Nello
splendido scenario della villa Parco della Vittoria, dalla quale si può
ammirare dall’alto un panorama splendido su Roma, si è svolta di recente una
serata davvero piacevole che celebrava le eccellenze enogastronomiche del
Friuli Venezia Giulia.
Un patrimonio di prodotti, di vini e di piatti tipici che non conoscevo del tutto e che ho avuto il piacere di scoprire meglio in questa occasione.
L’organizzazione di questo evento, partito proprio da Roma, rientra in un Progetto di promozione delle tipicità e delle eccellenze enogastronomiche della regione, messo in atto dal Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori. Ad essere coinvolte sono ben 57 aziende top-quality, 20 ristoratori, 21 tra vignaioli e distillatori e 16 artigiani del gusto, tutti uniti attorno ad un unico scopo: la valorizzazione del territorio del Friuli Venezia Giulia. Territorio che è ricco anche di grandi suggestioni storico-paesaggistiche, le cui produzioni recepiscono dal prezioso e variegato patrimonio ambientale e culturale che le circonda, caratteristiche eccelse ed esclusive.
Una delle cose più interessanti di questa iniziativa è che gli chef dei venti ristoranti partecipanti cucinano nelle proprie postazioni, in diretta per il pubblico, piatti di grande bontà e creatività, con preparazioni anche inedite oltre che tradizionali.
Ed in effetti gli chef hanno dato il loro meglio nella serata romana, con dei piatti “robusti” (che nascono in coerenza con il rigido clima della regione più ad est d’Italia) ma che sono risultati davvero gustosi.
Il piatto che ho più gradito sono stati i mitici Cjalsons,ripieni di fichi e conditi con una fonduta di formaggio, proposti dal ristorante Al Paradiso. La cucina di questo locale s’ispira a quella di un grande maestro, Gianni Cosetti, che lì lavorò tra il 1998 ed il ’99. E chi gli stava accanto seppe coglierne tutti i segreti, che ha trasferito negli attuali piatti, con una ricerca instancabile dei prodotti del territorio.
Un patrimonio di prodotti, di vini e di piatti tipici che non conoscevo del tutto e che ho avuto il piacere di scoprire meglio in questa occasione.
L’organizzazione di questo evento, partito proprio da Roma, rientra in un Progetto di promozione delle tipicità e delle eccellenze enogastronomiche della regione, messo in atto dal Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori. Ad essere coinvolte sono ben 57 aziende top-quality, 20 ristoratori, 21 tra vignaioli e distillatori e 16 artigiani del gusto, tutti uniti attorno ad un unico scopo: la valorizzazione del territorio del Friuli Venezia Giulia. Territorio che è ricco anche di grandi suggestioni storico-paesaggistiche, le cui produzioni recepiscono dal prezioso e variegato patrimonio ambientale e culturale che le circonda, caratteristiche eccelse ed esclusive.
Una delle cose più interessanti di questa iniziativa è che gli chef dei venti ristoranti partecipanti cucinano nelle proprie postazioni, in diretta per il pubblico, piatti di grande bontà e creatività, con preparazioni anche inedite oltre che tradizionali.
Ed in effetti gli chef hanno dato il loro meglio nella serata romana, con dei piatti “robusti” (che nascono in coerenza con il rigido clima della regione più ad est d’Italia) ma che sono risultati davvero gustosi.
Il piatto che ho più gradito sono stati i mitici Cjalsons,ripieni di fichi e conditi con una fonduta di formaggio, proposti dal ristorante Al Paradiso. La cucina di questo locale s’ispira a quella di un grande maestro, Gianni Cosetti, che lì lavorò tra il 1998 ed il ’99. E chi gli stava accanto seppe coglierne tutti i segreti, che ha trasferito negli attuali piatti, con una ricerca instancabile dei prodotti del territorio.
Ho trovato molto buona anche la polentina di
grano saraceno con ricotta salata, mela seuka e cren, molto rustica e dai
piacevoli contrasti di sapore del ristorante Sale e Pepe (Tel. 0432.724118).
Interessanti i fusi con salsiccia e fonduta di
Jamar, un formaggio stagionato in grotte a 80 metri di profondità, della
Lokanda Devetak la cui
cucina rispecchia la storia del Carso, fra culture e tradizioni slovena e
austriaca fuse con quella italiana.
Ottimi i “girini” (un impasto
di uova e farina, fatto passare attraverso uno scolapasta direttamente in acqua bollente)
serviti con ortaggi di stagione del ristorante La Subida. Anche
qui la cucina, che ha saputo dare nobiltà alla povertà, si ispira ai piatti
delle terre di confine, dove si fondono la cultura friulana e quella del mondo
sloveno.
Molto piacevole anche il risotto con scampi e polvere di cappero del Vitello d'Oro.
Anche gli stand degli “Artigiani del gusto” hanno offerto succulentissimi prodotti: un prosciutto di San Daniele da favola, le diverse specialità a base di trota di Friultrota, il salame d'oca di Jolanda De Colò ed i vari Montasio delle Latterie Friulane.
A proporre l’abbinamento cibo-vino perfetto, i vignaioli di alcune delle migliori aziende vitivinicole friulane, realtà di rilievo internazionale e rappresentanti dell’enologia italiana nel mondo.
Come chiudere degnamente la serata se non con una ottima grappa? E qui è venuta in soccorso una grande azienda, la Nonino Distillatori, con un’ampia varietà di etichette, utili anche a “bagnare” un’ottima “sbrisolona”.
Molto piacevole anche il risotto con scampi e polvere di cappero del Vitello d'Oro.
Anche gli stand degli “Artigiani del gusto” hanno offerto succulentissimi prodotti: un prosciutto di San Daniele da favola, le diverse specialità a base di trota di Friultrota, il salame d'oca di Jolanda De Colò ed i vari Montasio delle Latterie Friulane.
A proporre l’abbinamento cibo-vino perfetto, i vignaioli di alcune delle migliori aziende vitivinicole friulane, realtà di rilievo internazionale e rappresentanti dell’enologia italiana nel mondo.
Come chiudere degnamente la serata se non con una ottima grappa? E qui è venuta in soccorso una grande azienda, la Nonino Distillatori, con un’ampia varietà di etichette, utili anche a “bagnare” un’ottima “sbrisolona”.
Dopo la presentazione in grande stile nella Capitale e quella di Gemona (Ud) sono previsti altri gustosi incontri in Friuli Venezia Giulia, tutti aperti al pubblico. Il prossimo incontro avverrà sulla diga di Grado il 28 luglio, guardando il mare. Seguirà Partopiccolo di Sistiana, sulla spiaggia, il 1 settembre. Il 24 ottobre, grandi cibi accompagnati da 40 grandi vignaioli friulani, nella magia delle vigne e della cantina Jermann a Ruttars. Per chiudere, “Grado Dolce Grado”, l’appuntamento del 21 e 22 novembre, nell’omonima cittadina in provincia di Gorizia, interamente dedicato all’arte dolciaria, dove sarà possibile degustare i capolavori di grandi pasticcieri, panificatori e cake designer di scuola Mitteleuropea.
Per chi infine è interessato a visitare in loco le bellezze e le squisitezze della regione, il Consorzio FVG Via dei Sapori, in collaborazione con Cividin Viaggi-Progetto CivadoItaly, organizza il TastyBus & TastyTravels: un’innovativa proposta di itinerari enogastronomici a bordo di lussuosi bus forniti di tutti i comfort. Gastro-escursioni con visite guidate e degustazioni nelle migliori aziende agroalimentari friulane per scoprire gli angoli più golosi di una terra da assaporare in tutte le sue forme. Gli itinerari dei TastyBus & TastyTravels sono prenotabili on line, sulla sezione dedicata del sito www.civadoitaly.com.
Per informazioni: Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori
Tel. 0432 538752 - info@friuliviadeisapori.it
- www.friuliviadeisapori.it
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