Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

9 febbraio 2018

Minestra di mare con ceci e gallinella


La ricetta che vi presento oggi prende spunto da un piatto degustato ad Anzio in occasione di una mia recente gita in questa graziosa cittadina balneare laziale.
Ho già avuto modo di dirvi che in tale località sono presenti generalmente, come molti di voi sapranno, ottimi ristoranti che offrono pesce freschissimo e davvero ben cucinato, anche recuperando antiche ricette di pescatori locali.
Quello di Anzio, d'altronde, è un mare molto pescoso e le sue aste del pesce sono molto conosciute e rinomate.
Uno dei migliori ristoranti, sul grazioso porticciolo, è senz'altro Romolo (appunto) al Porto che è un posto notevole per mangiare i crudi di pesce, ma anche degli sfiziosissimi antipasti caldi di mare. Splendidi, poi, sono anche i primi e i secondi di cucina marinara.
Un posto quindi che consiglio davvero caldamente, per vivere una bella "food experience" quando si è da quelle parti.
Ciò detto, l'ultima volta che sono stato da Romolo ho assaggiato, insieme a tantissime altre cose buone, una magnifica minestra di mare di ceci e pesce azzurro, con (poca) pasta mista.
Un piatto davvero interessante, con il mare dentro, semplice se vogliamo ma eccezionale per gusto e sapore. Del resto i ceci si accordano benissimo col pesce e il risultato è sempre molto soddisfacente.
Come accade frequentemente quando apprezzo molto un piatto assaggiato al ristorante, ho provato a rifare a casa questo buon primo, apportando qualche variante alla potenziale ricetta (ho utilizzato infatti delle gallinelle, da cui si ottiene un brodo molto saporito) che ho provato ad interpretare alla mia maniera.
Ecco come l'ho eseguita:

In pescheria farsi sfilettare due belle gallinelle facendovi dare anche le lische e le teste.
Con queste ultime preparare un brodo nel modo che segue: in un tegame porre dell'olio extravergine e far "tostare" lische e teste, girandole continuamente. Sfumare con del vino bianco o con del cognac e coprire con acqua fredda, aggiungendo "odori" vari (carote, sedano, cipolla, zucchine, prezzemolo) tagliati grossolanamente. Salare, far bollire e cuocere per più di mezzora, avendo cura di "schiumare" il brodo quando, soprattutto all’inizio, in superficie si formerà appunto della schiuma. Filtrare e tenerlo da parte.
Con una parte del brodo o fumetto di gallinella far insaporire per circa 20-25 minuti dei ceci precedentemente già cotti e sgocciolati (il brodo dovrà coprirli abbondantemente), aggiungendo poco sale. Successivamente frullare il tutto con un mixer ad immersione e rifar insaporire sul fuoco per altri 5-10 minuti, inserendo della polpa non troppo sminuzzata dei filetti di gallinella (cotti precedentemente in padella con poco olio, sale, rosmarino e vino bianco).
Con la restante parte del brodo, cuocere al dente della pasta mista (attenzione a non mettere troppo sale, perché il brodo è già abbastanza sapido!). Unire la pasta alla passata di ceci con pezzetti di gallinella e far riposare cinque minuti. La minestra dovrà risultare né troppo densa, né troppo liquida. Servirla tiepida con delle gocce di buon olio extravergine a crudo sparse qua e là.
Alla fine assaggerete un piatto saporitissimo, che concentra l'essenza di questo ottimo pesce e ne tira fuori tutto il gusto possibile (mi piace l'idea di sfruttare al massimo l'acquisto di un singolo prodotto alimentare come il pesce, magari utilizzandolo su più portate di un pranzo o di una cena).
Che dirvi? Provate questa ricetta. Io intanto prossimamente sarò di nuovo ad Anzio e tra un piatto e l'altro, un raggio di sole, un po' di aria di mare e di salsedine chissà che non venga fuori qualche altra idea o racconto da riportare su queste pagine...

2 commenti:

Monica ha detto...

Ricetta particolare davvero, e molto invitante :)

Lefrancbuveur ha detto...

Grazie Monica!