Il 1° novembre scorso ha aperto la Cité Internationale de la Langue Française all'interno del castello rinascimentale di Villers-Cotterêts, nell’Aisne, a 70 km da Parigi, costruito nel 1532 da Francesco I e completamente restaurato.
La Città della Lingua Francese ha l’obiettivo di condividere e far amare
una lingua viva, praticata in tutto il mondo. Il percorso di visita di 1.200 metri quadrati comprende un ricco programma culturale che si declina in sale espositive
permanenti e temporanee, quella degli spettacoli, cortili e giardini, oltre ad
una caffetteria e una libreria in un incantevole luogo immerso nel verde, la
foresta di Retz.
Tutti i contenuti del percorso sono disponibili in francese, inglese e tedesco ma un'applicazione di visita gratuita consente ai visitatori esteri di disporre sul proprio cellulare di tutte le notizie del tour tradotte nella loro lingua.
La Cité è stata fortemente voluta del Presidente della Repubblica Emmanuel
Macron ed è di competenza del Centro dei Monumenti Nazionali, che gestisce un
centinaio di monumenti in tutta la Francia.
Ma come mai la Cité è ambientata proprio qui? Innanzitutto perché è una
terra di scrittori e poi perché Villers-Cotterêts e la sua regione hanno un
legame di lunga data con la lingua francese: proprio al castello Francesco I
nel 1539 firmò l'ordinanza che imponeva il francese negli atti amministrativi e
giuridici per renderli comprensibili a coloro ai quali si applicavano.
Il percorso di visita
Il percorso di visita permanente si trova al primo piano della residenza
reale. È composto da quindici ambienti divisi in tre sezioni, e da una sala
introduttiva sul castello e il suo territorio.
E’ il primo spazio permanente interamente dedicato alla lingua francese, si
basa su una sessantina di dispositivi innovativi (come la sezione “trova il
libro che fa per te” grazie all’intelligenza artificiale) e preziosi oggetti,
documenti e opere prestati da una ventina di istituzioni partner.
Qui è possibile esplorare la lingua nel suo funzionamento, dalla
costituzione del vocabolario all'evoluzione della pronuncia, ma anche nella
varietà dei suoi usi e nella sua capacità di reinventarsi costantemente.
Nella “sala giochi”, ci si diverte con la lingua francese scoprendo suoni e parole da tutto il mondo, gareggiando su una gigantesca griglia di ricerca di parole ed esplorando la loro origine ed evoluzione, o ancora ascoltando la voce, reale o ricostruita, di personaggi storici come Giovanna d'Arco, Alexandre Dumas, Francesco I...
La visita si conclude nella cappella reale, fra le sue sontuose decorazioni
scultoree influenzate dall'Italia e opere della biblioteca di Francesco I,
prima di raggiungere la Cour du Jeu de Paume coperta da una grande vetrata riempita
da un cielo definito “lessicale” (il soffitto di vetro è cosparso di parole
incastonate nella vetrata).
In poche parole (è il caso di dirlo), il posto ideale per intraprendere un
viaggio in quella “lingua mondiale” e multiculturale che è il francese.
Per ulteriori informazioni:
Crediti per le foto di questo post: Ph.Benjamin Gavaudo/CMN - Didier Plown/CMN - CC Retz-en-Valois
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