E’ il mio primo post dell’anno. E allora vi faccio tanti auguri
di un ottimo 2014, innanzitutto. Un po’ in ritardo, perché ad inizio gennaio ho
fatto un piacevole viaggetto a Londra, come qualcuno di voi avrà visto da
qualche messaggio sui social network a cui aderisco.
Vi (mi) auguro di guadagnare anche tanti soldi, abbondanti quanto i chicchi di riso presenti nelle mie ricette di oggi.
Ricette che rappresentano un classico esempio di cucina del recupero e degli avanzi (doppiamente, e dopo vedrete perché).
In occasione delle feste mi era avanzata della carne, utilizzata per preparare un ragù. Ed anche un po’ di vino rosso di Ischia, il mitico Per ‘e Palumm (vitigno Piedirosso). Ho pensato quindi che questo già collaudato matrimonio (carne con vino rosso) potesse benissimo proseguire in un risotto. Ad esempio in quello che ho definito “Risotto al Per ‘e Palumm e carne da ragù”.
Ecco come l’ho fatto:
Ho preparato un brodo vegetale, perché usarne uno di carne mi sembrava eccessivo e troppo pesante, tanto più dopo i bagordi delle feste.
Ho tagliato poi a parte a piccoli pezzetti della carne di maiale mista e delle salsicce che erano serviti per il ragù.
Ho fatto imbiondire in un tegame della cipolla con del burro, aggiunto del buon riso che ho fatto tostare e poi ho sfumato con un bicchiere di Per ‘e Palumm.
Come per un normale risotto, ho poi aggiunto mano a mano del brodo facendolo ben assorbire dal riso e poco a poco inserito i pezzetti di carne e salsiccia.
Prima di fine cottura, ho aggiunto altro (poco) Per ‘e Palumm e lasciato evaporare.
La mantecatura l’ho fatta come al solito fuori fuoco, con del burro e Parmigiano Reggiano.
Ho servito infine immediatamente, arricchendo il risotto con dell’altro parmigiano grattugiato a scaglie grandi. Un fantastico risotto davvero!
Questo risotto a sua volta mi è avanzato. Ma non potevo certo buttarlo… Ecco allora la fase del “riciclo del riciclo”. Ed ho preparato qualche ottimo arancino.
Vi (mi) auguro di guadagnare anche tanti soldi, abbondanti quanto i chicchi di riso presenti nelle mie ricette di oggi.
Ricette che rappresentano un classico esempio di cucina del recupero e degli avanzi (doppiamente, e dopo vedrete perché).
In occasione delle feste mi era avanzata della carne, utilizzata per preparare un ragù. Ed anche un po’ di vino rosso di Ischia, il mitico Per ‘e Palumm (vitigno Piedirosso). Ho pensato quindi che questo già collaudato matrimonio (carne con vino rosso) potesse benissimo proseguire in un risotto. Ad esempio in quello che ho definito “Risotto al Per ‘e Palumm e carne da ragù”.
Ecco come l’ho fatto:
Ho preparato un brodo vegetale, perché usarne uno di carne mi sembrava eccessivo e troppo pesante, tanto più dopo i bagordi delle feste.
Ho tagliato poi a parte a piccoli pezzetti della carne di maiale mista e delle salsicce che erano serviti per il ragù.
Ho fatto imbiondire in un tegame della cipolla con del burro, aggiunto del buon riso che ho fatto tostare e poi ho sfumato con un bicchiere di Per ‘e Palumm.
Come per un normale risotto, ho poi aggiunto mano a mano del brodo facendolo ben assorbire dal riso e poco a poco inserito i pezzetti di carne e salsiccia.
Prima di fine cottura, ho aggiunto altro (poco) Per ‘e Palumm e lasciato evaporare.
La mantecatura l’ho fatta come al solito fuori fuoco, con del burro e Parmigiano Reggiano.
Ho servito infine immediatamente, arricchendo il risotto con dell’altro parmigiano grattugiato a scaglie grandi. Un fantastico risotto davvero!
Questo risotto a sua volta mi è avanzato. Ma non potevo certo buttarlo… Ecco allora la fase del “riciclo del riciclo”. Ed ho preparato qualche ottimo arancino.
Col risotto conservato qualche ora in frigorifero ho formato delle pallotte che ho immerso prima nell’uovo, poi nella farina, poi ancora nell’uovo e nel pangrattato. Una bella frittura che ha conferito una piacevole doratura agli arancini ha completato la gustosissima ricetta di questo ottimo street food. E che bontà, ragazzi!
Insomma due fantastiche ricette low-cost, recuperando gli avanzi delle feste: cosa volere di più?
Oltre al gran gusto, c’è quindi in questi casi un’ulteriore, sottile, etica soddisfazione a preparare questo tipo di piatti, in quanto si è totalmente a posto con la coscienza per non aver sprecato nulla, ma proprio nulla. Neanche un chicco di riso.
Buon Anno!
6 commenti:
risotti ed arancini sono in cima alle mie preferenze ! Buon anno Enrico !
Grazie Chiara, altrettanto! E vedo che abbiamo parecchi gusti in comune :)
Excellente recuperation! J'ai fait comme ca des kebabs et du riz frit a la chinoise avec les restes de ma dinde de Noel, pas pris de photos mais c'etait delicieux - et la satisfaction de ne pas jeter, de tout reutiliser, est reelle.
@Gracianne: j'immagine. je vois aussi que tu as parfaitement compris ce que je voulais dire.
Buon 2014 Enrico, che il tuo augurio si possa realizzare per te e per tutti noi.Deliziose le ricette che hai realizzato, mi piace molto il risotto. Buona serata Daniela.
Mille grazie, Daniela ;)
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