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14 novembre 2021

Spaghetti con mandorle di tarallo e pasta d’acciughe, sfumati al Marsala


 Torno ancora una volta a parlare di Ischia e di un suo locale che è al centro delle mie vacanze nell’isola verde, perché oggi vi propongo un piatto che proviene da un souvenir culinario acquistato la scorsa estate proprio in questa splendida terra.
Innanzitutto va detto che il locale a cui mi riferisco è un posto consigliatissimo di Ischia Ponte, il panificio Boccia di cui vi ho parlato già altre volte. Un negozietto famoso per il suo ottimo pane, ma che offre tante altre gustose golosità. 


 Come ad esempio ortaggi e frutta, anche locali, di alta qualità, i
fagioli zampognari, tipici ischitani, in estate i fichi freschi essiccati al forno a legna e al sole, l’uva dolcissima.


 E poi naturalmente i prodotti di panetteria, comprese delle buonissime pizzette, degli ottimi rustici dolci/salati e la meravigliosa pizza di scarole cotta al forno a legna, oltre a deliziosi formaggi e latticini campani.
Di Boccia va citata anche la sua versione bistrot, situata di fronte al negozio: un locale per lo più all’aperto che offre sfiziosità varie, tra cui va menzionata la zingara della domenica (con porchetta di coniglio e parmigiana al sugo di coniglio) o la focaccia con mortadella grigliata, provolone, rucola, limone e maionese.


 In questa bengodi del gusto, la scorsa estate ho acquistato un’ulteriore chicca di questo locale, dei sacchetti di mandorle frantumate derivanti da rimanenze di taralli (dimenticavo: altra bontà di Boccia sono infatti proprio questi ultimi).
Queste mandorle non sono quindi delle normali mandorle sgusciate, ma presentano sentori di pepe e di tarallo, che viene normalmente venduto nella sua versione più classica, ‘nzogn e pepe (sugna e pepe).
Questo sacchetto “magico” che ho acquistato la scorsa estate, quindi, doveva essere impiegato al meglio in qualche preparazione che esaltasse le qualità di queste mandorle.
In un periodo autunnale come quello attuale ho pensato ad un piatto cromaticamente diverso da quello che si poteva immaginare in estate (ad esempio con pomodorini freschi, basilico, ecc.). Ecco quindi che mi è venuta in mente una preparazione semplice ma gustosa, degli spaghetti con queste mandorle, pasta di acciughe (che conferisce anche una colorazione bruna al piatto), aglio, peperoncino e un tocco di eleganza e ulteriore colore dato da una sfumatina di Marsala.
Di seguito il procedimento di preparazione con dosi, come spesso mi accade di fare, “ad occhio”:

In una padella con olio extravergine abbastanza abbondante tagliare dell’aglio a pezzettini piccoli. Farlo andare finché non si formano delle piccole bollicine intorno a ciascuno spicchietto. Aggiungere quindi una generosa manciata delle mandorle di cui sopra e farle cuocere finché non si ammorbidiscono un po’.
Sfumare con due tazzine da caffè di Marsala e far ben evaporare. Aggiungere una buona quantità di peperoncino in polvere (chi non ama il piccante ovviamente diminuisca la dose) e della pasta di acciughe e far ancora cuocere aggiungendo anche qualche cucchiaio di acqua di cottura degli spaghetti, che intanto avrete messo a cuocere.
Completare la cottura degli spaghetti nella padella, dopo averli scolati 2-3 minuti prima del tempo finale di preparazione. Se necessario, aggiungere ancora poca acqua di cottura.
Mantecare bene e servire, aggiungendo a piacere anche del prezzemolo tritato fresco (io non l’ho fatto perché me ne sono dimenticato ;).
Un piatto ottimo e sorprendente, con due piccantezze diverse, quella delle mandorle “tarallate” e quella del peperoncino, reso elegante dal Marsala la cui dolcezza contrasta gli ingredienti dal gusto forte e la sapidità delle acciughe. In definitiva, una preparazione che vi invito decisamente a provare!
Non ho ancora finito le scorte di questo tipo di mandorle cui vi accennavo poc’anzi. Quali altri piatti posso tirar fuori “dal mio cilindro”? Io qualche idea ce l’ho, ma voi cosa mi consigliate?

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