Ieri ho avuto l’onore di essere ospitato nell’interessante trasmissione “Il pranzo perfetto” su Radio 1 RAI.
La
trasmissione, condotta da Francesca Cosentino,
nell’ultima puntata dell’anno ha voluto scoprire i diversi menù nei giorni
delle feste natalizie. Oltre a quello proposto dallo chef Alessandro Circiello,
sono seguiti i suggerimenti sfiziosi e variegati di tanti
foodblogger, tra cui i miei.
Ho descritto
in particolare quelli che sono i piatti più tradizionali del Natale in Francia.
Potete
trovare l’intera puntata a questo link in cui
troverete il mio intervento a partire dal minuto 5.50.
Riporto
comunque qui di seguito quanto ho detto in radio ed anche molto di più.
Occorre
subito dire che, come in Italia, anche in Francia l’atmosfera del Natale
coinvolge e travolge tutti. A dicembre dai più piccoli borghi alla magica e
romantica Parigi, ogni luogo su riempie di decorazioni, di luci, di profumi e
di cose buone da mangiare.
A Natale
sulle tavole francesi tra le entrée abbondano le nobili ostriche (possibilmente
di Cancale, in Bretagna) e l’altrettanto pregiato caviale, insieme a salmone
affumicato, aragoste e frutti di mare (tra cui le coquilles Saint Jacques
o capesante), che sono serviti anche in sontuosi plateaux. Il giorno
della Vigilia si usa mangiare l’astice all’Armoricana, servito con una salsa al
cognac ottenuta anche dalle carcasse di questo crostaceo.
Tradizionalmente
viene servito come entrée anche il foie gras, consumato da
solo o su crostini e spesso accompagnato da composte di frutta, come quelle di
fichi.
Succulento
è anche il cosiddetto bouchée à la reine, un vol-au-vent farcito con una
crema densa e saporita generalmente arricchita da un misto di pollo, funghi e frattaglie.
Sempre tra
gli antipasti di terra non mancano anche les escargots, le
lumache, che sono molto diffuse sulle tavole delle feste soprattutto nella loro
versione alla Bourguignonne, cioè cotte in burro all'aglio, prezzemolo e un po'
di vino bianco.
Quanto al
piatto principale natalizio, il più tradizionale è generalmente il tacchino con
le castagne (dinde aux marrons), farcito con un ripieno di salsiccia,
pane raffermo e castagne e cotto in forno per più di un'ora. Il tacchino si accompagna
di solito con del puré di patate o con il gratin dauphinois, un piatto composto
da patate condite con besciamella e gratinate al forno.
Il giorno
di Natale si può servire anche il cappone, anch’esso farcito (con carne
macinata, frutta secca, pancetta, pane raffermo ed erbe aromatiche) o l’anatra,
le canard, servita in diversi modi (con salsa all’arancia, confit, cioè
cotta nel suo grasso, o con fichi secchi o freschi).
Prevalgono comunque
piatti diversi a seconda delle regioni. Nel Sud della Francia, ad esempio, si
può servire la daube de bœuf, uno stufato cotto a fuoco lento per lungo tempo.
Entrées e
piatti principali sono innaffiati con importanti vini, soprattutto rossi (Bordeaux,
Bourgogne, Côtes du Rhône) ma anche bianchi (con i frutti di mare il mio
preferito è sempre il Muscadet) e non mancano le bollicine, in modo
particolare, ça va sans dire, lo Champagne.
Per quanto
riguarda il capitolo dolci, il tronchetto di Natale, la Bûche de Noël, di buon
auspicio, non può mancare e, secondo la tradizione, deve campeggiare al centro
della tavola. La Bûche de Noël è un pan di Spagna al cioccolato farcito con
ganache al cioccolato e arrotolato in modo da assomigliare a un tronchetto, arricchito
con decorazioni natalizie a piacere. Ad esso si può abbinare un meraviglioso
vino dolce, il Sauternes.
Nel Sud della
Francia, in Provenza, vi è inoltre la tradizione di servire tredici tipi
diversi di dolci natalizi (torroni bianchi e neri morbidi e duri, frutta
candita, datteri, mandorle ed altra frutta secca, ecc), che rappresentano Gesù
e i dodici apostoli.
C’è poi il pain
d’épices, un dolce a base di farina di segale, miele e spezie (cannella,
chiodi di garofano, noce moscata, ecc.) dalle mille varianti originario
dell’Alsazia e tradizionalmente cotto in forme rettangolari.
Nel periodo
dell’Epifania si consuma infine la Galette des Rois, una torta di
sfoglia ripiena di crema alle mandorle al cui interno vi è un oggetto, detto fève.
Chi lo trova, sarà re o regina per un giorno.
Buone feste natalizie in Francia da un innamorato dei sapori e dei territori d’Oltralpe!