Il mio
recente (relativamente ormai…) viaggio a Lisbona mi ha fatto venire un gran desiderio
di leggere qualche bel libro ambientato in questa stupenda città.
Se non
altro per comprendere maggiormente la capitale portoghese, che ora conosco
abbastanza, attraverso l’osservatorio privilegiato di qualche bravo scrittore,
oltre che per stimolare piacevoli ricordi di posti visitati o scoperti.
In
questo senso, un libro molto interessante è “Sostiene Pereira” di
Antonio Tabucchi, più volte citato nel mio blog. Un libro che ho letto tanto
tempo fa, ma che ho riletto con grandissimo piacere, perché è molto gradevole,
fine, discreto e impregnato della magica atmosfera che caratterizza la
principale città lusitana.
Il
libro è ambientato nel periodo della dittatura di Salazar ed ha come
protagonista Pereira, un anziano giornalista sovrappeso e con problemi di
cuore, responsabile della pagina culturale di un giornale del pomeriggio. La
vita di Pereira subisce una svolta quando conosce il giovane Monteiro Rossi (e
la sua fidanzata Marta) che decide di aiutare economicamente chiedendogli di
scrivere sul suo giornale dei necrologi di grandi autori. I due ragazzi sono
però anche dei ribelli che combattono contro il regime di Salazar e ciò avrà indubbiamente
un impatto anche sulla vita di Pereira.
Pereira
è un personaggio a cui il lettore si affeziona molto, per la sua grande umanità
e bontà, il suo intatto amore per la moglie morta e la sua passione per la
buona cucina, anche se frenata dai problemi di salute.
Pereira
amava prendersi una pausa o fare incontri di lavoro in un locale frequentato da
intellettuali che si chiamava Cafè
Orquìdea, in cui era solito consumare della limonata molto
zuccherosa e fresca (era estate e faceva molto caldo) e delle omelette alle
erbe aromatiche.
A tal
proposito, rileggendo questo libro, ho avuto anche la fortuna di trovare nelle
sue pagine la semplice ricetta di questa omelette, che vi riporto testualmente:
“…Alle otto Monteiro Rossi dormiva ancora. Pereira si
recò in cucina, sbatté quattro uova, vi mise un cucchiaio di mostarda di Digione
e un pizzico di origano e di maggiorana. Voleva preparare una buona omelette
alle erbe aromatiche, e forse Monteiro Rossi aveva una fame del diavolo, pensò”.
Ho voluto
allora replicare questa ricetta perché, pur nella sua semplicità, mi intrigava
molto l’aggiunta della senape di Dijon che effettivamente dà una marcia in più
al prodotto finale, che è risultato buonissimo e profumatissimo.
Come senape
ho utilizzato un prodotto più delicato, meno forte e pungente del solito,
biologico, e devo dire delizioso, dell’azienda Cereal Terra.
Inoltre ho sostituito l’origano con del timo, che mi piace di più, ma sulle erbe aromatiche da utilizzare ci si può davvero sbizzarrire con la fantasia, a seconda dei vostri gusti.
Ho poi preparato l’omelette come piace a me e cioè baveuse, quindi senza far troppo cuocere l’interno della preparazione che rimane semi-liquido…
Un sentito grazie ad Antonio Tabucchi per averci regalato questo splendido romanzo e… anche per questa deliziosa omelette!
Inoltre ho sostituito l’origano con del timo, che mi piace di più, ma sulle erbe aromatiche da utilizzare ci si può davvero sbizzarrire con la fantasia, a seconda dei vostri gusti.
Ho poi preparato l’omelette come piace a me e cioè baveuse, quindi senza far troppo cuocere l’interno della preparazione che rimane semi-liquido…
Un sentito grazie ad Antonio Tabucchi per averci regalato questo splendido romanzo e… anche per questa deliziosa omelette!
2 commenti:
Tu m'as donné deux envies : de relire
Tabuchi, de me faire comme Pereira une
omelette aux herbes mais baveuse !!
Au Café Orquidéa on ne servait que de la
salade de poissons et cette omelette.
Ce livre temoigne de la résistance au
fascime et surtout à la censure. On en a
bien besoin par les temps qui courent.
Si tu as la saudade de Lisbonne, fait un
tour dans la Tasca d'Elvira, blog très riche, ou l'âme et la cuisine portugaise
sont au coeur de tout.
@Gabriella: merci, je suis content de te donner envie de relire Tabucchi et de manger l'omelette "baveuse" ;) Je connais bien le blog d'Elvira et c'est un des mes blog préférés. T'as raison, elle fait une cuisine très spéciale et de l'ame. A bientot!
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