuve Loubet

Di grande interesse è anche la Fondazione, che nacque grazie a Joseph Donon, discepolo di Escoffier che la volle creare in sua memoria. Oggi la Fondazione ha l’obiettivo preminente di rafforzare la formazione e la comunicazione sull’arte culinaria. “Viaggiando molto mi sono reso conto di quanto fosse conosciuto Escoffier nel mondo - afferma Michel Escoffier, Presidente della Fondazione e pronipote di Auguste - ed allora ho voluto riscoprire il mio patrimonio familiare e ho profuso tutti i miei sforzi per trasmetterlo e coltivarlo. Il mio obiettivo è quello di trasferire il patrimonio di Auguste Escoffier ai giovani. Mio nonno ha permesso alla cucina di passare dal medio evo ai tempi moderni. Come la moda, la cucina è in perpetua evoluzione e deve prendere in considerazione i cambiamenti nel modo di vita delle persone. Le cose che non cambieranno, invece, sono i fondamenti della cucina”.
Quegli stessi fondamenti della cucina che sono contenuti nella sopracitata Guide Culinaire, che con grande orgoglio ho acquistato alla fine della mia visita al museo. 


In pratica una "bibbia" della gastronomia francese e un riferimento importante per tutti i migliori chef francesi nel loro percorso di carriera. Ed è particolarmente gratificante averla comprata proprio nel luogo in cui il suo autore ha vissuto. Ora la mia biblioteca enogastronomica si arricchisce di un volume prezioso in lingua originale, che mi consentirà anche di sbizzarrirmi nella preparazione di tantissime sfiziose e gloriose ricette
. Stay tuned!
 
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