Nella mia cucina non manca mai il pesce azzurro, come vi ho più volte detto in questo blog. Costa poco, fa bene ed è buonissimo. Cosa volere di più?
Ma il pesce azzurro non a tutti piace, perché a volte lo si ritiene troppo asciutto e poco morbido. Ciò può essere vero, ma secondo me occorre saperlo ben trattare, non stracuocerlo e tenerlo sempre umido.
Prendiamo ad esempio lo sgombro, che cambia nettamente se lo si cucina con sapienza e mestiere (come fanno quelli della Fraschetta del mare ad Anzio) o se lo si prepara con meno attenzioni.
A me piace cucinare il pesce azzurro in padella, con tante erbette e pomodorini, quasi all’acqua pazza. Ma un altro modo di utilizzare il pesce azzurro che prediligo è prepararci tante gustose polpette.
Quando poi acquisto in grandi quantità questa materia prima (ad esempio in occasione dell’Asta del pesce di Eataly) è per me quasi d’obbligo cucinarla in tale ultima maniera.
Per una bella quantità di polpette di media circonferenza (nella foto sono invece un po’ più grandi) ci vuole circa un kg di pesce azzurro (quello che volete: sgombri, alici, sugheri, aguglie, ma potete utilizzarli anche insieme) che bollirete e, una volta cotto, pulirete ben benino in modo da togliere spine, pelle ed altri elementi che in bocca possano dare fastidio.
Dovete poi unire questa polpa a del pane raffermo bagnato del latte (ecco, ad esempio, un elemento che conferisce morbidezza), ad un paio di uova, ad una generosa dose di Pecorino Romano grattugiato, a poca uvetta sultanina precedentemente rinvenuta in acqua tiepida e a del prezzemolo e basilico. Sulle dosi regolatevi ad occhio, cercando di ottenere alla fine una consistenza non troppo molliccia (in caso contrario, aggiungete dell’altro pecorino o, meglio, del pangrattato). Questa almeno è la mia ricetta, ma sugli ingredienti da mettere insieme sentitevi liberi di unire quelli che più vi aggradano.
Formare poi delle palline di media dimensione, passatele nel pangrattato e fatele riposare una mezzoretta in frigo in modo che si possano rassodare un po’ di più.
Dopodiché friggetele in abbondante olio di semi ben caldo e servitele, mi raccomando, tiepide o anche fredde. Con in accompagnamento qualche buona salsina.
Sono del parere infatti, come ho già detto altre volte, che le polpette, a meno che non siano già in umido, debbano sempre essere intinte in qualche deliziosa salsina.
Ed in questo caso le abbinerei ad un hummus di melanzane e foglioline di menta o ad una salsa di pomodoro “alla pizzaiola”, con origano e maggiorana fresca. O ancora ad una salsa al curry moderatamente piccante. Ma le idee possono essere tante altre. Anzi, voi che suggerite?
Bon appétit!
4 commenti:
Ciao! Io alle polpettine di pesce abbino un simil-gazpacho con limone al posto dell'aceto e molto denso. Sublime...
Grazie Martina, ci deve stare egregiamente la tua salsina! Mi dici, se ti va, come la prepari?
Mentre preparo il gazpacho non posso non pensare a Pepa, il personaggio del film di Almodovar( ma io non ci metto il sonnifero...lol.lol.lol), procedo cosí: frullo prima le verdure, pomodoro maturo spellato aglio, cetriolo e peperone ( io uso peperone rosso),e cipolla (tropea, naturalmente) e metto poi in un colino fitto perqulche minuto in modo che un pó della parte acquosa se ne vada. Poi aggiungo la mollica di pane (pane casereccio di un giorno) inzuppata di succo di limone di giardino o di succo di lime se vi va un tocco esotico, e dó un altra frullatina. Tengo in frigo e aggiusto di sale epoco olio evo poco prima di servire in bicchierini o scodelline, dove intingo le polpette tenedole con le dita, cosí poi me le ciuccio.
Prova, dimmi com'é!
Saluti, Martina.
@Martina: grandiosa ricetta, la proverò sicuramente! Sei anche tu foodblogger? Dal tuo entusiasmo, sembrerebbe proprio di sì ;)
Posta un commento