Il primo dei racconti estivi delle mie vacanze riguarda una “isla” immersa nel bel mezzo del mar mediterraneo: Palma de Mallorca.
E’ un’isola molto grande, da girare in macchina per vederla bene, che offre delle belle spiagge ed ha una vita notturna degna delle più gettonate località della costa romagnola…
Spiagge belle sì (ne ho viste solo alcune) ma il mare non sempre è pulito, vuoi per la presenza di alghe, vuoi per le numerose imbarcazioni presenti nelle grandi baie.
Inoltre una caratteristica di questa isola, almeno di alcune zone, è la massiccia presenza di enormi alberghi e residence che secondo me compromettono un paesaggio ed un panorama che potrebbe regalare molto di più.
Nella zona sud, inoltre, almeno quindi nella zona dove risiedevo io, i negozi sono davvero poco interessanti ed eccessivamente turistici ed i locali ed i ristoranti sono fortemente orientati verso la soddisfazione di un turismo di tipo anglosassone, con pub e locali analoghi presenti a bizzeffe.
Tutto ciò mentre sulla vicina spiaggia erano invece rappresentate sostanzialmente tutte le regioni italiane e sembrava di stare ad Ostia o a Rimini.
Bella invece la capitale Palma de Mallorca, con la sua maestosa cattedrale, come pure le caratteristiche vie del centro.
E’ un’isola molto grande, da girare in macchina per vederla bene, che offre delle belle spiagge ed ha una vita notturna degna delle più gettonate località della costa romagnola…
Spiagge belle sì (ne ho viste solo alcune) ma il mare non sempre è pulito, vuoi per la presenza di alghe, vuoi per le numerose imbarcazioni presenti nelle grandi baie.
Inoltre una caratteristica di questa isola, almeno di alcune zone, è la massiccia presenza di enormi alberghi e residence che secondo me compromettono un paesaggio ed un panorama che potrebbe regalare molto di più.
Nella zona sud, inoltre, almeno quindi nella zona dove risiedevo io, i negozi sono davvero poco interessanti ed eccessivamente turistici ed i locali ed i ristoranti sono fortemente orientati verso la soddisfazione di un turismo di tipo anglosassone, con pub e locali analoghi presenti a bizzeffe.
Tutto ciò mentre sulla vicina spiaggia erano invece rappresentate sostanzialmente tutte le regioni italiane e sembrava di stare ad Ostia o a Rimini.
Bella invece la capitale Palma de Mallorca, con la sua maestosa cattedrale, come pure le caratteristiche vie del centro.
Premesso tutto ciò, la vacanza è stata estremamente piacevole ed un aspetto interessante è stata la (ri)scoperta di una cucina che conoscevo e conosco poco che è quella spagnola.
Una cucina non solo di mare ma anche di terra, con della carne (anche quella più povera) cucinata davvero bene e condita con salsine deliziose e forse meno diffuse rispetto a noi. Ho adorato poi le crocchette sia di formaggio che delle più disparate verdure, altra particolarità di questa cucina ancora per me da esplorare in profondità e così diversa da regione a regione (così come accade in Italia). Senza dimenticare dei classici inflazionatissimi ma buonissimi come la paella e la sangria.
Ma veniamo alla cucina di Mallorca. Una cucina che ha come base delle materie prime molto mediterranee da utilizzare al meglio in preparazioni a volte simili alle nostre, a volte del tutto originali. Buone sono le zuppe, con sottili fette di pane in brodo caldo con verdure e pezzi di carne o l’arròs brut un piatto di riso, carne e verdure.Mallorca vanta anche alcuni prodotti Dop come l’olio di oliva, derivante da oliveti sparsi nelle zone collinari dell’isola e il prodotto di pasticceria “Ensaimada”. Si tratta di una pasta zuccherata, fermentata e cotta al forno, lavorata con farina forte, acqua, zucchero, uova, pasta madre e lardo. Il prodotto si presenta a forma di spirale con due o più “giri” in senso orario, con una crosta croccante e friabile.
Molto buona (e sempre Dop) è infine la Sobrasada, prodotto di lunghissima tradizione e di grossa produzione (basti pensare che il 50% della sobrasada spagnola è prodotto a Mallorca) che è ottenuto da carne di maiali neri allevati in libertà nelle zone interne dell’isola.
Molto buona (e sempre Dop) è infine la Sobrasada, prodotto di lunghissima tradizione e di grossa produzione (basti pensare che il 50% della sobrasada spagnola è prodotto a Mallorca) che è ottenuto da carne di maiali neri allevati in libertà nelle zone interne dell’isola.
La Sobrasada la cui iniziale produzione, diversa da quella attuale, risale all’epoca romana è un salume a pasta morbida, ma compatta e consistente. La preparazione consiste nel macinare la carne, nell’impastare la pasta aggiungendo peperoncino, sale e spezie e nell'insaccarla in budelli. Dopodiché avviene l'essiccazione e la messa in commercio del prodotto.
Per concludere il mio reportage su Mallorca vi lascio con una semplice ricetta che impiega appunto la Sobrasada. Un’idea che mi son fatto è che questo prodotto sta molto bene con del formaggio dolce o fresco che contrasta la piccantezza, anche se non eccessiva, della versione base del salume.
Allora ho pensato ad una “bruschetta maiorchina”, con sobrasada (che è sostanzialmente un salume spalmabile come il ciauscolo) e un buon formaggio italiano che abbia le caratteristiche di cui parlavo.
Ho quindi bruschettato al forno una fetta di pane casareccio, sul quale ho successivamente spalmato la sobrasada. Ho poi posto sulla bruschetta della mozzarella di bufala a pezzetti ed ho poi ripassato la stessa bruschetta in forno, giusto il tempo necessario a far fondere un po’ il formaggio.
Ecco a voi un semplice ed ottimo connubio mediterraneo Italia- Spagna!
Allora ho pensato ad una “bruschetta maiorchina”, con sobrasada (che è sostanzialmente un salume spalmabile come il ciauscolo) e un buon formaggio italiano che abbia le caratteristiche di cui parlavo.
Ho quindi bruschettato al forno una fetta di pane casareccio, sul quale ho successivamente spalmato la sobrasada. Ho poi posto sulla bruschetta della mozzarella di bufala a pezzetti ed ho poi ripassato la stessa bruschetta in forno, giusto il tempo necessario a far fondere un po’ il formaggio.
Ecco a voi un semplice ed ottimo connubio mediterraneo Italia- Spagna!
18 commenti:
Ci son stata nel lontano 2005... e la penso come te.. non tutte le spiagge son belle.. e secondo me è troppo turistica!!! si mangiava divinamente però! .-D
@Claudia: su quello anche io non ho dubbi. Nei posti non turistici, però!
che meraviglia....
Grazie, Fede!
Ciao, Enrico! Noi siamo stati a Mallorca per il viaggio di nozze, bel viaggio, devo dire! Quindi sono convinta che la tua vacanza è stata bellissima!
Allora, ci vediamo martedì al GR? E mi raccomando, iscriviti a fb, ho delle comunicazioni da fare a tutti noi! :-))
p.s. la ricetta di ensaimada c'è nel mio blogghino..
baci!
@Giulia: si,in effetti :)
Martedi non credo, il 19 forse sì.
Comunicazioni su FB? fammi sapere per e-mail ;-)
Vado a vedere la ricetta dell'ensaimada!
Questo connubio italo-spagnolo ci piace assai! Che voglia di provare quella soppressata che mi hai fatto venire :)
Eh-eh-eh
CIAO ENRIII! Ben tornato, bè vedo che mallorca ti è piaciuta la dritta per la bruschettina mi piace molto sembra proprio una bella commistione. :)
A presto
Elisa
@Elisa: bentornata! la bruschetta è semplice e davvero ottima!
la bruschetta mi sembra deliziosa! Peccato per l'invasione di questi posti turistici che rendono queste zone di mare meno autentiche..l'ho riscontrato anch'io negli ultimi viaggi.
Grazie Ale! Purtroppo è proprio così...Se a questo poi aggiungiamo strutture turistiche obrobriose...
Bellissimo reportage, ottima la bruschetta, devo assolutamente trovare questo salume.
Buona settimana Daniela.
@Daniela: grazie, però non so se sarà facile trovarlo in Italia.
C'était donc là qu'il fallait aller pour trouver du soleil!!!!!!
@Gh: ou en Italie... :)
Le tourisme massif detruit tout, meme les plus beaux paysages.
@Gracianne: malheureusement, oui!
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