Oggi
vi parlerò di alcune pizze e pizzerie di Napoli. Non vi aspettate indirizzi
segreti o posti ottimi non tanto conosciuti. Vado, al contrario, su dei
classicissimi, di cui mi piace scrivere sia perché questi locali non sono mai stati
recensiti sul mio blog, sia forse perché (sarà una mia illusione?) c’è ancora
qualcuno che non li conosce e potrei dare quindi qualche suggerimento utile.
Comincio pertanto col parlarvi di una particolare pizza di Ciro Salvo, sfornata dal suo mitico locale a Mergellina, 50 Kalò, frequentato anche da tanti vip, tra cui il capitano del Napoli Marek Hamsik che dopo le partite serali viene a rifocillarsi meritatamente e degnamente qui.
Comincio pertanto col parlarvi di una particolare pizza di Ciro Salvo, sfornata dal suo mitico locale a Mergellina, 50 Kalò, frequentato anche da tanti vip, tra cui il capitano del Napoli Marek Hamsik che dopo le partite serali viene a rifocillarsi meritatamente e degnamente qui.
Ebbene, da Ciro Salvo di recente ho mangiato una
golosissima pizza bianca definita “dell’Alleanza” con fiordilatte di Agerola, lardo
di colonnata, cipolla ramata di Montoro e conciato romano, un formaggio
quest’ultimo dal gusto deciso e stagionato in anfore di terracotta.
Senz’altro una pizza non leggera ma veramente
gustosa, con ingredienti dolci come la cipolla e molto aromatici e sapidi come
il lardo e il conciato romano che si bilanciano molto bene tra loro. Con una
gran birra come quelle artigianali offerte dal locale, poi, questa pizza è
perfetta!
Da Ciro Salvo a mio avviso è strepitosa, prima della pizza, anche la frittatina di maccheroni, preparata con ingredienti di qualità e ben croccante e dorata.
Da Ciro Salvo a mio avviso è strepitosa, prima della pizza, anche la frittatina di maccheroni, preparata con ingredienti di qualità e ben croccante e dorata.
A proposito di cose fritte, non si può
rinunciare a Napoli, quando si è nei pressi della stazione centrale, alle
meravigliose pizze fritte della storica friggitoria La Masardona.
Qui si possono mangiare versioni mini e maxi di queste pizze così goduriose e
gustose (lasciamo per un momento da parte gli aspetti salutistici…).
La
caratteristica di questo posto sempre affollato è il fatto che la pizza viene
portata al tavolo incartata (il solo guardare, toccare il tipo di carta, quella
che assorbe l’olio dei fritti, ha un che di affascinante) e si mangia
rigorosamente con le mani (“per
riproporre a pieno l’essenza della vera tradizione centenaria,… per coinvolgere
tutti e cinque i sensi…” secondo quanto si legge nel menù del locale).
L’ultima volta che sono stato in questo locale ho
assaggiato una mini pizza fritta (detta battilocchio) cosiddetta completa, con
ricotta, cicoli, pepe, provola e pomodoro. Anche se a saperlo l’avrei preferita
senza pomodoro, che in questo caso (a mio avviso) “annacqua” troppo la
preparazione.
Ci spostiamo sullo splendido lungomare a Via
Partenope, dove ho potuto scoprire una pizzeria nuova per me, proprio accanto a quella di Gino Sorbillo di cui vi avevo già parlato qui qualche tempo fa.
Sono andato infatti da Eccellenze Campane mare (la sede più grande è invece in Via Brin) e devo dire che la mia esperienza è stata molto positiva. Ho mangiato innanzitutto un arancino ripieno di scarola davvero intrigante.
Sono andato infatti da Eccellenze Campane mare (la sede più grande è invece in Via Brin) e devo dire che la mia esperienza è stata molto positiva. Ho mangiato innanzitutto un arancino ripieno di scarola davvero intrigante.
Ho poi degustato una buonissima e profumatissima
pizza marinara (la marinara è quasi come il tartufo: il profumo riesce quasi a vincere sul
sapore!) divisa in quattro parti con diversi tipi di pomodoro, presenti anche in
diverse consistenze e cotture.
Un posto davvero interessante dove ritornerò per assaggiare anche primi piatti potenzialmente molto allettanti come la pasta e patate con provola. Nel periodo di carnevale, quando ci sono andato, inoltre veniva proposta anche la mitica lasagna napoletana, appunto di carnevale, ripiena di golose polpettine…
Un posto davvero interessante dove ritornerò per assaggiare anche primi piatti potenzialmente molto allettanti come la pasta e patate con provola. Nel periodo di carnevale, quando ci sono andato, inoltre veniva proposta anche la mitica lasagna napoletana, appunto di carnevale, ripiena di golose polpettine…
Prima di un ideale arrivederci a Napoli e per restare un attimo fuori dal tema delle pizze, era d’obbligo gustare delle ottime sfogliatelle calde (ricce) dallo storico Pintauro dove pare siano proprio nate tanto tempo fa (nel 1785, per la precisione). Detto fatto.
A bientôt!
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