Prima di parlarvi del mio piccolo tour de France fatto
fino a pochi giorni fa in terra transalpina, oggi pubblico un post che con
questo tema ha uno stretto legame.
La settimana scorsa si è tenuta infatti, come ormai di consueto, una bella serata alla Città del Gusto del Gambero Rosso dedicata a due nazioni importanti anche dal punto di vista del patrimonio enogastronomico, l’Italia e la Francia.
La serata prevedeva assaggi sia di specialità gastronomiche sia di vini delle due nazioni “cugine”.
Sul fronte gastronomico sono stati offerti due piatti, uno espressione delle tipicità italiane, l’altro di quelle transalpine. Quali sono stati i prodotti più buoni da rilevare? A mio avviso per l’Italia il Conciato di San Vittore dalla giusta consistenza e dagli aromi complessi e per la Francia senza dubbio il cubo di Salmone con un cremosissimo e inimitabile burro di Normandia. Del resto i francesi sul burro di qualità sono mediamente molto più avanti di noi…
La settimana scorsa si è tenuta infatti, come ormai di consueto, una bella serata alla Città del Gusto del Gambero Rosso dedicata a due nazioni importanti anche dal punto di vista del patrimonio enogastronomico, l’Italia e la Francia.
La serata prevedeva assaggi sia di specialità gastronomiche sia di vini delle due nazioni “cugine”.
Sul fronte gastronomico sono stati offerti due piatti, uno espressione delle tipicità italiane, l’altro di quelle transalpine. Quali sono stati i prodotti più buoni da rilevare? A mio avviso per l’Italia il Conciato di San Vittore dalla giusta consistenza e dagli aromi complessi e per la Francia senza dubbio il cubo di Salmone con un cremosissimo e inimitabile burro di Normandia. Del resto i francesi sul burro di qualità sono mediamente molto più avanti di noi…
Nella serata, comunque, da padrone l’hanno fatta i vini. Da
osservatore “un po’ di parte” ho assaggiato soprattutto vini francesi (di
quelli italiani ho apprezzato il Franciacorta Berlucchi “Satèn Cuvée 61” e “Brut
Rosé 2009”). E che vini…
Innanzitutto Champagne di grande pregio, in particolare
il Piper Heidsieck Millesime 2002 Rare o
quelli “De Saint Gall” o ancora i “Dehu Père et Fils".
Ottimi anche i Bordeaux “Château Marquis D’alesme & Château Labegorge” ed i vini della
Languedoc Mas du Soleilla, ma un
doveroso elogio va fatto ai prodotti dello Château Climens.
Si tratta di vini Sauternes
di grande complessità ed eleganza tra cui il “remarquable” 1er Cru Barsac
un grandissimo vino molto composito, fresco e caldo al tempo stesso, profondo, profumato
da abbinare a formaggi erborinati come l’ottimo Roquefort J. Carles in degustazione.
Meno complesso ma ottimo allo stesso modo anche il Sauternes
Cyprès de Climens, fresco, con sentori di fiori bianchi, agrumi ed albicocca.
Sine qua
non (direbbe il Gastronauta).
6 commenti:
per me una cena perfetta sarebbe Sauterns, formaggi francesi e un tot(abbondiamo)di baguette bella croccante...Buona giornata Enrico !
@Chiara: eh, mica male ;-)
Una bella serata Con degli ottimi vini. Buon fine settimana Daniela.
@Daniela: esatto!
Ma se ti dico che il primo champagne della mia vita l'ho assaggiato giovedì scorso mi parli ancora? :-D
@Serena: almeno dimmi che ne pensi dello champagne che hai provato :-P
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