Adoro i topinambur. Il loro gusto, che assomiglia un pò a quello dei carciofi, è veramente particolare. Li ho assaggiati in mille preparazioni per la prima volta in una zona tipica, quella delle Langhe, ed è stato subito amore a prima vista.
Sul mio blog i topinambur sono stati già “censiti” in un’occasione, quando li ho utilizzati per farne un magnifico risotto.
Ora mi ripeto con l’utilizzo di questa ottima materia prima. Tutto è nato da una mia sortita al sempre interessante mercatino bio della Città dell’Altra Economia nel quartiere Testaccio a Roma.
In un banco di ortofrutta ho trovato questi bellissimi topinambur, che aspettavano solo di essere comprati e cucinati. Detto fatto.
Stavolta ho deciso di prepararci una sorta di frittata, ma utilizzando meno uova. Sostanzialmente ho fatto dei topinambur “strapazzati in padella”.
Ecco come sono arrivato a fare questa preparazione:
Sbucciare per bene i topinambur (5-6 tuberi di media grandezza) e lavarli in acqua corrente. Tagliarli successivamente a dadini. In una padella, nel frattempo, far soffriggere dell’aglio in olio extravergine; aggiungere poi i dadini di topinambur e del prezzemolo tritato. Far saltare per bene e cuocere i topinambur fin quando non diventano morbidi. Occorre aggiungere poca acqua ogni tanto in quanto la cottura non è proprio così breve. Aggiustare ovviamente, durante la preparazione, di sale e pepe.
Quello che viene fuori da questo primo step della ricetta è già un ottimo contorno.
Per arrivare invece alla ricetta del post di oggi occorre far raffreddare i topinambur saltati in padella (che si riducono molto durante la cottura) e successivamente porli in una ciotola dove è stato sbattuto un uovo. Ho scelto di utilizzare un solo uovo perché non occorre fare una vera e propria frittata, ma semplicemente delle “uova strapazzate al topinambur”; e quindi, se anche il composto in padella si “slega” un po’, non fa nulla.
All’uovo sbattuto aggiungere poco sale e, come dicevamo, i topinambur; inserire poi del parmigiano grattugiato e del prezzemolo tritato e amalgamare bene.
Riversare il tutto in una padella con dell’olio, mescolando abbastanza frequentemente in modo da ottenere un composto che si rassoda ma non troppo. Il risultato finale è quello che vedete nella foto: ipergustosissimo e tutto sommato veloce.
PS: Segnalo che da ieri le Poste italiane hanno emesso dei francobolli relativi a quattro importanti formaggi italiani, grandi esponenti del Made in Italy agroalimentare: il Parmigiano Reggiano, la Mozzarella di Bufala Campana, il Gorgonzola e il Ragusano, tutti prodotti Dop.
25 commenti:
grazie d'avermeli ricordati, cercherò di trovarli, belli ifrancobolli buona domenica
Grazie e buona domenica anche a te :)
C'est la première fois que je vois
du topinambour préparé ainsi ;
Une belle frittata en fait.
Dans cette "città delle'altra economia" dans le Testaccio il n'y a que des produits bio ? C'est vraiment
immense.
@Gabriella: presque une frittata: "scrambled eggs with topinambur"; oui, que des produits bio ;-)
Non li ho mai visti dal vivo nè mangiati.. anche se in molti blog vedo che vengono utilizzati.. Mi piace la tua idea.. baci baci :-)
Grazie Claudia, devi sopperire presto a questa mancanza ;-)
J'aime beaucoup cette idee de les associer a l'oeuf - j'adore ca aussi, mais ma famille est un peu refractaire aux topinambours, dommage.
@Gracianne: dommage vraiement, mais j'espère tu les pourra gouter quelque fois.
Le tue ricette sono sempre super appetitose! Li voglio provare al più presto questi topinambur!
Grazie e linkerò il tuo blog, veramente ben fatto!
mi stupisce sempre l'irregolarita' con cui vengono distribuiti i prodotti ortofrutticoli sul territorio italiano. Leggo che molti non conoscono (o non trovano) i topinambur, mentre io, in questa stagione, impazzisco per reperire le taccole. Pensa che abito vicinissima a Milano e che questo ortaggio e' tipico del nord Italia, ma niente da fare! il mio ortolano gioielliere dice che non c'e' richiesta (no comment!). E' piu' facile trovare il coriandolo o la frutta tropicale che le umile taccole. Per soddisfare la voglia dovro' macinarmi cento chilometri e salire piu' a nord, a casa di mia madre :))
Molto interessante questa tua strapazzata di topinambur, la terro' presente.
Bellissimi i francobolli.
un caro saluto
eugenia
@Eugenia: Nel caso dei topinambur la cosa dipende dal fatto che forse non tutti li conoscono e li apprezzano e dalla produzione e consumo che avviene tipicamente soltanto in determinate zone come il Piemonte.
Grazie del commento e a presto.
Enrico
due suggestioni interessanti: il topinambur che non conosco e il mercato di testaccio, che ho puntato già da un po'!
buona giornata!
@lamelannurca: felice di esserti stato utile :)
Ciao Enrico! ci credi che noi i topinambur non li abbiamo mai assaggiati? però qui si utilizzano spesso!
Ottima idea questa firttata, molto originale!
Ma dai..i francobolli con i formaggi? sono bellissimi? ma come si fà per aversi..tocca per forza spedire una lettera?? ;)
un bacione
@M&S: dovete rimediare subito allora. I francobolli potete comprarli, anche senza spedirli, in qualsiasi ufficio postale :)
C'est très fin le goût du topinambour. En France, les vieilles personnes disent que ça leur rappelle la guerre.C'est ce que m'a dit une tante à qui je servais un velouté de topinambour aux coques !!!(pas mal avec des palourdes aussi).
Bye.
@Helène: pas à nous :) je crois, au contraire, que c'est une matière première très intéressante avec pas mal d'utilisations :)
buono il topinambur strapazzato :)
Grazie Gio!
Ciao Enrico ! Ma lo sai che io non li conosco affatto ? Devo rimediare, lo so, e poi Roma è a un passo, intanto me li godo qui, scrumbled... un abbraccio
Grazie della visita, Marilì :)
Grazie per il link, per il complimento e per la visita!
Grazie per il link, per il complimento e per la visita!
Di niente, è un piacere :)
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